RT – Rotocalco Televisivo
E’ finito l’esilio televisivo di Enzo Biagi, che ritorna a partire da questa sera con una puntata speciale del suo nuovo RT .- Rotocalco Televisivo (programmazione normale: ogni lunedì alle 23:15 su RaiTre, per otto settimane. Programmazione speciale: questa sera, ore 21:30). E’ il caso di dire nuovo, perché il titolo è lo stesso che
E’ finito l’esilio televisivo di Enzo Biagi, che ritorna a partire da questa sera con una puntata speciale del suo nuovo RT .- Rotocalco Televisivo (programmazione normale: ogni lunedì alle 23:15 su RaiTre, per otto settimane. Programmazione speciale: questa sera, ore 21:30).
E’ il caso di dire nuovo, perché il titolo è lo stesso che Biagi fondò nel 1962.
Giunto alla RAI chiamato nel 1961 dall’allora direttore Bernabei, l’anno successivo Biagi introdusse nella televisione italiana lo stile giornalistico del rotocalco, con la prima edizione di RT, un quindicinale dai vari argomenti, fra cui non si può dimenticare l’inchiesta realizzata da Gianni Bisiach sulla cittadina di Corleone, teatro di una sanguinosa guerra di mafia (Rapporto Corleone il titolo).
Oggi, il programma si ripropone di provare a raccontare di nuovo l’Italia. Attraverso gli occhi di Biagi, ormai ottantasettenne, e della sua squadra (la stessa de Il Fatto, più qualche nuovo acquisto di notevole spessore) .
Significativa la sigla, che vedremo per la prima volta questa sera: insieme a immagini di repertorio che raccontano gli ultimi anni di storia, scorrono alcune parole chiave scelte dallo stesso Biagi. Eccole:
Coraggio, Coerenza, Dignità, Libertà, Rispetto, Giustizia, Tolleranza, Comprensione, Solidarietà, Amore, Rispetto della Costituzione.
Con le immagini scorrono anche alcuni articoli della Costituzione che trattano in particolare di diritti e doveri fondamentali. A partire dall’Articolo 21 che tutela la liberta d’espressione: una scelta decisamente non casuale.
La prima puntata, quella speciale di stasera, si intitola Resistenza e Resistenze: a pochi giorni dal 25 aprile, racconta la Resistenza e le piccole resistenze quotidiane di un’Italia che non si sa bene dove stia.
Personalmente, sono lieto del ritorno di Biagi in tv. Quello che mi preoccupa è che per fare giornalismo di un certo livello ci si debba ancora, sempre e solo affidare alla vecchia guardia. Con tutto il rispetto per una persona che ha fatto la storia del giornalismo italiano.