Home Sabina Guzzanti presenta Un, due tre stella: «Tornare in tv è una vittoria». Possibile la reunion dei fratelli

Sabina Guzzanti presenta Un, due tre stella: «Tornare in tv è una vittoria». Possibile la reunion dei fratelli

Nella conferenza stampa di lancio del programma, in onda da mercoledì 14 in prima serata su La7.

pubblicato 12 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:18


Sabina Guzzanti torna in tv mercoledì 14 marzo. Dopo l’annuncio con il contratto che le garantisce libertà assoluta, dopo i promo in cui interpreta Lucia Annunziata, Barbara Palombelli e Moana, oggi l’attrice ha presentato il programma in conferenza stampa.

«Tornare in tv è una vittoria. Un Due Tre Stella è una trasmissione tutta nuova, per ristabilire i principi della libertà e del dibattito in tv. Una chiave diversa anche per parlare di concetti che si danno per scontati, ma non vengono mai spiegati bene, come il modo in cui si è formato il debito pubblico»

Ci saranno le parodie che la Guzzanti ha proposto nei promo ma anche l’imitazione di Mario Monti, di cui l’attrice ammette di non condividere la linea intrapresa: è contro il pensiero unico dominante, l’attrice. Che in studio metterà anche un cartello con scritto No Tav. Poi, la fiction La Banca della Magliana.

Nel cast, a fianco a Sabina Guzzanti, sono previsti la sorella minore, Caterina Guzzanti (che fra le altre cose farà la parte di una giovin donzella che si avvicina a Casa Pound), Nino Frassica e poi, finalmente, volti nuovi alla prima esperienza televisiva, provenienti dai gruppi di artisti-occupanti del Teatro Valle e simili.

E poi, Sabina non ha escluso quel che vi anticipavamo: la reunion di tutti i fratelli Guzzanti è possibile, con un’apparizione di Corrado Guzzanti.

«Lo aspettiamo, è stato invitato, speriamo che riesca a venire in una puntata, è impegnato con Sky».

Sabina Guzzanti non si è fatta mancare nemmeno una frecciata a La7.

A proposito della causa vinta da Daniele Luttazzi contro l’emittente che la ospiterà, infatti, la Guzzanti ha detto:

«Mi fa piacere. La satira deve poter fare quello che cazzo vuole. Non è stato facile per me avere un contratto che garantisse alla satira i diritti umani. E la celebrazione della libertà di espressione è importante in un momento in cui la democrazia perde colpi».

Come darle torto?

La7