Sanremo 2013 in diretta, primo Mengoni, secondi i Modà, terza Annalisa, quarta Chiara
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Sanremo 2013 giovedì 14 febbraio
0.28: la terza serata del Festival di Sanremo 2013 si chiude qui, con Fazio e Littizzetto che cantano di nuovo Vattene amore e il conduttore che poi si chiede come potrà tornare su Rai3 da domenica.
La classifica che è stata fornita conta per il 25%, quindi è già molto indicativa del futuro di questo Festival, anche se sul palco dell’Ariston (con il pubblico che rumoreggia, come la sala stampa, del resto) si precisa che tutto può ancora cambiare.
Staremo a vedere. Quel che non cambierà, è il mood. E la crescita di Luciana Littizzetto, sempre più padrona della scena, sempre più elemento decisivo nella messa in scena di questo Festival.
1.: Mengoni
2.: Modà
3.: Annalisa
4.: Chiara
5.: Raphael Gualazzi
6.: Simona Molinari e Peter Cincotti
7.: Maria Nazionale
8.: Elio e le storie tese
9.: Daniele Silvestri
10.: Max Gazzè
11.: Simone Cristicchi
12.: Malika Ayane
13.: Marta sui tubi
14.: Almamegretta
0.22: voto popolare per il 25%, la classifica è ovviamente provvisoria.
0.21: ecco la classifica dei big. Littizzetto dissacra. Ormai è format.
0.15: Antonio Maggio e Ilaria Porceddu si aggiungono alla finale dei giovani, che si esibiranno domani.
0.05: con arrangiamento da chitarra distorta, Al Bano canta Felicità, insieme alla Chiatti e alla Littizzetto. Delirio in sala stampa.
0.03: il macho Al Bano fa le flessioni sul palco dell’Ariston. Laura Chiatti lo premia, lui le dice: «Complimenti, ha cantato molto bene. In camerino». Lei conferma. Bene così.
23.59: ecco Al Bano, che canta Nostalgia canaglia. Più passa il tempo, più Al Bano è power metal. Segue E’ la mia vita
23.45: Ilaria Porceddu (ex X Factor) canta In equilibrio.
23.39: Paolo Simoni canta Le parole. alla fine dell’esecuzione, attacca un foglietto al microfono. C’è scritto su: «Riprendiamoci il futuro».
23.38: applausi in sala stampa per il giovane. Battuta della Littizzetto: «Pensa se sei il primo. Primo Maggio».
23.33: ora tocca ad Antonio Maggio, che canta Mi servirebbe sapere.
23.30: inizia la gara dei giovani. Il primo a esibirsi è Andrea Nardinocchi, che canta Storia Impossibile
23.23: ecco la giovanissima Leonora Armellini omaggiare Chopin. La pianista aveva partecipato a Bravo bravissimo.
23.13: Raphael Gualazzi canta Sai (ci basta un sogno). Pop jazzato. Però non rimane impressa.
23.07: gli Almamegretta cantano Mamma non lo sa. Il dub è un po’ edulcorato, ma l’impronta c’è. E’ chiaro che non sia da Sanremo.
22.56: Daniele Silvestri canta A bocca chiusa. Bella messa in scena, non c’è dubbio.
22.53: Testo, gruppo, canzone, esecuzione raccontate in un’equazione e un accento.
Modà = banalita.
22.50: I Modà, altri favoriti per la vittoria finale, cantano Se si potesse non morire. Dalla platea una voce femminile grida: «Siete i migliori». Mi sia consentito dissentire, grazie.
22.45: Hegarty canta You Are My Sister, una canzone dedicata alla sorella. E’ l’occasione per un nuovo, breve monologo, sull’importanza della donna e sulla gravità del fatto che spesso la donna sia sottomessa in un mondo modellato a immagine e somiglianza dell’uomo.
22.39: è il momento di Antony Hegarty, leader degli Antony and The Johnsons, altra voce straordinaria, dopo Asaf Avidan che ha dato spettacolo ieri sera.
22.27: Simone Cristicchi canta La prima volta (che sono morto), canzone scritta con Leo Pari.
