Home Rai 1 Sabrina Ferilli: “In Rai idee confuse, ho smesso di lavorare lì. Un milione di volte meglio Mediaset”

Sabrina Ferilli: “In Rai idee confuse, ho smesso di lavorare lì. Un milione di volte meglio Mediaset”

L’attrice rimpiange la Rai di Sabina Guzzanti, Serena Dandini, Michele Santoro e Mara Venier. Mentre “oggi ruota tutto attorno a due o tre personaggi, si accontentano del minimo che non disturba nessuno”

pubblicato 17 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:48

Sabrina Ferilli attacca la Rai dalle pagine de Il Fatto Quotidiano (il cui direttore Marco Travaglio la intervisterà alla festa di Roma in programma a fine agosto). L’attrice, giurata di Amici e conduttrice di Agon Channel accusa la tv pubblica di avere le idee confuse e, senza mezzi termini, annuncia di preferire “un milione di volte” Mediaset:

Quando vogliono gli ascolti non sono importanti, all’improvviso, a seconda dei giorni e dei protagonisti, diventano la condizione necessaria. Hanno le idee confuse in questa Rai. Per quello ho smesso di lavorare con loro. Un milione di volte meglio Mediaset, almeno sappiamo cosa vogliono. A me la Rai di Sabina Guzzanti, Serena Dandini, ma anche quella che per un periodo hanno fatto Michele Santoro o Mara Venier, piaceva. Vinceva dal punto di vista degli ascolti, riusciva a trasmettere contenuti culturali. Questo è quello che si dovrebbe chiedere a un servizio pubblico.

La Ferilli ha proseguito denunciando la lottizzazione in Rai e facendo intendere di essere stata quasi costretta a lasciare la tv pubblica:

Io parlo da fuoriuscita involontaria: sono loro che mi hanno fatta uscire. A quel punto vado a teatro, produco il mio spettacolo, me lo interpreto e faccio il tutto esaurito. Probabilmente è l’azienda che sbaglia qualcosa, non io. Ho fatto solo pochi esempi, pochi nomi di grande qualità, ma la Rai ne ha fatti fuori assai di più. Quindi se mi chiedete la Rai che vorrei è questa, quella che la lottizzazione ha massacrato, libera e che faceva il massimo degli ascolti. Oggi ruota tutto attorno a due o tre personaggi, si accontentano del minimo che non disturba nessuno. Non è la strada.

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