Riabilitazioni promozionali
Ieri sera, alle ore 20:45, la “contropertina” del TG2 ha proposto – senza sigla di Carosello – prima la presentazione del libro “Nella buona e nella cattiva sorte” di Stefania Craxi (sì, proprio la figlia di quello là) tenuta a battesimo da un convegno al quale hanno partecipato Giulio Andreotti[…]
Ieri sera, alle ore 20:45, la “contropertina” del TG2 ha proposto – senza sigla di Carosello – prima la presentazione del libro “Nella buona e nella cattiva sorte” di Stefania Craxi (sì, proprio la figlia di quello là) tenuta a battesimo da un convegno al quale hanno partecipato Giulio Andreotti (sì, proprio lui), Giuliano Ferrara (sì, lui), Arnaldo Forlani (indovina?) e – in collegamento telefonico poiché indisposto – Francesco Cossiga (sì, proprio l’ex-Presidente). Andreotti, intervistato all’ingresso, ha precisato che l’unico rammarico che prova è che “a Craxi non sia stato permesso di tornare a curarsi e morire nella sua Italia“. Stefania, invece, ha sottolineato nuovamente come “ancora molta luce deve essere fatta sugli anni di Tangentopoli“. A seguire, è stato mostrato in anteprima da RaiDue il nuovo spot di un videofonino che prevede il senatore Andreotti – pregiudicato per associazione mafiosa ma prescritto – quale co-protagonista, assieme ai soliti Claudio Amendola e Valeria Marini.
Il servizio successivo, tanto per rimanere in tema di prescrizioni, riguarda un altro titolo recentemente dato alle stampe: “Nient’altro che la verità. Come il processo Andreotti ha cambiato la mia vita“, dell’avvocato Giulia Bongiorno (sì, lei). Un servizietto di appello, tra una lode sperticata e un velato ammiccamento all’amore platonico che lega “Giulio e Giulia”, ormai non si nega a nessuno: figuriamoci all’avvocato del diavolo… Vorrei far notare che il processo Andreotti avrà sì cambiato la vita della Bongiorno, ma ha dato anche qualche colpetto alla reputazione collettiva della recente storia repubblicana.
Chiude la serata il Vespone GT con l’ìmpegnativo Porta a Porta dedicato a “Diete: meglio perdere 5 chili o 50?”. Ospite in studio, tra gli altri, il caro, vecchio Vittorio Cecchi Gori (esatto!).
Giusto per ribadire che la legge è uguale per tutti.