22.23: è il momento della canzone napoletana. Maria Nazionale canta E’ colpa mia. Entra in scena con scollatura importante. Littizzetto, guardandole il personale: «Sembrano due gatte grasse».
22.22: allegra e folk, Annalisa. Lei non riesce a sciogliersi più di tanto, ma il pezzo è convincente e solido.
22.18: Annalisa canta Scintille.
22.17: altro merito di Luciana Littizzetto: riuscire a sfondare la paranoica e continua litania delle diciture da leggere tutte le volte che c’è il televoto.
22.14: mentre esegue il brano, Gazzè caccia il direttore d’orchestra e si mette al suo posto per una strofa. E si gusta tutta l’energia del pezzo, un mix ska balcanico che fa ballare un po’ tutti.
22.11: Max Gazzè canta Sotto casa.
22.10: si ricomincia. Littizzetto dissacra anche il rientro dalla pubblicità.
22.07: applausi e addirittura standing ovation. Ma, non so perché, mi è sembrato il primo vero momento patetico di tutto il Festival. Voglio dire: perchè mai Baggio, signor calciatore, per carità, dovrebbe essere un maestro di vita?
22.03: Roberto Baggio legge una lettera ai giovani.
22.02: nella lunga intervista (uno dei momenti che questo festival, fino a questo momento, ci aveva risparmiato) si parla della carriera calcistica di Roberto Baggio, ma anche delle sue attività umanitarie. Così come del suo sostegno ad Aung San Suu Kyi.
21.54: Luciana Littizzetto legge il sonetto di Giovanni Raboni, L’imponderabile Baggio. Ecco il testo:
Ah suonatori di piffero,?
di tamburello, di viola?
state un po’ zitti se vola?
con penne o piume di zeffironella stravagante spola?
da un piede all’altro, nel vivido?
organizzarsi del brivido?
fra la tomaia e la suolasezionando come un raggio?
(sì, laser più che persona)
?l’area non più di rigorea distrarci dall’orrore?
che senza colpa impersona?
l’imponderabile Baggio.
21.53: è il momento di Roberto Baggio
21.48: Chiara canta Il futuro che sarà.
21.47: Fazio: «Il festival non può continuare se il mondo non sa perché vi chiamate Marta sui tubi». Ma la risposta non arriva, almeno, non del tutto. La motivazione? La troviamo in una vecchia intervista.
Marta è una bellissima ragazza, forse un po’ troppo tr**a, un po’ come noi.
Ama la vita spericolata,per questo si è infilata prepo-tette-mente nei nostri tubi. Pero’ ce lo poteva dire almeno, no? E invece ha preferito nasconderci i suoi piani diabolici. Così quando non era nel tubo di Carmelo era in quello di Giovanni…
Un giorno abbiamo deciso di fare musica e per non chiamare il nostro progetto con un nome tipo:The Fire Bleedeers o The Wine in the Fire, abbiamo pensato di immortalarla (sempre meglio che ammazzarla) mettendo il suo nome sopra i nostri tubi»
21.45: «Dormi qui, sono piccolo per abbracciare il cielo, dormi qui, troppo grande per volarci dentro», forse uno dei miei versi preferiti di tutti i testi del Festival.
21.41: riparte la gara. Marta sui tubi in Vorrei
21.38: alla fine del balletto flash-mob, Luciana Littizzetto grida: «Se non ora quando». Poi Fabio Fazio si unisce al ricordo delle donne uccise da uomini in Italia. Infine, si prodiga in complimenti per la collega. Che non è affatto una spalla. Anzi. Forse era di questo che ci dovevamo accorgere.
21.36: ecco il flash mob.
21.35: il monologo di Luciana Littizzetto vira dalla commedia al dramma. E’ contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio, come annunciato durante la conferenza stampa.
«Un uomo che ci picchia è uno stronzo»
21.31: la mia vicina di banco ride al «Vi amiamo quando mettete la pentola in frigo sopra a due mandarini». Io rispondo che è solo una visione diversa di gestione degli spazi. Voi che ne dite?
