Home Otto e mezzo Otto e mezzo, Sallusti si collega da casa, ma sbuca la compagna. I nuovi rischi dello smart working

Otto e mezzo, Sallusti si collega da casa, ma sbuca la compagna. I nuovi rischi dello smart working

In tempo di coronavirus sono sempre più frequenti i collegamenti da casa, ma bisogna fare attenzione alle ‘invasioni’ delle dolci metà. A Otto e mezzo è stata beccata la compagna di Sallusti, mentre poche settimane fa era toccato alla moglie di Sapelli a Piazzapulita

pubblicato 11 Aprile 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 03:23

Se utilizzate Skype fate attenzione alle vostre dolci metà. In tempo di coronavirus il collegamento da casa è diventato un’esigenza quasi imprescindibile. I vantaggi sono molteplici: partecipazioni da remoto, distanziamento sociale assicurato e – qualità delle connessioni permettendo – risparmio organizzativo garantito.

Capita però di dover fare i conti con i limiti della vita quotidiana, fatto di convivenze e condivisione degli spazi. Ne sa qualcosa, ad esempio, Alessandro Sallusti che nel venerdì Santo ha scelto il proprio domicilio come location per intervenire ad Otto e mezzo.

E così, mentre discuteva animatamente con Massimo Giannini e Gianrico Carofiglio sugli ultimi provvedimenti del governo, è più volte capitato che la compagna Patrizia Groppelli comparisse sullo schermo mentre camminava su e giù per il corridoio. La donna sembrava alla ricerca di qualcosa, probabilmente di un caricabatterie. “Sei inquadrata”, le ha comunicato sottovoce il giornalista durante un fuori onda, a riprova di come l’episodio non fosse passato inosservato.

Qualche settimana fa una situazione simile aveva riguardato Giulio Sapelli, sempre su La7. Durante un live a Piazzapulita, l’economista ha visto sbucare alle proprie spalle la moglie che, dopo aver fissato per qualche secondo la webcam, ha sorriso. Un fuori programma che aveva generato reazioni divertite in rete, anche per via di una illuminazione in stile ‘Blair Witch Project‘ non troppo rassicurante.  “Mi aveva portato un bicchiere d’acqua”, avrebbe spiegato in seguito Sapelli a Un giorno da pecora.

Otto e mezzo