È morta Sandra Milo: una vita sulla scena, da Fellini alla tv
Avrebbe compiuto 91 anni a marzo Sandra Milo, popolare grazie alle opere di Fellini prima e poi personaggio amato dalla tv poi…
È morta questa mattina, lunedì 29 gennaio, l’attrice Sandra Milo: aveva 90 anni e il prossimo marzo avrebbe spento 91 candeline. Lo ha reso noto la famiglia specificando che ‘Sandrocchia’ (così come l’aveva soprannominata Federico Fellini) si è spenta nella sua abitazione tra l’affetto dei suoi cari, come aveva richiesto. La notizia è arrivata poco prima delle ore 10.
Questo l’annuncio dei figli di Sandra, Debora, Ciro e Azzurra:
Oggi alle 8:25 del mattino nostra madre è venuta a mancare. Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto, circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce. Ringraziamo sentitamente nostro padre Ottavio de Lollis, l’avvocato Bruno della Ragione, Maurizio Pennesi, Alberto Matano, Cristina Morea, Maria Grazia Cucinotta, Claudio e Pino Insegno, Franco Brel, Angelo Genovese, Franco Lattanzi e sua moglie Rita, Enrico Pola, Federica Di Giacomo, Lorenzo Picone, Luigi Alesi, Angelo De Biasio, Carlotta e Gabriele Malaguti, Marina e Tullio, Maricla Verdesca, Simona Ballarino. E se abbiamo dimenticato qualcuno ce ne scusiamo sentitamente.
Gli esordi
Nata a Tunisi nel 1933, padre siciliano e madre toscana. Un’infanzia trascorsa a Vicopisano (Pisa) ed una giovinezza già segnata dal talento quando, a 22 anni, esordì al cinema con Alberto Sordi in Lo scapolo di Antonio Pietrangeli. Entra nell’immaginario collettivo come la ‘maggiorata’ per le sue forme prorompenti, Sandra conquista il pubblico diventando popolare tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60.
Il suo primo ruolo importante arriva in Il generale Della Rovere (regia di Roberto Rossellini) grazie al produttore Moris Ergas, che poi la sposò. Nel corso degli anni affiancò altri grandi nomi del cinema, da Lino Ventura e Jean-Paul Belmondo in Asfalto che scotta (1960) a Eduardo de Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni in Fantasmi a Roma (1961).
Conobbero la sua arte anche Totò, Eduardo e Peppino de Filippo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi. La televisione – ai suoi albori in Italia – abbracciò le sue risate, venne invitata nei grandi varietà del sabato sera (Studio Uno fra tutti) confermando una notorietà in forte ascesa.
L’incontro con Federico Fellini
Una vita in scena, dicevamo, tra i suoi lavori cinematografici c’è un incontro fortunato, quello con Federico Fellini. Un legame professionale (celebri i suoi ruoli in 8 1/2 e Giulietta degli spiriti nel 1965) e sentimentale per una parte della vita di ‘Sandrocchia’, soprannome attribuito affettuosamente dal regista, poi rimasto sulla bocca di tutti.
Il decennio 1960-1970 porta a Sandra Milo la fortuna di poter lavorare senza soluzione di continuità. Luigi Zampa la volle in Frenesia dell’estate nel 1963, Dino Risi in L’ombrellone nel ruolo della vivace moglie dell’ingegnere Enrico Marletti, interpretato da Enrico Maria Salerno. E ancora tanti film fino al 1968, anno in cui Sandra mette un freno alla carriera cinematografica, allontanandosi per circa 10 anni prima di tornare nel 1979 nella commedia di Luciano Salce Riavanti…Marsch!
Sandra e la TV: da Mixer a Piccoli Fans
Gli inizi degli anni ’80 sono per lei un periodo di transizione che la portano dal grande schermo al piccolo con sempre più frequenza. Dalla conduzione di una rubrica di costume all’interno di Mixer di Giovanni Minoli, si passa all’approdo di Piccoli Fans, nel 1984 su Rai 2.
Sandra si rapporta con i bambini in un programma a loro dedicato. Mostra quel suo lato così ingenuamente bambinesco e tenero che, non solo ha dato il successo al programma, ma l’ha pure confermata come una dei personaggi cult più imitati della tv.
“Ciro!” La telefonata choc in diretta
Nel suo percorso televisivo c’è però una data che entra – tristemente – nella vita dell’attrice: l’8 gennaio 1990. Sandra conduceva il talk L’amore è una cosa meravigliosa, trasmissione di Rai 2 riservata al racconto dei sentimenti.
Riceve una telefonata anonima in diretta da parte di una donna che l’avvisa del ricovero di suo figlio Ciro all’ospedale, ridotto in gravi condizioni a causa di un incidente stradale. Lei, incredula, lasciò in lacrime lo studio scioccata.
Quel suo “Ciro! Ciro!” disperatamente urlato alla camera divenne tormentone di trasmissioni come Blob, Striscia la Notizia, Target ed ispirò persino il titolo del programma Ciro: il figlio di Target trasmesso su Italia 1 alla fine degli anni ’90.
Gli ultimi anni di Sandra Milo
Fra partecipazioni nel ruolo di opinionista e altri lavori per cinema, fiction tv e teatro, Sandra ha continuato la sua vita professionale. Ha azzardato persino la partecipazione a due reality show, il primo fu Ritorno al presente (Rai 1, 2005), il secondo L’Isola dei Famosi nel 2010, all’età di 76 anni, arrivando in semifinale.
Tra i suoi premi, il David di Donatello alla carriera ricevuto nel 2021, e due Nastri d’Argento, nel 1964 e nel 1966). Nelle ultime stagioni era tornata alla tv con un format fresco e ‘avventuroso’, Quelle brave ragazze in onda su Sky e replicato in queste settimane da Tv8.