21.30: il monologo di Luciana Littizzetto, dedicato agli uomini: «Vi amiamo».
21.28: è il San Valentino, con tutti i suoi luoghi comuni, oggetto del dialogo fra Fabio e Luciana: Fazio è sempre più rilassato. Littizzetto sempre più protagonista.
21.25: pubblicità. Fra i primi quattro brani, nulla di irresistibile. Mengoni si prende troppo sul serio (almeno, questo è quel che traspare. Oggi in conferenza stampa raccontava di un “sé” più giovane che cambiava continuamente i capelli perché «non mi piaccio»), Malika gesticola troppo e l’interpretazione ne risente. Poi, purtroppo, le è passato il brano meno interessante. Niente era decisamente meglio.
21.17: Malika Ayane canta E se poi.
21.15: Beppe Vessicchio viene coinvolto in una gag da Fazio e Littizzetto. Luciana vuole un souvenir di Sanremo e gli taglia un po’ di peli della barba. Poi se li mette
«nelle tette»
21.14: fra le due canzoni di Elio è passata la meno canzone. Perché si tratta, senza ombra di dubbio, di un pezzo di cabaret. D’altro canto, separare l’esibizione dalla messa in scena in un’esibizione degli Elii è cosa ardua. Pezzo pazzesco. In sala stampa si ride.
Sanremo 2013 giovedì 14 febbraio
21.13: il leader della band ha le mani finte attaccate alla giacca, poi tira fuori l’altro paio di mani(che).
21.12: ecco Elio e le Storie Tese con La canzone mononota
21.04: Marco Mengoni canta L’essenziale.
21.03: lo swinghetto facile del duo, alla fine dei conti, scivola via come acqua fresca, leggero ma inutile. Anzi, forse come acqua troppo fresca. Persino un po’ fastidiosa.
20.59: sono, come da scaletta, Simona Molinari e Peter Cincotti ad aprire la gara. La canzone è La felicità.
20.50: Luciana Littizzetto e Fabio Fazio cantano «Vattene amore», brano sanremese del 1990, scritto da Amedeo Minghi, Augusto Martelli e da Pasquale Panella. Lo eseguirono sul palco dell’Ariston Amedeo Minghi e Mietta. Divenne un tormentone. Un tormentone che i due conduttori utilizzano per introdurre la serata di San Valentino del Festival.
20.49: Straziami, ma di baci saziami. E’ un dialogo della commedia di Dino Risi con Nino Manfredi e di Dino Risi (commedia) con Nino Manfredi, Pamela Tiffin, Ugo Tognazzi.
20.38: parte l’anteprima. Moscia, come al solito. Peccato.
20.35: eccoci qui, nel roof, postazione variabile (come sapete, non abbiamo quella fissa, visto che seguiamo il Festival dal Palafiori), pronti a seguire, come ieri e l’altro ieri, il Festival di Sanremo 2013 insieme a voi.
Sanremo 2013 – Siamo giunti al momento di raccontare la terza serata del Festival in diretta, come al solito.
Sanremo 2013 Mercoledì 13 febbraio
Oggi si esibiranno tutti e quattordici i “big” (come ha detto Fazio in conferenza stampa: «Il Festival inizia stasera»)
Simona Molinari&Peter Cincotti: La felicità;
Marco Mengoni: L’essenziale;
Elio e le Storie Tese: La canzone mononota.
Malika Ayane: E se poi;
Marta sui Tubi: Vorrei;
Chiara Galiazzo: Il futuro che sarà;
Max Gazzè: Sotto casa;
Annalisa: Scintille;
Maria Nazionale: E’ colpa mia;
Simone Cristicchi: La prima volta (che sono morto);
Modà: Se si potesse non morire;
Daniele Silvestri: A bocca chiusa;
Almamegretta: Mamma non lo sa;
Raphael Gualazzi: Sai (ci basta un sogno);
Fra i giovani, tocca a: Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Ilaria Porceddu e Paolo Simoni.
Ospiti: Al Bano (che canterà Felicità con Luciana Littizzetto e Laura Chiatti), Roberto Baggio, Antony & The Johnsons, Leonora Armellini.