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Rimbocchiamoci le maniche, la pasionaria Ferilli portavoce (inconsapevole) di un’indignazione da talk Mediaset

Rimbocchiamoci le maniche racconta la politica sottolineando le esigenze della gente, ma finendo con il descrivere situazioni che orientano verso una rappresentazione forzata delle istituzioni

pubblicato 7 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:07

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Secondo Mediaset, non c’è bisogno di andare a pescare Frank Underwood per capire le dinamiche della politica di oggi: basta una donna del popolo, per il popolo, con il popolo. La protagonista di Rimbocchiamoci le maniche è quanto di più lontano si possa immaginare dai politici esperti che dominano i talk show italiani: un’operaia, costretta a candidarsi sindaco per evitare che il terreno su cui è costruita la fabbrica in cui lavora diventi edificabile, perdendo così il loro insieme alle sue colleghe.

Chiariamo subito che paragonare la fiction di Canale 5 non può essere paragonata a Questo è il mio paese, serie tv di Raiuno andata in onda l’anno scorso e con protagonista Violante Placido nei panni di una donna ritrovatasi per caso primo cittadino. In quel caso, infatti, scopo del racconto era mostrare come i piccoli centri del Sud devono affrontare la criminalità organizzata radicata anche nei luoghi istituzionali. In Rimbocchiamoci le maniche, invece, è la denigrazione della vecchia politica a prendere possesso della trama: tutto ciò che è politica istituzionale viene bollato come “cattivo”, “bugiardo”, “ingannevole”: basta vedere come sono ritratti i personaggi antagonisti della serie, ed anche l’uso delle musiche a seconda della loro presenza in scena.

Più che “anti-politica”, però, Rimbocchiamoci le maniche sembra voler seguire quel filone popolare che i programmi giornalistici Mediaset stanno approfondendo da tempo: bisogna aiutare la gente (o “laggente”, come dice Angela), parlare con loro, comprendere i loro problemi. Anche l’idea di sfruttare i social network, emblematico di una certa parte politica italiana, sembra essere vista come un mezzo per evitare il confronto con il popolo.

Per certi versi, Rimbocchiamoci le maniche sembra scritto dalla redazione di Dalla vostra parte: l’indignazione verso la politica delle promesse è la stessa, e la Ferilli si fa così involontaria portavoce di un modo di fare informazione che ormai è di casa a Mediaset. Basta osservare il logo del partito del suo avversario, Mario Delfino: Un “Partito Degli Italiani” il cui acronimo non lascia molto spazio all’immaginazione. A Rimbocchiamoci le maniche va, certo, il merito di aver portato nella fiction un tema, quello delle candidature di liste civiche in Italia, attuale a dir poco. Non basta questo, però, per scansare il dubbio che si voglia indirizzare la gente verso un’opinione decisa. Tutta la rabbia emersa dalle situazioni in cui si trova la protagonista è un assist verso una corrente di pensiero che non può non essere schierata: un tranello in cui è cascata anche la pasionaria Sabrina.

  • 21:29

    Angela racconta al pubblico la sua storia: ha iniziato a lavorare da ragazzina, dopo la scomparsa del padre. Nella sua azienda, la Charmant, una volta lavoravano 200 persone, ma alcune sono state mandate via.

  • 21:30

    Gina, collega di Angela, rischia un incidente, ma Angela la salva. La donna, però, è colei con cui suo marito Fabio l’ha tradita: le condizioni di lavoro in fabbrica non sono le migliori.

  • 21:31

    Marchese, proprietario della fabbrica, viene incalzato dalle operaie: l’uomo rivela loro che deve chiudere la fabbrica. Le donne, ovviamente, sono contrariate, ma l’uomo spiega loro che chiudendo potrà dare loro gli arretrati.

  • 21:32

    Angela propone uno sciopero ed una manifestazione, pur sapendo che se Marchese ha deciso di chiudere, non servirà a molto.

  • 21:33

    In paese, però, non si parla altro che del salvataggio di Gina da parte della protagonista.

  • 21:35

    Angela raggiunge il marito, che si dice disponibile ad aiutare le operaie. Ma Angela vuole che dicano della loro separazione ai figli, prima che lo sappiano da altri. Fabio la convicne ad aspettare.

  • 21:36

    I figli di Angela arrivano a casa, ignari che la madre stia preparando i bagagli per il marito, che vuole mandare via di casa.

