Saint X su Disney+, la recensione: la serie prova ad essere White Lotus ma senza riuscirci
Una vacanza su un’isola caraibica finisce in tragedia per una famiglia, vent’anni dopo una ragazza deve fare i conti con un lutto non ancora superato
C’è una serie ambientata in un resort esotico che racconta le vite dei clienti e dei dipendenti con sullo sfondo un misterioso omicidio da risolvere. Tranquilli non state vivendo un deja vù, semplicemente la sintetica premessa di Saint X è fin troppo simile a quella di White Lotus. Ma anche senza scomodare l’ingombrante paragone HBO creato da Mike White, che ha due stagioni all’attivo e una terza ambienta in oriente in preparazione, Saint X disponibile su Disney+ in streaming, è una serie tv che non convince, dimostrando ancora una volta, che non tutto deve diventare una miniserie e che sarebbe utile smettere di produrre cose dimenticabili nel giro di 8 ore e che finiscono per essere eliminate anche dagli stessi cataloghi.
Saint X, la trama
La serie tv Saint X è l’adattamento del romanzo d’esordio di Alexis Schaitkin scritto da Leila Gerstein (che ha lavorato a The Handmaid’s Tale) con Dee Rees regista e produttrice esecutiva. Tra i produttori anche Drake mentre ABC Signature è lo studio. La serie intreccia due piani temporali principali. Da un lato c’è il presente dove incontriamo Emily una ragazza che lavora come documentarista e con il fidanzato si è appena trasferita nel quartiere caraibico. Emily fa ancora i conti con la misteriosa morte della sorella Alison avvenuta 20 anni prima mentre erano in vacanza con la famiglia su un’isola tropicale.
Nel corso degli otto episodi ci si dipana da un lato la storia del presente con la vita di Emily che deraglia quando rivede il ragazzo accusato vent’anni prima di aver ucciso la sorella. Dall’altro nel passato scopriamo la vita di Alison in vacanza, i suoi incontri e le vicende dei diversi personaggi che popolano il resort.
Saint X, la recensione
La nuova miniserie presente su Disney+, Saint X, attirerà gli appassionati di serie tv attratti dal mondo del thriller, dei misteri, dei gialli. Peccato che in molti finiranno per restare delusi, non tanto per la soluzione del caso, quanto per lo sviluppo delle vicende. Cercando di ricreare atmosfere alla White Lotus, la serie ci trascina in un resort dove si riuniscono diversi personaggi, dai giovani abitanti dell’isola che nell’albergo ci lavorano, alle diverse famiglie in vacanza. Al tempo stesso, però, seguiamo anche la vita di Emily, nel presente, che è la sorella di Allison, ora cresciuta, ancora travolta dal mistero che avvolge la morte della sorella, avvenuta proprio durante la vacanza in quel resort.
Saint X vorrebbe essere un’analisi psicologica sull’elaborazione del lutto anche a 20 anni di distanza. Vorrebbe essere un’analisi sociologica sui non luoghi rappresentati dai resort di lusso e come condizionano le vite di chi vi abita. Vorrebbe essere un giallo alla “whodunit” come vengono definiti quei film e serie in cui tutto è teso a individuare “chi è stato”. Ma tutti questi desideri si sgonfiano come una bolla di sapone dietro il caos narrativo che regna sulla serie. Probabilmente non è un caso che Victoria Pedretti (You) inizialmente scelta come protagonista, abbia abbandonato tutto per divergenze creative.
Il tentativo di diventare White Lotus
Il caos regna sovrano, con linee narrative che si intrecciano, il passato degli abitanti dell’isola che si affaccia nella storia, personaggi solo sfiorati dai protagonisti che si guadagnano storyline indipendenti e francamente superflue ai fini del racconto generale, funzionali solo al tentativo di strizzare l’occhio al mondo di White Lotus. Peccato che non ci sia in Saint X alcuna vena satirica capace di bilanciare le diverse parti. La tensione è costruita su finti colpi di scena, su scene inserite ad arte per avere un significato diverso rispetto a quello che hanno in realtà. Come se ci fossero due serie sovrapposte, tra passato e presente non c’è alcun legame diretto. Saint X è una serie figlia del periodo d’oro dell’iper produzione, in cui ogni piattaforma sentiva l’esigenza di ordinare cose solo per il gusto di averle. La miniserie risulta un prodotto anche poco coerente con la piattaforma in cui è stato rilasciato negli USA, Hulu.
Saint X, il cast
Alycia Denam-Carey vista in The 100 e Fear the Walking Dead, ha il ruolo della protagonista, la tormentata Emily (Claire quando era bambina interpretata da Kenlee Townsed) del presente, ossessivamente alla ricerca della verità su quanto successo alla sorella. West Duchovny (figlia di David Duchovny e Tea Leoni) è Alison, la sorella morta durante il viaggio ai Caraibi. Michael Park e Betsy Brandy interpretano i genitori delle due ragazze. Josh Bonzie e Jayden Elijah sono Clive “Gogo” ed Edwin, due dipendenti del resort.
Saint X il trailer
Saint X, quante puntate sono?
La serie è composta da 8 puntate.
Saint X, dove è stata girata?
Le scene ambientate sull’isola sono state girate nella Repubblica Domenica tra Punta Cana, Santo Domingo, Samana, Macao Beach. Le scene a New York sono state girate principalmente in città, a Brooklyn.
Saint X, dove posso vederla in streaming?
Gli 8 episodi della serie sono disponibili su Disney+.
Saint X 2 ci sarà?
No, Saint X è una miniserie.