Quelli che il calcio – Sabina Began: “Grazie a Berlusconi siamo tutti qua a lavorare”. Gabriella Sassone superstar

Nella giornata del primo maggio, Quelli che il calcio non poteva cadere in una gaffe più inappropriata. Nonostante siamo in pieno silenzio da par condicio, vista la prossimità delle elezioni amministrative, il programma domenicale di RaiDue si ostina a far passare tramite i suoi ospiti messaggi filoberlusconiani (ma con tanto di fischi del pubblico e di conduttrice sfacciatamente perplessa). E’ successo due settimane fa, con ospite Mara Venier che ricordava il fare charmant del Premier in una sua storica intervista a Domenica In e gli si mostrava grata.

Riaccade oggi nel programma domenicale di Simona Ventura, che si spinge a ospitare Sabina Began nell’angolo di Quelli che l’Isola. Per chi non la conoscesse, stiamo parlando della ribattezzata “ape regina”, ovvero l’attrice lanciata dai film della Medusa e da Casa Vianello che più si è esposta – tra le ospiti di Palazzo Grazioli – in difesa del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E non aggiungiamo altro, perché è cronaca.

La starlette in questione si è resa oggi protagonista di un pericolosissimo siparietto con la regina del gossip, nonché ormai opinionista richiestissima della tv di stato (i suoi interventi a Pomeriggio sul Due sono talmente cult, da essere ripresi dalla Cucciari a G’ Day). Trattasi di Gabriella Sassone, dalla carriera trentennale nel mondo del giornalismo rosa, passata tra le più svariate testate e oggi firma scomodissima di Dagospia.

In collegamento esterno con lo studio, la Sassone ha ricordato alla Ventura che lei voleva mandarla sull’Isola dei Famosi l’anno scorso (alla faccia dell’ostilità di Super Simo verso le Papi Girls). Per poi dichiarare, con un atteggiamento a metà tra l’ironia e la finta piaggeria, che la Began è più onesta di altre sue colleghe:

Quelli che il calcio – Sabina Began e Gabriella Sassone

“Le altre amano il portafoglio, il prestigio e i posti di lavoro in televisione.”

La Sassone è riuscita, così, a colpire nell’orgoglio l’ape regina, al punto da farla uscire allo scoperto con un coming out dei più imbarazzanti:

“Comunque io sono veramente grata di quello che tu stai dicendo su di me. Un po’ è toccante. Io veramente gli voglio bene, lo adoro. E’ una fortuna quando si parla del Presidente, grazie a lui siamo tutti qua a lavorare. Alla fine tutti lavorano perché lui è una persona buona, generosa e carina. Il Presidente ha costruito tanti studi e noi mangiamo per quello che lui ha fatto. Io sono amica anche del mio portiere. Non potete giudicare le persone se non le conoscete”.

Tra i fischi del pubblico in studio la Ventura ha cercato di riequilibrare i toni, facendo notare che la Began fa anche notoriamente bisboccia con quelli dell’opposizione. Poi è intervenuto con una frecciatina Pucci, che ha sempre avuto dell’astio personale verso la Sassone, in quanto invidioso della sua visibilità:

“Volevo dire alla Sassone che con questa dichiarazione si è giocata un sacco di cene, neanche a casa sua. Non può più mangiare”.

E qui la Sassone ha dato il meglio di sé, dimostrando che si può andare ospiti in tv dicendo le cose come stanno, ma con autoironia da vendere:

“Guarda che a Palazzo Grazioli la Began non mi ha mai invitato a cena, nonostante pure su Dagospia avessi scritto ‘Silvio, invitami pure a me una sera’. Ci conosciamo da vent’anni e ogni volta che mi ha invitato a una cena e sono uscita a Roma con lei mi sono trovata con i miliardari di tutto il mondo, lei conosce solo uomini notissimi. Frequentate la Began, chi cerca marito. Amici con le carte di credito gold che sbucavano da tutti i pizzi.”

In tutto questo la Ventura è stata un po’ infelice, dicendo alla Sassone che il suo “faccione” a tutto schermo le metteva paura e che lei “magna” troppo per poter essere invitata a una cena. Alla fine Simona le ha rinfacciato di star degenerando, nonostante il loro intento comune fosse denigratorio. Resasi poi conto di essere entrata in un campo minato, ha così troncato la discussione con la stessa Began:

“Con questo Sabina ci vediamo tra vent’anni”.