Home Report Report, Milena Gabanelli in lacrime saluta la squadra: “Resto nei paraggi” (Video)

Report, Milena Gabanelli in lacrime saluta la squadra: “Resto nei paraggi” (Video)

Milena Gabanelli conduce la sua ultima puntata di Report, questa sera in prima serata su Rai 3.

pubblicato 28 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 16:44

Update 23.00
Milena Gabanelli cede alle lacrime dopo aver salutato tutta la sua squadra in quel che è stato un addio anomalo per i canoni tv. Non tanto per la presenza in studio della sua squadra – salutati uno per uno anche per presentarli al pubblico più distratto -, quanto per il lungo addio in diretta, una sorta di ‘festa triste’ cui è stato invitato a partecipare anche il pubblico.

La musica, gli abbracci, i saluti scorrono cercando di resistere alla commozione. Almeno fino al recupero della scaletta, strappata come si usa fare a fine puntata: e a qual punto le lacrime, trattenute a fatica, iniziano a scorrere per qualche istante, prima di un brindisi nello studio.

“Era la mia ultima puntata, come ho annunciato, lascio il programma, lascio Report. Però restano tutti i magnifici montatori, la redazione e soprattutto loro, la grande squadra, che è la vera anima del programma. Li conoscete tutti… A Sigfrido Ranucci passerò il testimone. Siete in buone mani, siamo in 13 e come vuole la tradizione degli Apostoli, Report tornerà a Pasqua”

annuncia la Gabanelli. Cosa farà?

“Per quel che mi riguarda resterò nei paraggi, ma di certo sono stati 20 indimenticabili anni”.

Anche per noi. E ci mancherà la Gabanelli in video. Speriamo di non sentirne la mancanza nella gestione del programma, ma il suo stile ha segnato una svolta nel genere del giornalismo d’inchiesta.
In una parola, grazie anche da parte nostra. Di tutto. Anche di questo addio condiviso. E di queste lacrime.

Report ringrazia Milena Gabanelli (Video)

Update: l’ultima puntata della ventesima edizione di Report si apre con una clip che accenna, molto brevemente, ai 20 anni di successi del programma e di Milena Gabanelli. Ad accompagnare le immagini il brano “Standing Ovation” di Vasco Rossi. E non passa inosservato il logo Rai alla fine della clip.

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Giusto un accenno da parte della Gabanelli, che, presa la linea, si limita in apertura a ricordare che “E’ una serata speciale, almeno per me: è l’ultima volta in questo studio”.

Report, ultima puntata con Milena Gabanelli: “Mi mancherete”

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Il momento è arrivato: ultima puntata di Report per Milena Gabanelli questa sera, lunedì 28 novembre 2016, su Rai 3 alle 21.30. Come annunciato a inizio stagione, la Gabanelli chiude la sua esperienza a Report portando a termine la ventesima stagione di un programma che ha fatto la storia del giornalismo in Italia, non solo grazie alle inchieste della sua squadra, ma anche per il suo stile asciutto, essenziale, diretto nella conduzione e per la sua guida, condotta senza mai chinare lo sguardo.

Tempo di commiati, quindi, e la Gabanelli ha iniziato a salutare il pubblico con un altro post su Facebook, apparso qualche giorno fa. Questo il messaggio comparso sulla bacheca della pagina ufficiale di Report:

“Due righe per dirvi che sto lavorando all’ultima puntata di stagione di Report.

Lunedì prossimo tireremo un po’ le somme su come sono andate a finire le nostre inchieste nel corso dell’anno. Sarà anche la mia ultima puntata alla guida del programma. Al mio posto, dalla primavera ci sarà Sigfrido Ranucci (mio coautore da tanto tempo), insieme alla formidabile squadra di giornalisti che ormai conoscete. Non è mai una passeggiata decidere di chiudere una grande storia personale e professionale, ma a parte la targhetta sulla porta, Report andrà avanti per la sua strada, e di questo sono felice.

Tuttavia… mi mancherete… e volevo dirvelo, in questo spazio familiare”.