  • 21:37

    Caty cerca di capire la verità dalla madre, che preferisce non dire nulla.

  • 21:38

    Fabio passa a prendere i bagagli. L’uomo prova a convincere Angela di ripensarci, ma la donna è decisa: lo vuole fuori di casa.

  • 21:40

    Caty incoraggia Ercole, che sta iniziando il liceo.

  • 21:41

    In classe, Ercole conosce il suo nuovo professore di matematica, che dal cognome del ragazzo ricorda suo padre.

  • 21:42

    Angela, intanto, ha iniziato lo sciopero. Neanche l’arrivo dei Carabinieri la ferma.

  • 21:44

    Angela viene portata via dai Carabinieri, ma la donna si oppone e dà loro un calcio.

  • 21:45

    In Caserma, il Capitano De Francisci decide di lasciare andare Angela, che però si rifiuta di chiedere scusa: stava manifestando pacificamente. Il Capitano prova a ricordarle che ha commesso reato, ma Angela non ha paura.

  • 21:47

    Angela, la cui giornata sembra abbastanza tranquilla, fa anche in tempo ad andare a parlare con i professori di Ercole. A scuola incontra Paolo, che è un suo ex fidanzato. I due si aggiornano. Quando Angela le racconta della fabbrica, Paolo le consiglia di applicare il “Worker’s buyout”, una pratica per cui i lavoratori investono il Tfr e comprano la loro fabbrica.

  • 21:49

    Le amiche di Angela la raggiungono a casa per dirle che Marchese vuole aprire un tavolo di trattativa. La donna segue il consiglio di Paolo e propone di comprare la fabbrica.

  • 21:50

    Nel banco di abbigliamento gestito dal padre, Caty gli chiede cosa sia successo tra lui e la madre.

  • 21:54

    Caty ed Ercole discutono sul motivo della separazione di Angela e Fabio. La donna prova a giustificarsi, ma Caty è dalla sua parte. Angela spiega ad Ercole che crede di non potersi più fidare di loro padre.

  • 21:57

    Angela si reca all’incontro con Marchese, a cui partecipa anche il vicesindaco Delfino. La donna viene fermata da Dario, giornalista interessato alla vicenda.

  • 22:02

    Ercole, a differenza di Caty, è più morbido con il padre.

  • 22:03

    A scuola, Fabio incontra Paolo: tra i due non scorre buon sangue, e lo si capisce da subito.

  • 22:05

    Angela si fa portavoce delle operaie, per provare a convincere Marchese a non vendere. Quando vede che il proprietario è scettico, la donna gli propone di venderla a loro.

  • 22:06

    All’incontro c’è anche Paolo, che chiede di vedere i libri contabili. Delfino sembra d’accordo. Ma Angela sente che c’è qualcosa che non quadra.

  • 22:07

    Delfino, infatti, ha un piano: prima che le operaie capiscano qualcosa dei libri contabili, dice a Marchese, sarà eletto sindaco, e la delibera sul piano regolatore sarà approvata. Ma Dario sente tutto.

  • 22:08

    Per questo, il giornalista va in Comune, dove chiede aiuto al segretario comunale Maurizio.

  • 22:09

    A scuola, Ercole difende un ragazzo preso in giro da dei bulli. Poco prima che i ragazzi lo picchino, una sua compagna di classe lo aiuta.

  • 22:11

    Angela controlla i conti della fabbrica, ma le altre operaie temono che la banca non possa dare loro il prestito.

  • 22:12

    Gina chiede ad Angela come può essere utile, soprattutto dopo essere andata a letto con Fabio. Angela le dice che se vuole aiutare per la fabbrica non ci sono problemi, ma non può pretendere che le due siano amiche.

  • 22:13

    Angela ringrazia Paolo, mentre Fabio li osserva.

  • 22:14

    Fabio sta a casa da sua madre, che lo rimprovera di essersi sposato con una come Angela: secondo lei si sarebbe dovuto sposare con una ragazza delle sue parti.

  • 22:15

    Un’operaia nota che in fabbrica, di notte, c’è qualcuno: Angela viene avvertita.

  • 22:16

    In fabbrica ci sono delle persone che dovrebbero portare via i macchinari, per trasportarli in Turchia, a Smirne. Angela li caccia via: Marchese voleva ingannarle.

  • 22:18

    L’unica opzione è occupare la fabbrica: tutte le operaie accettano, nonostante i dubbi delle loro figlie.

