Rex 7, i Manetti Bros. non riescono a migliorare la serie tv
Rex 7 ha la regia dei Manetti Bros., che non portano novità alla fiction, sempre poco originale e con dialoghi banali, e neanche i nuovi personaggi aiutano la serie tv
“Rex” prova a rinnovarsi con i Manetti Bros.: i due registi sono alla guida della settima stagione della serie tv, provando a dare il loro stile a dei racconti che, già con la sesta stagione, risentono di stanchezza e banalità. L’operazione, però, non è riuscita: i Manetti Bros. (che nel primo episodio compaiono in una piccola parte) sono registi, e fanno il loro dovere dietro la camera da presa.
Il loro modo di raccontare storie, sfruttando il contesto romano e con una presenza più alta di scene all’aperto, non influenza la qualità dei casi di puntata. Sappiamo che il genere poliziesco non può subire molte modifiche: c’è un crimine da risolvere, il protagonista indaga, si arriva alla soluzione del caso. A mancare in “Rex”, però, è l’attenzione a dialoghi che possano essere originali ed appassionare, e non svolgere un compito di mediazione tra ciò che deve essere raccontato e la regia.
I Manetti Bros., così, si trovano ad avere a che fare con un marchio che vuole solo darsi una rinfrescata nell’aspetto: ai due fratelli sono concessi pochi momenti ironici, gli unici ad essere particolarmente originali. Il resto, compreso un Francesco Arca (Marco Terzani) che ancora difficilmente riesce ad essere un commissario capace di empatizzare col pubblico, è già visto e delude.
I nuovi personaggi potrebbero dare qualcosa di più: l’ex poliziotto Carlo Papini (Massimo Reale), il Primo dirigente Annamaria Fiori (Alessia Barela) e l’esperta di computer Laura Malforti (Francesca Cuttica) danno l’idea di voler formare una squadra che ruota intorno alle indagini del protagonista, ma il poco spazio riservato all’interazione tra di loro allontana anche la possibilità che la fiction mostri qualcosa di più oltre al format poliziesco.
“Rex”, quindi, si lascia andare ancora alla pigrizia ed alla sicurezza di un formato collaudato ma ormai stanco. La possibilità di cambiare tono alla serie tv e renderla più “telefilmica” con i Manetti Bros. è sfumata nel tentativo di voler dare un’apparenza che rivela distante da ciò che realmente si ha intenzione di produrre.