Romanzo Siciliano, Ninni Bruschetta è il boss mafioso Salvo Buscemi. Video intervista Blogo
“Buscemi è un cattivo con sfaccettature importanti a livello sentimentale. Per un attore è il paradiso!”
Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista è il titolo della sua recente autobiografia. Non è un caso, dunque, che Ninni Bruschetta in Romanzo Siciliano, la serie Taodue in otto puntate in onda su Canale 5 a partire da lunedì 16 maggio, non interpreti il ruolo di protagonista. Ma, una volta in più, si avvicina parecchio. L’attore siciliano, infatti, veste i panni di Salvo Buscemi, il boss mafioso latitante ricercato da vent’anni e di cui le forze dell’ordine non conoscono neanche il volto.
Ai microfoni di Blogo Bruschetta ha spiegato:
Il pubblico conosce il volto del boss, le forze dell’ordine no, questo è molto importante per lo sviluppo del personaggio. È uno dei più interessanti che ho fatto, è uno dei più mossi. Mi piace molto che nonostante uccida la gente abbia una storia d’amore e che ami la sua donna perdutamente. È un cattivo con sfaccettature importanti a livello sentimentale. È una bella occasione per un attore, è il paradiso per un attore, che così può usare la meravigliosa ambiguità di riferimento shakespeariana.
All’attore che ha vestito i panni del ministro Magno, cinico politico del film Quo Vado?, del mitico Duccio, direttore della fotografia nella serie tv Boris, di Alfiere, membro del gruppo che partecipò all’arresto del boss Provenzano in Squadra antimafia e di Ninni Cassarà, commissario che lavorò nel pool antimafia in Paolo Borsellino, abbiamo chiesto – anche alla luce della nuova stagione di Gomorra – se ritiene ci sia un eccesso di fiction sulla mafia.
In apertura di post trovate il video integrale dell’intervista.