Roberto Giovalli la butta lì: “Se Sky o La7 volessero fare vera concorrenza a Rai e Mediaset, tornerei a lavorare in tv”
Di Roberto Giovalli non si sente più parlare o quasi. Qualche tempo fa fu vittima di una pesante aggressione a Formentera: ancora prima l’ex direttore di Italia Uno (e non solo) tornò a far parlare di sé grazie a un’intervista barbarica da Daria Bignardi che rese chiaro come possa essere un peccato che certi cervelli
Di Roberto Giovalli non si sente più parlare o quasi. Qualche tempo fa fu vittima di una pesante aggressione a Formentera: ancora prima l’ex direttore di Italia Uno (e non solo) tornò a far parlare di sé grazie a un’intervista barbarica da Daria Bignardi che rese chiaro come possa essere un peccato che certi cervelli debbano stare a riposo, in un mondo televisivo che è ormai seppellito da cariatidi produttive senza idee e creatività. Giovalli continua a fare il pensionato di professione, ma lancia un avviso – attraverso le pagine del settimanale “Chi” – che potrebbe smuovere le acque torbide della concorrenza televisiva:
“Se Sky o La7 volessero fare davvero concorrenza a Mediaset e Rai, la sfida sarebbe stimolante. In questo caso potrei tornare a lavorare per la tv”.
Pensare a un autore e a un direttore come Giovalli in sella a Sky è stimolante. La creatura di Murdoch difetta proprio da questo punto di vista: sebbene continui a lanciare e rilanciarsi con nuovi programmi, canali, tecnologie e volti frizzanti, l’impressione è che si potrebbe fare qualcosa di più dal punto di vista dell’anima. Difficile pensare che la gente possa appassionarsi e innamorarsi esclusivamente del “nuovo” (si fa per dire) quiz di Mike Bongiorno o delle nuove risorse in alta definizione. C’è bisogno – urgentissimo – di contenuti: considerato che il capolavoro di contenuto fatto da Sky nell’ultimo anno ha partorito il “Fiorello Show”, quindi non certo un cavallo di razza quanto a originalità, si capisce come un uomo di ingegno e di esperienza potrebbe fare bene al colosso australiano.