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Romolo + Giuly, il fancazzismo di Fox che divide Nord e Sud

Il liveblogging e la recensione della prima puntata di Romolo + Giuly, la serie tv di Fox che rivisita il dramma shakespeariano per raccontare l’amore tra due giovani appartenenti a due famiglie nemiche di Roma ed il tentativo di Milano e Napoli di conquistare la città

pubblicato 17 Settembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 21:44

Romolo + Giuly, la recensione

Il punto di vista di Romolo + Giuly è più romano o milanese? Questo il dilemma che ha anticipato, nelle settimane scorse, complice un battage pubblicitario non indifferente (e forse un po’ troppo esagerato, quasi da fa rischiare la noia), la nuova produzione originale Fox. Obiettivo riportare sulla tv a pagamento quel pubblico che undici anni fa rimase incollato davanti a Boris: mica facile, considerato che nel frattempo le serie tv internazionali hanno offerto idee e personaggi capaci di soddisfare ogni palato.

Difficile, ma non impossibile, soprattutto se non si scimmiotta nessuno ma si procede per la propria strada. La strada di Romolo + Giuly è quella del paradosso, della parodia, del fancazzismo studiato a regola d’arte. Una miscela che riesce a dare tutto quello che si chiede ad una produzione italiana di una tv che ha, in palinsesto, alcuni degli show più cult degli ultimi anni: l’originalità, la libertà di espressione e l’italianità.

L’originalità è tutto merito di autori e regia, che si staccano da un’idea di comicità italiana per cui va bene far ridere, ma senza offendere nessuno. Il politically uncorrect c’è, ma è di quelli che sono funzionali alla trama e necessari perché questa possa svilupparsi insieme ai suoi personaggi (Olimpia -Michela Andreozzi-, ad esempio, non avrebbe ragione di esistere se non considerasse le domestiche filippine come dei cuccioli da allevamento). Le battute ci sono, il ritmo è molto vicino alla serialità americana, la regia segue il flusso del racconto e non ingabbia le scene.

La libertà di espressione è rappresentata dai personaggi stessi, a volte stupidi, altre divertenti, interpretati da un cast che finalmente non ha paura di sporcarsi le mani, in primis Fortunato Cerlino (qualcuno potrebbe pensare che sia stata una follia, la sua, accettare un ruolo in una serie comedy dopo il successo di Gomorra) e Francesco Pannofino, che torna sul luogo del delitto dopo Boris. Discorso a parte per Giorgio Mastrota, con cui la serie instaura un patto: lui scherza sulla sua vita da televenditore, ed in cambio lui riceve una rinnovata popolarità, soprattutto tra i più giovani (il tutto, senza passare dai reality).

Infine, l’italianità. Romolo + Giuly non si dimentica di essere una storia italiana sugli italiani e, per quanto lo sforzo di ispirarsi a produzioni di ben altro calibro si veda tutto (per intenderci: si vuole essere , nei toni e nel surrealismo delle situazioni, una sorta di Arrested Development), resta l’impronta italiana. Il che, in alcune scene, può essere percepito come un difetto, ma in altre ci permette di essere più partecipi del racconto e ridere maggiormente dei protagonisti.

Il punto di vista di Romolo + Giuly, più che romano, milanese o napoletano, è italiano. Un punto di vista dissacrante, che con lo strumento dell’esagerazione racconta i nostri difetti (quanto sarà piaciuto a Paolo Bonolis, artefice di Ciao Darwin e maestro in quest’arte, fare un cameo): poco conta se si sia Montacchi o Copulati, qui si vuole ridere e soprattutto scherzare su cosa siamo, oggi.

Romolo + Giuly, riassunto primo episodio

A Roma, l’ultimo dei garibaldini, che sembrava essere morto, in realtà è vivo e spicca il volo con un volatile per scappare a quello che sta per succedere a Roma. Tra Montacchi (capi di Roma Sud) e Copulati (a Roma Nord), infatti, sta per scatenarsi una guerra, inasprita dai sempre difficili rapporti dalle due famiglie.

I loro membri più giovani, però stanno attraversando un periodo di crisi: Romolo Montacchi vorrebbe provare qualcosa di nuovo e fare esperienze diverse da quelle del padre, mentre Giuly Copulati è rassegnata all’idea di dover sposare Giangy Pederzoli (Niccolò Senni), candidato sindaco di Roma e figlio di Edoardo (Francesco Pannofino), Governatore della Lombardia che si finge milanese per avvantaggiare Roma.

A Napoli, intanto, don Alfonso non ne può più del controllo di Roma sulla sua città, e chiede a Giorgio Mastrota, che segretamente è a capo di una loggia massonica, di allearsi con lui per distruggere la Capitale.

