Resurrection, su Raidue la serie tv che mette alla prova la fede, tra mistero ed emozioni
Su Raidue Resurrection, serie tv che racconta il ritorno in una cittadina di persone scomparsa tempo prima, scatenando i dubbi delle gente e portando il protagonista ad indagare sui vari personaggi
Dopo gli zombie di The Walking Dead, i non-morti diventano centro di un nuovo mistero, meno splatter e più ricco di sentimenti: Resurrection, la nuova serie tv in onda da questa sera alle 21:10 su Raidue (al ritmo di tre episodi a settimana: sarebbe bastato trasmetterne due, in modo da avere quattro prime serate), racconta una storia di fede e mistero che supera i confini dell’aldilà.
Martin Bellamy (Omar Epps, Foreman in Dr. House) è un pigro agente dell’immigrazione a cui tocca il compito di andare a prendere Jacob Langston (Landon Gimenez), ragazzino che si è risvegliato in Cina senza ricordare come ci sia arrivato. Dopo qualche ricerca, Martin scopre che il ragazzo vive ad Arcadia e lo riporta dai suoi genitori Henry (Kurtwood Smith) e Lucille (Frances Fisher). I due, però, hanno perso loro figlio 32 anni prima, sebbene il ragazzino sembri proprio il Jacob che conoscevano.
Mentre Lucille crede che sia un miracolo ed Henry resta scettico, Martin decide di restare nella cittadina per indagare e capire cosa ci sia sotto il ritorno di Jacob. La notizia fa presto il giro di Arcadia, provocando numerose opinioni tra gli abitanti, ma quando anche altre persone morte anni prima iniziano a tornare nelle loro case, senza ricordare nulla di ciò che gli sia successo, la situazione si fa complicata, e la comunità si ritrova a dover affrontare una situazione che mette alla prova la loro fede.
Martin si ritrova quindi nel mezzo di un mistero, ostacolato dallo sceriffo Fred Langston (Matt Craven), la cui figlia, la dottoressa Maggie (Devin Kelley), aiuta invece il protagonista nello scoprire la verità, mentre Elaine Richards (Samaire Armstrong) ed il fratello Ray (Travis Young) dovranno affrontare anche loro il ritorno di uno dei loro cari ed il pastore Tom Hale (Mark Hildreth), amico d’infanzia di Jacob, deve riuscire a mantenere la calma nella sua comunità, sebbene lui sia il primo a nutrire dei dubbi su quello che sta succedendo nella cittadina.
Resurrection porta in tv un tema ricco di suspence e mistero, ovvero quello della risurrezione e del ritorno a casa delle persone scomparse: un tema affrontato anche nelle recente Les Renevants, serie tv francese di cui lo show non è il remake (che invece andrà in onda su A&E e sarà prodotto da Carlton Cuse): “Resurrection” è tratto dal libro The Returned di Jason Mott e sembra voler raccontare un mistero senza dimenticarsi della componente emotiva del racconto.
Il mistero è al centro del racconto, ma la serie (prodotta dagli Abc Studios e dalla Plan B Entertainment, fondata da Brad Pitt) mostra anche le dinamiche tra i personaggi “vivi”, creando alcune scene che ammorbiscono la tensione del racconto, che diventa così meno ricco di pathos di quanto sarebbe potuto essere. Nonostante qualche momento di eccessivo sentimentalismo, Resurrection ha preso una strada nuova, per una serie che, inserendosi nel genere mistery, rischiava di non riuscire a coinvolgere il pubblico nel corso delle puntate.
Invece, Resurrection ha debuttato con 13,9 milioni di telespettatori (3.8 rating nella fascia 18-49 anni) e, nonostante il calo nel corso degli episodi, ha avuto una media superiore ai sette milioni di telespettatori, confermandosi come una delle serie più viste della Abc, che in America trasmette la serie tv.