Report, Roberto Benigni ritira la querela. Ranucci: “Nessuna rettifica da parte nostra”
Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi hanno ritirato la querela contro Report per un’inchiesta del 2017. Caso chiuso? Quasi
E alla fine, tutti vissero felici e contenti. O quasi. Finisce con un nulla di fatto la discussa vicenda giuridica che ha visto contrapporsi in questi anni da una parte Roberto Benigni (e la moglie Nicoletta Braschi) e dall’altra Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola di Report. Infatti, è notizia di oggi il ritiro della querela da parte dell’attore Premio Oscar per La vita è bella e la sentenza di estinzione del reato per remissione di querela da parte del tribunale di Roma.
La vicenda risale all’aprile 2017, quando la trasmissione di Rai3 si era occupata in due puntate dell’acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno. L’avvocato dei due attori, Michele Gentiloni Silveri, ha ricostruito così il caso:
Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione ‘Report’ erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la Procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dott.ri Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata. Durante il corso dell’istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei sigg.ri Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato. Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio.
Questa ricostruzione viene oggi contestata da Ranucci, secondo il quale non corrisponde al vero che ci sarebbe stata una rettifica da parte di Report rispetto alla puntata dal titolo Che Spettacolo (disponibile qui) andata in onda nel 2017. Il giornalista, infatti, precisa che quello a cui si riferisce l’avvocato di Benigni sarebbe “un comunicato congiunto nel quale si ripercorreva la vicenda e si annunciava la composizione bonaria“, mentre “non ci sono mai state notizie false pubblicate da Report“.
Insomma, Report dà atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali (Mottola e Ranucci precisano: “Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per la ristrutturazione (…) ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti“) e che l’acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come La vita è bella, Pinocchio e La tigre e la neve. Ma nega di aver mai rettificato quanto sostenuto nell’inchiesta televisiva. Caso (quasi) chiuso, dunque.