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Salvate Cd Live dal baratro

Un tempo Cd Live era il competitor perfetto di Top Of The Pops, a cui era subentrato nel palinsesto di Raidue a partire dal trasloco di quest’ultimo su Italia1. La mission del programma è pressocchè la stessa dell’avversario: proporre le classifiche dei brani più ascoltati del mercato discografico. Certo, senza nulla a che vedere con

20 Gennaio 2007 15:44

alvin cd liveUn tempo Cd Live era il competitor perfetto di Top Of The Pops, a cui era subentrato nel palinsesto di Raidue a partire dal trasloco di quest’ultimo su Italia1.
La mission del programma è pressocchè la stessa dell’avversario: proporre le classifiche dei brani più ascoltati del mercato discografico. Certo, senza nulla a che vedere con l’aurea di sacralità del tempio del pop messo in campo dalla concorrenza.
A condurlo praticamente da sempre Alvin, l’epigono di Bossari in tutto per per tutto, dal look brillantina alla gestualità impostata, con l’analoga etichetta di eterno ragazzo del video totalmente privo di personalità.
All’inizio, però, c’erano le Kris, oggi ex-naufraghe pentite, che si collegavano da Londra salvaguardando il senso di una trasmissione quantomeno plausibile nella sua ottica commerciale.
Col passare degli anni lo stimolo alla competizione iniziale si è affievolito e con esso la dignità di un programma che, una volta sbarazzatosi di Top of The Pops, ha potuto tragicamente emanciparsi sul piano della personalizzazione autorale.
Sulla staffetta di artisti a tutto campo ha preso il sopravvento un delirio istigatore alla megalomania da fans club. Folle di ragazzini urlanti rivendicano il teen-target del contenitore musicale, reclamando a sguarciagola i propri idols con tanto di poster giganteschi e diari tappezzati di cuori. Così nasce l’idea di una ridicola band, che occupa gran parte dei momenti morti (e vi assicuriamo ce ne sono tanti) intonando stacchetti orecchiabili con risultati imbarazzanti. A comporlo le voci bianche dell’oratorio, quelle stridule e affettate che esasperano la propria funzione melodico-corale pur di strappare consensi giovanilistici.
Con tutto il rispetto per l’adolescenza catodica era proprio il caso di scendere talmente in basso, degradando in modo così impietoso il ruolo della musica in tv?
Per chi ama seriamente la pop culture è un vero colpo al cuore.

Rai 2