Sabato in diretta, l’effetto déjà-vu è dietro l’angolo, nonostante una buona D’Aquino
Sabato in diretta si muove sulle orme della Vita in Diretta. Emma D’Aquino è una buona padrona di casa. La recensione della prima puntata
Sa di già visto l’esordio di Sabato in diretta, il programma che ha debuttato oggi nel sabato pomeriggio di Rai 1. Alla conduzione c’è Emma D’Aquino, volto noto del Tg1, che negli ultimi anni si è già confrontata più volte con conduzioni diverse da quella del telegiornale. La trasmissione, che richiama nel titolo La Vita in Diretta, in onda nella stessa collocazione dal lunedì al venerdì, condivide con il programma di Alberto Matano diversi aspetti.
In entrambe le trasmissioni si affrontano i principali casi di cronaca, a partire dal più recente femminicidio e dall’uccisione dell’uomo di nazionalità marocchina a Viareggio, in seguito alla rapina da lui commessa. A Sabato in diretta emergono poi anche fatti del passato, come il rapimento e l’uccisione del piccolo Tommaso Onofri. Emma D’Aquino si collega con la madre per raccontare come è sopravvissuta alla tragedia e commentare il percorso detentivo dei responsabili del fatto.
Si cerca poi, a Sabato in diretta, di affrontare anche questioni più complesse come gli effetti dei cambiamenti climatici e il problema della denatalità. Per trattare quest’ultima si sceglie di collegarsi con una famiglia in controtendenza, in cui è in arrivo un settimo figlio. La testimonianza, dal tono caldo e spontaneo, pare un buon viatico per affrontare il tema.
Lascia qualche perplessità in più la storia autoreferenziale della conduttrice e della sua gatta, nonostante si àncori il tutto a un articolo del giornalista Luca Bergamin. La storia, che vede protagonista D’Aquino e la sua gatta Luna, riguarda uno strano incontro fatto su un aereo. La gatta della giornalista, mentre i passeggeri erano in attesa che l’aeroplano decollasse, percepisce vicino a lei un altro animale. Si tratta di un iguana nascosta sotto una felpa da una passeggera vicina alla giornalista del Tg1.
La storia, raccontata oggi dalla stessa D’Aquino con il collega Bergamin, nel tentativo di dare un tocco di colore, finisce per risultare inutilmente leziosa. Ben più utile e di servizio lo spazio dedicato alle truffe sentimentali online, con tanto di testimonianza in studio di una vittima.
Poco è lo spazio che viene invece dedicato a temi più leggeri. Nel finale c’è solo il tempo per un collegamento con l’Arena di Verona per i Tim Music Awards e per parlare rapidamente dei 40 anni del principe Harry. I Reali d’altra parte non possono quasi mai mancare in un programma di daytime, soprattutto alla vigilia di un compleanno.
Buona la prova che offre di sé Emma D’Aquino in questo debutto. Spigliata e non eccessivamente rigida, già uscita dal ruolo di mezzobusto, la giornalista potrà solo che crescere nel corso delle settimane. Sabato in diretta per ora è in cerca della propria originalità, distaccandosi dalla versione quotidiana solo per l’ampiezza e la varietà di sguardi. Servirà trovare un proprio passo e un proprio ritmo: per ora c’è quello della conduttrice ed è già qualcosa.