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Rosy Abate – La serie, la seconda stagione si farà

Pietro Valsecchi ha confermato che Rosy Abate-La serie avrà una seconda stagione, dopo il successo ottenuto dagli episodi della prima stagione della fiction con Giulia Michelini

pubblicato 10 Dicembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 02:44

Il dubbio se Rosy Abate-La serie potesse avere una seconda stagione è diventato in breve tempo una certezza: l’ultima puntata della fiction con Giulia Michelini va in onda questa sera, alle 21:15 su Canale 5, ma gli ottimi ascolti ottenuti nei primi quattro episodi sono una garanzia per chi spera di rivedere la protagonista ancora in azione.

Dopo il debutto con 4,9 milioni di telespettatori ed il 20,2% di share, Rosy Abate-La serie ha saputo reggere più che bene gli ascolti e la sfida con Che Tempo Che Fa da una parte e Non è l’arena dall’altra, confermandosi come programma più visto della domenica sera, con una media di 4,6 milioni di persone (19,4% di share).

“Siamo contenti e orgogliosi del successo della serie, soprattutto per il coinvolgimento e l’interazione che il pubblico ha dimostrato fin dalla prima puntata”, ha detto a Blogo nelle ore scorse Mizio Curcio, ideatore della serie con Pietro Valsecchi e story editor con Andrea Nobile. “La grande sfida di riuscire a piacere anche a una parte di pubblico che non seguiva Squadra Antimafia è stata vinta, dimostrando che un personaggio come Rosy Abate cosí sfaccettato e controverso aveva e ha ancora tanto da dire. Ci ha fatto particolarmente piacere che Rosy Abate sia stata la fiction piú vista della stagione nel target 15-34 anni con un incredibile 25% dimostrando un enorme potenziale sulla fascia di pubblico più giovane, quella più difficile da portare sulla fiction italiana generalista. Tutto questo è stato reso possibile naturalmente grazie alla straordinaria interpretazione di Giulia Michelini, un talento unico nel panorama italiano, che ha emozionato e coinvolto gli spettatori, facendo diventare la serie un evento anche sui social con numeri e interazioni veramente pazzeschi. Molti ci chiedono come continuerà la serie, se ci sarà la seconda stagione…diciamo che non tocca a noi rispondere, chiedete al produttore!”.

Proprio il produttore Pietro Valsecchi a Blogo aveva fatto intendere che una seconda stagione fosse già in cantiere, rispondendo alla nostra domanda un semplice “Secondo voi?”. Una constatazione ribadita anche a Tv Sorrisi e Canzoni, mentre si complimentava con la Michelini:

“All’inizio era titubante, ma poi come tutti noi ha capito che Rosy, con la sua umanità, la sua forza ma anche la sua fragilità, è un personaggio che ha ancora molto da dare. E infatti la storia non si conclude qui: stiamo già scrivendo la prossima stagione”.

“Lo straordinario successo di pubblico, in tv su Canale 5 e sui social, di ‘Rosy Abate la serie’ ha proiettato il personaggio già protagonista di Squadra Antimafia nell’empireo delle figure mitiche della fiction italiana, accanto al commissario Cattani o a Montalbano, aveva aggiunto il produttore in un comunicato stampa. “Rosy Abate rompe lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano, un panorama multi canale e multi piattaforma dove affermarsi nell’immaginario collettivo è impresa sempre più ardua. Lunga vita quindi a Rosy Abate perché il suo mito e la sua storia è appena incominciata”.

“I telespettatori hanno premiato un prodotto di grande qualità per il quale ringrazio il produttore Pietro Valsecchi e il regista Beniamino Catena, aveva invece dichiarato Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, il giorno dopo il debutto.

Il formato di miniserie in soli cinque episodi ha sicuramente aiutato a rendere la storia più compatta e meno allungata rispetto ad altre fiction: intelligente, poi, la decisione di trasformare quello che, presentato come spin-off di una serie poliziesca come Squadra antimafia, ne avrebbe potuto seguire le orme più certe. Rosy Abate-La serie, infatti, ha saputo mischiare l’azione al dramma, entrando più a fondo nella psicologia della protagonista e di tutti gli altri personaggi, evidenziandone non solo i punti di forza ma anche quelli di debolezza, rendendoli più umani ed avvincenti.

Il pubblico ha gradito questa trasformazione di un format che, altrimenti, avrebbe rischiato l’effetto ripetizione, ed ora già chiede che Rosy Abate affronti nuove sfide: una richiesta che sembra essere stata ben accolta.