Home Netflix Respira: la via spagnola al medical drama è una corsa senza fiato – La recensione

Respira: la via spagnola al medical drama è una corsa senza fiato – La recensione

La serie tv spagnola con Manu Rios arriva il 30 agosto con tutti gli otto episodi subito disponibili

30 Agosto 2024 07:00

Continua la proficua collaborazione tra Netflix e Carlos Montero, che ha già portato sulla piattaforma Elite, Tutte le volte che ci siamo innamorati, Il caos dopo di te, Feria la Luce più Oscura, con Respira. Questa volta Montero si getta a capofitto nel mondo dei medical drama, un genere molto amato dagli spettatori di tutto il mondo, spesso declinato in ogni paese ricalcando i modelli americani che vanno da E.R. ai più recenti Grey’s Anatomy e The Resident. Anche Respira prova a trovare una sua strada e tra esagerazioni e qualche superficialità, unisce la passione iberica per il melodramma con un ritmo quasi asfissiante.

Respira serie tv, uscita

Respira serie tv
Respira serie tv Cr. Carla Oset/Netflix © 2023

La prima stagione di Respira arriva su Netflix dalle 9:01 di venerdì 30 agosto con gli otto episodi che compongono la prima stagione.

Respira serie tv, la trama

La serie tv Respira è ambienta all’interno dell’ospedale pubblico Joaquín Soroll di Valencia. Al centro ci sono le vite di un gruppo di medici e giovani specializzandi alle prese con i diversi casi. Ma la sanità pubblica è in crisi in Italia come in Spagna, il governo regionale sembra voler spingere la popolazione a rivolgersi alle strutture private, i medici dell’ospedale lavorano troppo e sono pagati poco. Lo stress è tanto e arrivano al punto di decidere di organizzare uno sciopero senza precedenti in cui fermare completamente le attività.

Respira serie tv, la recensione

Una corsa senza fiato

Respira è il titolo della serie, un invito a fermarsi e a riprendere fiato prima di prendere una decisione importante, rivolto ai medici protagonisti della serie. Ma un suggerimento che non sembrano aver seguito gli sceneggiatori della serie. Non c’è un attimo di respiro nelle prime quattro puntate di Respira che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima. Succedono talmente tante cose che è impossibile approfondire la trama che trovate nel paragrafo precedente senza ricorrere a qualche spoiler non consentito. Sembra quasi che per voler contrastare la scellerata moda di guardare le serie tv a velocità aumentata per non soccombere alla FOMO (Fear of Missing out), l’ansia social(e) di essere esclusi, gli autori di Respira abbiano deciso di riempire ogni istante. E non è una qualità.

Nei primi episodi vengono aperte così tante storie legate ai vari personaggi che sarebbero bastate per due-tre stagioni di un medical drama classico americano e non solo. Le singole vicende che si aprono e che coinvolgono i personaggi sarebbero state quelle che definiamo le trame orizzontali di una stagione o magari di metà stagione se pensiamo a una serialità particolarmente lunga. Soprattutto vengono gettate in faccia allo spettatore senza che abbia la minima possibilità di conoscere i personaggi che esistono solo in funzione del dramma di turno che stanno vivendo. Non c’è attesa, non c’è costruzione, non c’è sviluppo, Respira è una lunga corsa senza fiato alla ricerca del pathos, intrattiene nel momento in cui la guardi ma non sedimenta per il futuro. A mancare è tutto quel processo di creazione dell’empatia tra lo spettatore e i personaggi che fa da sempre la fortuna della lunga serialità.

Le solite esagerazioni (e i grossolani errori)

Respira serie tv
Respira serie tv Cr. Carla Oset/Netflix © 2023

Respira è una fast series, il pubblico deve consumarla prima di passare ad altro. Per questo può permettersi anche dei grossolani e macroscopici errori di continuità narrativa (prestate attenzione agli specializzandi nel primo episodio, a quello che succede e alla loro gestione spazio-temporale) al solo fine di mantenere il più possibile in scena Manu Rios. La star di Elite, amato dal pubblico social, deve essere il fulcro della serie per poter generare facce e scene da meme da condividere sui social, da trasformare in un reel o in una sticker. Probabilmente questa è una considerazione da anziano millennial che pensa ancora che il racconto debba prevalere sul contenuto da condividere (e per accontentarci Netflix proprio il giorno prima di Respira ci ha piazzato un gioiello come Kaos), ma Respira finisce per perdersi proprio in queste banalità. Così è tutta una rincorsa a mostrare il bel visino gentile di Rios e i muscoli tonici di chi trascorre almeno due ore al giorno tutti i giorni in palestra e non a fare turni di 24 ore in ospedale.

Feste ed eccessi non mancano, per riempire le scene fuori dall’ospedale e dare argomenti di cui parlare tra i medici. C’è tutto e di più in Respira dolore ed euforia, malattie sessualmente trasmissibili, violenza, lotta per i diritti sociali, la voglia di emanciparsi, la politica. Un frullatore che ha come solo obiettivo quello di non permettere allo spettatore di cedere alla voglia di spostarsi sul cellulare e scrollare un reel di Manu Rios.

Respira serie tv, il cast

Non solo Manu Rios, nel cast di Respira c’è anche Najwa Nimri, che conosciamo per il ruolo di Alicia Sierra di La Casa di Carta, nei panni di Patricia Segura presidente (di destra) della provincia di Valencia. Aitana Sanchez-Gijon è Pilar Amaro capo di chirurgia dell’ospedale, mentre Borja Luna è Nestor Moa il chirurgo “star” e leader della protesta.

  • Najwa Nimri è Patricia Segura
  • Aitana Sánchez-Gijón è Pilar Amaro
  • Blanca Suárez è Jésica Donoso
  • Manu Ríos è Biel de Felipe
  • Borja Luna è  Néstor Moa
  • Alfonso Bassave è Lluís Bonet
  • Ana Rayo è Leo
  • Macarena de Rueda è Rocío
  • Blanca Martínez è Blanca
  • Abril Zamora è Neus
  • Xoán Fórneas è Quique

Respira serie tv, seconda stagione

Consapevole dell’inevitabile successo della serie tv che ha tutte le carte in regola per raggiungere la vetta delle Top Ten in tutto il mondo, Netflix ha già rinnovato la serie per una seconda stagione.

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