  • 22:20

    Dario rivela alle operaie il motivo per cui Marchese vuole vendere: il Sindaco ha deliberato un’ordinanza per cui il terreno su cui sorge la fabbrica è edificabile.

  • 22:21

    Il sindaco credeva che le operaie sapessero tutto, e si giustifica dicendo che aveva provato a parlare ad Angela. Per lui, su quel terreno dovrebbero essere realizzate delle case popolari, ma il vicesindaco, se eletto, vuole fare delle villette.

  • 22:23

    Angela è delusa, ma Piero le fa una proposta: candidarsi sindaco. Lui la sosterrebbe, ma lei pensa che sia una presa in giro.

  • 22:26

    Intanto, a scuola, Ercole è preso di mira dai bulli.

  • 22:27

    Le colleghe di Angela pensano che, in fondo, candidare sindaco Angela non è una brutta idea. Anche Paolo è d’accordo.

  • 22:36

    Angela ne parla con i figli, che non sembrano particolarmente colpiti. La donna vorrebbe che suo padre fosse con lei.

  • 22:38

    Aiutata da Dario, Angela prova a registrare un video da pubblicare online. Ma lei vuole parlare con la gente viso a viso. Dario registra il suo discorso, e lo pubblicherà così, senza tagli.

  • 22:40

    Marchese è sempre più preoccupato, ma Delfino lo rassicura. Quando questo scopre che è stato il sindaco a spronarla, rimane perplesso.

  • 22:42

    Fabio scopre da sua madre che Angela si candida. Corre così alla fabbrica per capire, ma Angela le dice che non sono affari suoi.

  • 22:45

    Alla riunione, si inizia a discutere del programma elettorale.

  • 22:49

    Un bel voice-over di Angela fa passare via la campagna elettorale in pochi minuti.

  • 22:50

    De Francisci raccoglie informazioni su Angela.

  • 22:51

    Fabio, intanto, si occupa dei figli suoi e di Angela.

  • 22:58

    Paolo rivela ad Angela che è separato. La donna gli dice che è in crisi con Fabio.

  • 23:00

    Fabio aspetta Angela sotto casa, e la vede con Paolo. La donna gli chiede di andarsene. Il marito le dice che non candidarsi sindaco le sta portando via del tempo dai figli, ma Angela lo rassicura: tra qualche giorno ci saranno le elezioni, lei non vincerà e potrà stare di più con loro.

  • 23:02

    Su richieste di Marchese, i Carabinieri effettuano lo sgombero coatto dell’azienda.

  • 23:04

    Angela è demoralizzata: nonostante le numerose visualizzazioni del suo video online, crede che non possa servire.

  • 23:05

    Nel comizio prima delle elezioni, Angela promette di non dire mai bugie.

  • 23:09

    Ercole ha fatto amicizia con una ragazza, che è la figlia di Delfino

  • 23:11

    Nonostante le previsioni, Angela supera Delfino e vince: è il nuovo sindaco.

  • 23:13

    Delfino è furioso con Marchese: lo sgombero ha regalato dei voti alla sua avversaria.

  • 23:14

    Mentre Angela festeggia in piazza, Delfino parla al telefono con un misterioso personaggio, assicurandogli che farà cadere Angela in poco tempo. La puntata finisce.

Rimbocchiamoci le maniche, puntata 07 settembre 2016: anticipazioni

E’ un progetto interamente voluto da Sabrina Ferilli, Rimbocchiamoci le maniche, in onda da questa sera alle 21:10 su Canale 5. L’attrice, infatti, ha portato il progetto a Mediaset, riuscendo a convincere l’azienda a produrlo. La stessa determinazione della protagonista, Angela Tusco, operaia di un’azienda tessile di un piccolo paese laziale, Offidella, nel cercare di difendere gli abitanti più deboli.

La protagonista guida una serie di proteste e mobilitazioni di un gruppo di operaie della “Charmant”, l’azienda tessile in cui lavora fin da ragazzina: il nuovo piano regolatore del Comune, infatti, prevede che la fabbrica sia liquidata per vendere i terreni in cui si trova. Il sindaco uscente Piero Pacetti (Andrea Giordana), che conosce Angela da tempo, le lancia una proposta: se vuole salvare l’azienda, dovrebbe candidarsi come sindaco.

