In tv ci abita da quando aveva pochi mesi, ma ora a Oggi è un altro giorno lo fa con la consapevolezza di una donna di 34 anni. Romina Carrisi, che senza mezze misure si esprime sulla tv che le piace e che non le piace, racconta la sua esperienza nel programma di Serena Bortone e quello che le piacerebbe continuare a fare nel piccolo schermo.
Innanzitutto ho fatto bene a sceglierti per questa rubrica dedicata ai giovani volti della televisione? Ti consideri un volto televisivo?
Sì, mi ci ritrovo, anche perché sono in tv da quando avevo pochissimi mesi. Nei giorni scorsi mi è capitato di vedere una clip in cui stavo seduta sulle gambe di Pippo Baudo e un’altra in cui ero con Loretta Goggi, penso a sei mesi. Diciamo che oggi però faccio tv consapevolmente.
La prima esperienza che fai appunto con consapevolezza in tv è L’isola dei famosi nel 2005. Tornando indietro, accetteresti nuovamente?
Mi incuriosiva l’idea di vivere su un’isola deserta e sperimentare tutte le sensazioni connesse. Col senno del poi non avrei assolutamente partecipato perché non ero pronta e non avevo le giuste attrezzature, né emotive né psicologiche né fisiche, per affrontare un’esperienza del genere.
Oggi accetteresti un reality? Ti sentiresti pronta per affrontarlo?
Me li hanno proposti, ma io credo che non possa dare il mio meglio in un reality, innanzitutto perché non contano le dinamiche interne quanto invece quelle esterne che vogliono intrecciare: non mi va di andare a mettere in mezzo la mia famiglia o terzi.
Sei accasata ormai da un anno a Oggi è un altro giorno. Com’è arrivato nella tua vita, che fino a prima della pandemia vivevi fra Stati Uniti e Italia?
La proposta per Oggi è un altro giorno è arrivata mentre scrivevo la sceneggiatura per un film. Il programma di Serena (Bortone, ndr) mi piaceva ed era compatibile con il mio altro impegno. Ho accettato, ma inizialmente dovevano essere solo cinque puntate. Poi sono piaciuta, a me sono piaciuti loro, e così mi sono fermata.
Che cosa ti piace di Oggi è un altro giorno?
Innanzitutto si è creato un bellissimo clima con Massimo, Jessica, Emanuel (Massimo Canoletta, Jessica Morlacchi ed Emanul Caserio, ndr) e ovviamente con Serena, che mi ha dato una grande opportunità. Oggi è un altro giorno ha sempre con sé un aspetto culturale e il modo con cui Serena intervista persone che hanno anche una storia personale importante alle loro spalle permette di far aprire agli ospiti porte del loro passato interiore che avevano dimenticato o tenevano nascoste, senza mai sensazionalismi e con estrema naturalezza.
Mara Venier ti ha tenuta a battesimo nel 2018 come inviata durante un’intervista fatta a tua mamma nella prima puntata di Domenica in. Si può considerare la tua mamma televisiva?
Io di mamma ce ne ho una e mi tengo stretta quella. Mara è la mia zia televisiva e quell’esperienza a Domenica in nacque perché io mi trovavo in America e mi hanno chiesto di andare a fare un’intervista a una signora che faceva dei video divertenti su Instagram.
Un ruolo ripetuto anche per il settantatreesimo compleanno di Giampiero Galeazzi. Ti piacerebbe approfondire questo ruolo da inviata?
Avevo vissuto quell’esperienza con molta leggerezza, ma vedendo il lavoro che fanno quotidianamente gli inviati di Oggi è un altro giorno credo che sia necessaria per quel tipo di professione almeno un’infarinatura giornalistica. Poi certo se Serena manda me e Jessica a Napoli per parlare del pizze fritte, ci vado!
La tv è per te solo una parentesi momentanea o inizi a immaginare un tuo futuro in questa dimensione?
A me piacerebbe continuare a fare sia cinema sia televisione, purtroppo però non dipende solo da me, ma anche da chi deve prendere le decisioni dall’alto. Ovviamente valuto tutte quelle offerte che reputo consone alla mia persona. Non andrei mai in dei contenitori che non mi appartengono e che non fanno emergere le parti migliori di me. Insomma dalla d’Urso non ci andrei mai!
Quindi fra un paio di anni ci ritroveremo una Romina Carrisi conduttrice in tv o sbaglio?
Io mi ci vedrei, soprattutto in un contesto di intrattenimento.