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Sabrina Ferilli denuncia Poltrone&Sofà

L’attrice ha citato per 5 milioni di euro l’azienda Poltrone&Sofà per sovraesposizione negli spot

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pubblicato 26 Maggio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 06:11


Sabrina Ferilli cita per danni l’azienda Poltrone&Sofà per sovraesposizione negli spot del suo personaggio, chiedendo un risarcimento di 5 milioni di euro.

Beato chi so’ fà il sofà“. Quante volte l’abbiamo sentito? Era diventato praticamente un tormentone per indicare la bella attrice romana da quando era testimonial degli spot della nota azienda di arredamento. Forse troppo. Probabilmente seduta sul divano (non si sa se della stessa azienda) la Ferilli, come scrive oggi il quotidiano “Il Messaggero”, si sarebbe accorta che la sua presenza, prevista per 90 giorni di messa in onda, sarebbe stata raddoppiata a 190 insieme ad altre presenze non contrattualizzate in radio e periodici. Una condizione non prevista dal contratto, che l’avrebbe mandata su tutte le furie passando tutto ai suoi avvocati.

Di punto in bianco, come vi sarete accorti, gli spot sono spariti dalle televisioni e la bombastica Sabrina è stata sostituita da Felice Caccamo, al secolo Teo Teocoli con un nuovo tormentone giocato sul nome ‘Felice’. Secondo la Ferilli, la sovraesposizione all’interno di quella campagna le avrebbe procurato danni di immagine tanto da chiedere un risarcimento milionario. Come dire… Non tutti sono beati quando se’ fanno il sofà.