La notizia della candidatura di Giangy getta i Montacchi nel panico: devono fare qualcosa per impedire che i loro nemici salgano al potere. Per questo, Arfio chiede al figlio Romolo di infiltrarsi insieme ai suoi due amici Dario (Matteo Nicoletta) e Manuel (David Pietroni) a Roma Nord. Inizialmente titubante, alla fine Romolo accetta, entusiasta all’idea di poter visitare un posto nuovo, anche se popolato dai suoi nemici.

Romolo + Giuly, riassunto secondo episodio

Dopo un attento makeover, Romolo, Dario e Manuel sono pronti ad entrare a Roma Nord, dove riescono ad infiltrarsi alla festa di fidanzamento di Giangy e Giuly. Proprio qui Romolo vede Giuly: tra i due c’è subito intesa, tanto che lui porta lei lontano dai festeggiamenti.

Don Alfonso e Giorgio Mastrota -di cui si scopre che in passato è finito in galera per aver cercato di vendere sua nonna, ed in quell’occasione ha conosciuto il pupazzo Tciù-, intanto, definiscono gli accordi della loro alleanza. L’idea è quella di unirsi per conquistare Roma e dividere l’Italia.

Dario e Manuel, intanto, cercano di amalgamarsi tra gli invitati alla festa, ma qualcosa va storto e la copertura salta. I due riescono a scappare dalle grinfie di Massimo Copulati e recuperano Romolo, poco prima che riesca a baciare Giuly: quando le chiede il suo cognome per poterla trovare sui social network, lei gli rivela di essere una Copulati.

-Di seguito, il liveblogging della prima puntata di Romolo + Giuly-

Romolo + Giuly, anticipazioni prima puntata

La guerra mondiale italiana sta per scoppiare: debutta questa sera, 17 settembre 2018, alle 21:15 su Fox (canale 112 di Sky) Romolo + Giuly, nuova produzione italiana targata Fox Networks Group che cerca di bissare il successo di Boris. Per l’occasione, Fox renderà visibile gratuitamente il primo episodio, in contemporanea con la messa in onda televisiva, sulla pagina di MondoFox, sulla pagina Facebook della serie e su Youtube.

Le carte in tavola per farcela ci sono tutte: un cast che unisce attori ancora poco noti (come i due protagonisti Alessandro D’Ambrosi e Beatrice Arnera) ad altri, invece, che hanno già schiere di fan (come Fortunato Cerlino, Francesco Pannofino, Massimo Ciavarro e Giorgio Mastrota); una trama che non si preoccupa di esagerare volutamente con il paradosso e dialoghi che denotano una forte libertà creativa.

A scrivere la sceneggiatura degli otto episodi della prima stagione -tratta dall’omonimo lungometraggio per il web- lo stesso D’Ambrosi, con Giulio Carrieri e Michele Bertini Malgarini, quest’ultimo anche alla regia. La produzione, invece, è affidata alla Wildside ed alla Zerosix Productions.

Romolo + Giuly, la trama

La serie è principalmente ambientata a Roma, divisa in due: da una parte Roma Nord, popolata da personaggi ricchi e snob, e dall’altra Roma Sud, più coatta e tamarra. A capo ci sono due famiglie, in perenne conflitto tra di loro: i Copulati, guidati dal boss Massimo (Massimo Ciavarro) controllano la parte nord della città, mentre la parte sud è dominata dai Montacchi e dal capofamiglia Arfio (Federico Pacifici).

Ispirandosi, ovviamente, a Romeo e Giulietta, facile prevedere che i membri più giovani delle due famiglia, Romolo Montacchi (D’Ambrosio) e Giulia Copulati (la Arnera), si innamorino: ma la rivalità delle rispettive famiglie renderà la loro storia complicata e quasi impossibile.

Oltre a questo, però, c’è anche una guerra alle porte, che coinvolge il Nord ed il Sud d’Italia. A Nord, a Milano, Giorgio Mastrota nasconde dietro al rassicurante volto del televenditore un perfido stratega che, affiancato dal pupazzo Tciù, punta alla conquista della capitale. Per farlo, si allea con Don Alfonso (Cerlino), boss di Napoli: i due, una volta conquistata Roma ed abbattuto il suo bullismo culturale (tanto da aver rubato a Milano la settimana della moda e sfruttare il Vesuvio come inceneritore dei suoi rifiuti), puntano a dividere l’Italia, portando a Nord un’efficiente S.p.a. e a Sud la monarchia. L’occasione per colpire sarà l’acuirsi della rivalità tra Montacchi e Copulati.

Romolo + Giuly, streaming

E’ possibile vedere Romolo + Giuly in streaming su Sky Go, e sull’app disponibile per smart tv, tablet e smartphone, mentre da domani sarà possibile vederlo su Sky On Demand.

Romolo + Giuly, social network

Si può commentare Romolo + Giuly sulla pagina ufficiale di Facebook e su Twitter, usando l’hashtag #RomoloGiuly.