Lo speciale Terra! – Natale a Gerusalemme eccezionalmente in primetime questa sera su Rete 4, si propone di indagare sul rapporto tra le tre grandi religioni di Gerusalemme: cristianesimo, ebraismo e islamismo. A questo scopo Toni Capuozzo nella Città Santa darà voce a tre famiglie di diverso credo proprio la notte della Vigilia di Natale, mentre le inviate Stella Pende, Sabina Fedeli e Anna Migotto racconteranno le speranze del presente e le aspettative future di Gerusalemme.
La vita quotidiana di tre famiglie della Città Santa farù da punto di vista incosueto e originale. Questa sera faremo la conoscenza di Yaron, ebreo, padre di quattro figlie femmine, e con una grande passione per i volatili, tanto da averne fatto una professione. A Sabina Fedeli rivela il proprio sogno: che un giorno i muri, anche quelli mentali siano abbattuti e i confini tra ebrei e palestinesi superati con la stessa facilità con cui un uccello sorvola gli spazi geografici.
Altro capofamiglia che ci racconterà il proprio punto di vista religioso e spirituale è Khader, musulmano che teme per la sicurezza della sua famiglia (una moglie e quattro figli). Khader parla italiano, ha studiato a Firenze e lavora presso l’Istituto per il restauro di Gerusalemme, considerato tra i migliori al mondo. Khader teme nuovi spargimenti di sangue e racconta delle tensioni con gli ebrei. Il suo pessimismo è temperato dalla convinzione che i grandi rivolgimenti che stanno investendo il mondo arabo, possano avere un effetto benefico anche in questo lembo di terra conteso tra Ebrei e Palestinesi.
L’ultima famiglia di cui faremo conoscenza è quella di Garo, un cristiano armeno considerato il più grande fotografo della Palestina. Non c’è luogo santo che non abbia ritratto. A Gerusalemme è considerato una star. A lui non dice no neanche il Patriarca armeno, che accetta di buon grado l’invito a concedere un’intervista a Stella Pende. Per Garo, la Palestina rischia di non avere futuro se nel cuore degli uomini non troverà posto l’amore per il prossimo e la disponibilità ad ascoltare le ragioni e le sofferenze degli altri. Il muro eretto da Israele e gli insediamenti, dice, sono il veleno versato nel calice della pace.
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