Home Report Report – Tremonti fa esposto all’Agcom. Gabanelli avvertita tardi?

Report – Tremonti fa esposto all’Agcom. Gabanelli avvertita tardi?

Giulio Tremonti ha presentato un esposto contro Report che, nel corso della puntata del 24 ottobre, aveva analizzato in maniera critica la manovra economica varata dal Governo. Il Ministro ha chiesto all’AgCom di intervenire con una sanzione nei confronti del programma perché ha ritenuto che siano stati lesi i principi di imparzialità e correttezza dell’informazione.

pubblicato 12 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:22


Giulio Tremonti ha presentato un esposto contro Report che, nel corso della puntata del 24 ottobre, aveva analizzato in maniera critica la manovra economica varata dal Governo. Il Ministro ha chiesto all’AgCom di intervenire con una sanzione nei confronti del programma perché ha ritenuto che siano stati lesi i principi di imparzialità e correttezza dell’informazione. L’esposto è stato presentato il 23 novembre.

La Gabanelli ha aperto la puntata di questa sera così:

Perché mi è stato comunicato così in ritardo dell’esposto del ministro Tremonti contro Report e su mia richiesta?

Quanto alla correttezza, la giornalista ha sottolineato che

Tremonti, da noi più volte sollecitato, non ha mai risposto. Il ministro invoca il contraddittorio? Ma chi più di lui era titolato a garantirlo? Tremonti è libero di intraprendere le iniziative che vuole, anche se normalmente chi si sente diffamato si rivolge alla magistratura o chiede l’obbligo di rettifica. Ma il diritto di critica è sacrosanto. E la nostra critica si basa sui fatti. […] stiamo predisponendo la corposissima documentazione sulle fonti, sui curriculum dei personaggi intervistati, sulle richieste di intervista alle quali non abbiamo ricevuto risposta

Secondo la RAI, tuttavia, non ci sarebbe stato alcun ritardo nella notifica della richiesta del provvedimento.

Dell’AgCom, fra l’altro, Report si era occupata nel corso della puntata del 14 di novembre, dal titolo Il debole dell’Autorità, in cui si sottolineava che le authority

Dovrebbero essere indipendenti. I criteri di nomina dei commissari sono diversi per ogni Authority, ma sono sempre il parlamento, i partiti, il governo, i presidenti di Camera e Senato a decidere.
In alcune Authority è richiesta una competenza, in altre no, in quella per le Comunicazioni, per esempio, il parlamento nomina i commissari senza nemmeno presentare i candidati. Bernardo Iovene è partito da un esempio di intervento dell’autorità che hanno come denominatore comune la tutela dei consumatori:
La Consob, che ormai da mesi è senza guida, tutela gli investitori. A Orvieto un family banker di Mediolanum ha truffato decine di risparmiatori, com’è intervenuta la Consob?
All’Agcom, tutti i commissari sono in quota a un partito. Per esempio, come è stato eletto il nuovo commissario che ha sostituito Innocenzi?

Report