Angela coglie la provocazione ed accetta: diventa il candidato alle prossime elezioni, sfidando il vicesindaco Mario Delfino (Alberto Molinari), che da anni punta a diventare primo cittadino. La campagna elettorale rivela tutta la forza della protagonista, che riesce ad essere eletta ed a diventare sindaco.

Iniziano, però, le prime difficoltà, legate alla gestione della Cosa Pubblica ed agli avversari, Delfino in primis, che non gradiscono il fatto che a guidare l’Amministrazione ci sia una donna senza titoli di studio e senza carriera politica. Ma Angela si fa circondare da persone che possono aiutarla in ogni situazione: Paolo Sciacca (David Coco), ex di Angela, ora rientrato in paese dopo la separazione dalla moglie ed insegnante di matematica, che diventerà Assessore al Bilancio; Maurizio (Maurizio Mattioli), impiegato da anni in Comune, disponibile ad aiutare la nuova Giunta; Dario Goenitz (David Palyla), giovane blogger e tecnico informatico che, dopo aver aiutato Angela durante la campagna elettorale, diventa Assessore alla Comunicazione; la restauratrice Daniela (Monica Dugo), Assessore alla Cultura e Luisa (Gabriella Silvestri), amica da sempre della protagonista, nominata Assessore all’Ambiente.

A loro si aggiunge il Capitano dei Carabinieri Massimo De Francisci (Marco Falaguasta) che, dopo un’iniziale scontro con la donna, ne sostiene le idee, attratto anche dal suo fascino. In effetti, Angela si ritrova anche ad essere contesa da tre uomini: il suo marito Fabio Ranzi (Sergio Assisi), che si trova fuori casa, colpevole di aver tradito la moglie con la collega di quest’ultima, Gina (Michela Andreozzi); lo stesso Capitano dei Carabinieri e Paolo. Ma Angela non ha tempo per pensare ai sentimenti: deve occuparsi del suo paese, così come dei suoi tre figli, la diciottenne Caty (Benedetta Gargari), il sedicenne e timido Ercole (Samuel Garofalo) e Ferdinando (Ilario Bellazzini), di otto anni. Solo dandosi da fare e non piegandosi mai di fronte alle ingiustizie, Angela può dimostrare di saper aiutare il suo paese a far valere i propri diritti.

Prodotto da Rti e da Endemol Shine Italy, Rimbocchimaoci le maniche è scritto da Alberto Amoretti, Elena Gamba, Mariella Colombo, Mariangela Barbanente e Stefano Reali, quest’ultimo anche alla regia. Proprio lui ha voluto spiegare che uno dei punti di forza della fiction è la passione della Ferilli, che si è spesa molto affinchè questo progetto fosse realizzato. Non a caso, secondo lui la fiction rispecchia proprio il suo carattere:

“[Rimbocchiamoci le maniche è] l’espressione più cristallina di quello che Sabrina Ferilli è, e sente di essere, e di rappresentare per il pubblico, quel pubblico che tanto la ama. Secondo me la ama perché al di là della sua bellezza, della sua bravura come attrice, della sua autenticità di personaggio, al di là di tutto questo, Sabrina ‘ci mette la faccia’. Del resto, quello che sta accadendo in Italia è sotto gli occhi di tutti: una intera generazione politica sta per essere fatta fuori a colpi di voti. Soprattutto per quanto riguarda le amministrazioni comunali, la gente non vota più i Partiti, ma le persone. E a volte preferisce votare, ed eleggere, persone senza una storia politica dietro, perché si aspetta dalle persone comuni una trasparenza, una serietà, un rigore, che evidentemente i partiti tradizionali non rappresentano più. La verità è con questo progetto, fortemente pensato, voluto, ed istigato da Sabrina, ci siamo ritrovati ad immaginare, ed a girare, con due anni di anticipo, quello che è successo oggi, a giugno 2016, un po’ in tutta Italia”.

Rimbocchiamoci le maniche, puntata 7 settembre 2016: come vederlo in streaming

Si può vedere Rimbocchiamoci le maniche in streaming sul sito ufficiale di Mediaset, mentre da domani sarà possibile rivederlo su Video Mediaset.

Rimbocchiamoci le maniche, puntata 7 settembre 2016: Second screen

E’ possibile commentare la puntata di Rimbocchiamoci le maniche sulla pagina ufficiale di Facebook, o su Twitter, usando l’hashtag #RimbocchiamociLemaniche.