Ricomincio da me, intervista allo sceneggiatore Mizio Curcio: “Non sarà un ‘meglio di’ Massimo Troisi. Fabio Troiano? E’ un talento”
TvBlog ha intervistato Mizio Curcio, sceneggiatore di Ricomincio da me, film-tv su Massimo Troisi che andrà in onda su Canale 5. Curcio ha parlato della realizzazione del film, del protagonista Fabio Troiano e della storia
La notizia che Canale 5 manderà in onda un film-tv su Massimo Troisi ha fatto il giro del web, trovando molti entusiasti e qualche scettico. “Ricomincio da me”, prodotto dalla Taodue ed in onda nel 2014, sarà un film-tv che racconterà la vita del celebre attore, sceneggiatore e regista per ricordarlo e farlo conoscere ai più giovani. Non c’è nessuna intenzione di realizzare un film che riproponga il suo repertorio, ma il desiderio sembra essere quello di raccontare la vita di uno dei più amati artisti italiani.
TvBlog ha intervistato Mizio Curcio, sceneggiatore del film-tv con Gianluca Ansanelli ed Andrea Nobile (che con Curcio ha già lavorato ad “Il tredicesimo apostolo” ed “Ultimo”), per conoscere il percorso che ha portato alla realizzazione di un progetto tanto ambizioso quanto difficile. Curcio, oltre a parlarci del protagonista della fiction Fabio Troiano ed a raccontarci come si svilupperà il film, ci ha anche dato qualche anticipazione su “La divina commedia-La serie”, il progetto che nel giro di un mese ha raccolto quasi 500 mila visualizzazioni su Youtube.
Avere a che fare con la storia di un personaggio così amato non deve essere facile. Qual è l’obiettivo che Pietro Valsecchi e voi autori vi siete dati nel lavorare a questa fiction?
“Raccontare la vita di un uomo è di per se arduo, poi se quell’uomo si chiama Massimo Troisi allora la missione appare quasi impossibile. Dalla prima riunione con il produttore però assieme Gianluca Ansanelli, Andrea Nobile ed io abbiamo colto nell’interesse del produttore la voglia di raccontare il Massimo “uomo” da dietro le quinte, lasciando quello di attore alle sue intoccabili pellicole”.
Pietro Valsecchi ha detto di avere in mente questa fiction da tempo e, vista la popolarità del protagonista, immaginiamo sia stato un lavoro difficile scriverla. Quanto tempo ha richiesto scrivere la sceneggiatura?
“La prima riunione di brainstorming è datata di quasi tre anni fa, l’ultima scena potrebbe essere riscritta tranquillamente sul set. Credere di aver raccontato in 100 minuti l’intera complessità di un personaggio come Troisi sarebbe da presuntuosi ma di sicuro da parte nostra c’è stato il massimo sforzo nel cercare di tracciare al meglio l’arco di un personaggio così amato e intoccabile che noi italiani sentiamo tutti un po’ nostro”.
Come vi siete approcciati alla figura di Troisi? Quali fonti avete usato, avete sentito persone (artisti o parenti) che lo hanno conosciuto?
“L’approccio non è stato facile. In particolare per me e Ansanelli in quanto napoletani suoi fan sfegatati. Guardare Massimo come un uomo normale è stata la sfida più difficile, in questo ci hanno aiutato i diversi incontri con Lello Arena, Nathalie Caldonazzo e quello indelebile con il grande regista Ettore Scola”.
Come trapelato, Troiano non farà un’imitazione degli sketch di Troisi. Una consapevolezza dovuta al fatto che provarci sarebbe stato impossibile. Come colmerete questa lacuna, se la colmerete? Farete uso di immagini di repertorio con il vero Troisi?
“Su Fabio posso dire solo una cosa, vedetelo all’opera prima di ogni facile commento. E’ un talento, e spero che potrà dimostrarlo anche ai più scettici. Coloro che prenderanno e hanno preso parte nel progetto ritengono Massimo Troisi un inarrivabile e per questo siamo tutti onorati di farne parte. Per quanto riguarda la riproposizione dei suoi sketch, la linea editoriale è stata ben precisa fin dall’inizio “Ricomincio da Me…” non sarà un meglio di ma un modo per raccontare la sua vita, il percorso di un uomo diventato mito che ci ha lasciato troppo presto”.
Si racconterà la vita del protagonista, soprattutto fuori dai teatri e dai set: puoi anticiparci qualcosa sulla trama e su quale periodo della sua vita sarà al centro del racconto?
“La sceneggiatura copre la vita di Massimo dagli inizi della sua adolescenza in quel di San Giorgio a Cremano fino agli ultimi istanti di vita durante le riprese del ‘Postino’. I teatri e i suoi film sono solo lo sfondo per raccontare il suo percorso di vita”.
Quali saranno gli altri personaggi che vedremo?
“Nel raccontare il ‘viaggio’ di Massimo non potevano non introdurre i personaggi chiave che hanno segnato la sua vita. Dai compagni di una vita della Smorfia a quelli straordinari con Roberto Benigni e Philippe Noiret, e naturalmente le donne che lo hanno accompagnato nelle varie fasi della sua vita come Anna Pavignano e Nathalie Caldonazzo”.
Secondo te, quanto ha influito il successo di un’altra fiction dedicato ad un grande personaggio come Domenico Modugno per decidere di produrre una miniserie su Troisi proprio ora?
“Come già detto il primo incontro con Pietro Valsecchi è avvenuto tre anni fa. Ci ha detto che non era possibile che tanti ragazzini non sapessero chi fosse Massimo Troisi, in previsione del ventennale della sua morte ci ha chiesto di trovare il modo per raccontarlo in una chiave che nessuno aveva ancora fatto. Ritiene importante che la televisione racconti alle nuove generazioni la storia di Massimo Troisi, personaggio chiave del cinema italiano”.
Nell’attesa di vedere “Ricomincio da me”, ci aggiorni su “La divina commedia-La serie”? Il trailer è stato visto da quasi 500 mila utenti, ed avevi promesso delle novità per settembre… Come si sta evolvendo il progetto? Dobbiamo aspettarci altri video?
“Il progetto sta predendo una piega molto interessante, la sceneggiatura della prima serie è quasi finita, e anche grazie al tam tam mediatico siamo stati contatti da un editore molto importante intenzionato allo sviluppo della serie. Comunque a breve lanceremo un secondo trailer che darà nuove indicazioni sullo sviluppo del progetto”.