Ai saluti della Gabanelli ha risposto l’Usigrai, il sindacato dei Giornalisti Rai, che l’ha ringraziata per il suo lavoro e la sua professionalità:

“La Rai Servizio Pubblico deve un profondo ringraziamento a Milena Gabanelli per lo straordinario lavoro di questi anni. La sua professionalità e la squadra che ha saputo creare sono state fiore all’occhiello della Rai. La sua caratura la sta dimostrando anche ora, con la capacità di non personalizzare un marchio come ‘Report’ e di saper quindi passare il testimone, con l’augurio che la Rai continui a utilizzare la sua dedizione al Servizio Pubblico e la sua professionalità”.

Report, comunque, continuerà anche senza la Gabanelli: il testimone è passato ufficialmente a Sigfrido Ranucci, anche se il direttore di Rai 3, Daria Bignardi, spera che la giornalista collabori all’edizione primaverile.

Intanto la 20esima stagione di Report si chiude questa sera col tradizionale appuntamento con il “Come è andata a finire”, ovvero con gli aggiornamenti sulle varie inchieste presentate nel corso della stagione e anche di quanto accaduto nel frattempo a casi trattati in altre edizioni. In attesa di seguire quest’ultima puntata non possiamo che salutare la Gabanelli e ringraziarla per quanto ha fatto finora con e per Report. E speriamo di rivederla presto con altri progetti televisivi. Nel frattemponel backstage dell’ultima puntata piovono foto ricordo e video di saluto, con la Gabanelli che intona “As Time Goes By”.

Report 2016 | Ultima puntata Gabanelli | Come è andata a finire? | Inchieste


“ANAS PER L’ITALIA”
di Giovanna Boursier
Ritorniamo su Anas, a un anno di distanza e dopo le dimissioni dell’allora presidente Pietro Ciucci, sostituito da Gianni Armani. Un mese fa crolla un cavalcavia ad Annone Brianza, c’è un morto. Si scopre che ad autorizzare i trasporti eccezionali in Lombardia è la Provincia su delega della Regione, ma può anche essere quella dove ha sede la ditta del trasporto, non necessariamente quella dove transita il trasporto. Mentre non si capisce bene di chi è quel ponte, è chiaro che la manutenzione spetta ad Anas. Lo dichiara il presidente Armani a Report e il capo compartimento Anas di Milano dice: “Quel camion era troppo pesante e noi non sapevamo che su quel cavalcavia passassero carichi eccezionali”. Adesso i viadotti li stanno controllando tutti, ne hanno chiusi alcuni in Lombardia e su altri hanno limitato il peso dei camion. Anche noi ne abbiamo segnalati al presidente Armani, che sta provvedendo.

“OCCHIO AL PORTAFOGLIO”
di Emanuele Bellano
Le banche propongono ai risparmiatori di investire i risparmi acquistando diamanti. A venderli, in collaborazione con le banche, sono due società private: Idb Intermarket Diamond Business e Dpi Diamond Private Investment. Un mese fa Report denunciava che questi diamanti sono venduti a un prezzo doppio rispetto al loro valore di mercato. Da allora tanti risparmiatori sono tornati in banca con l’obiettivo di rivendere i diamanti acquistati. Delle tante persone però che si sono rivolte alle associazioni dei consumatori e dei gioiellieri nessuna finora è riuscita a disinvestire il proprio diamante. A controllare dovrebbe essere Consob che nel 2013 però ha detto che le banche possono vendere diamanti senza l’obbligo di fornire ai clienti la garanzia del prospetto informativo. Eppure, proprio alcuni mesi prima della decisione di Consob, la Corte di Cassazione aveva analizzato il caso di un’altra società che proponeva un investimento in diamanti stabilendo che in quel caso si trattava di prodotto finanziario e punendo quindi l’assenza di prospetti informativo. Dopo il servizio di Report Consob ha annunciato che analizzerà di nuovo il caso. Cosa farà?

“A CAVAL DONATO…”
di Sigfrido Ranucci
A distanza di sei mesi si torna a parlare dei gettoni d’oro dalle Rai prodotti dalla Zecca. Ad aprile scorso avevamo scoperto che a una vincitrice di Perugia la Zecca dello Stato aveva coniato come oro puro 999,9 dei gettoni che invece, fatti analizzare da un laboratorio legale, erano risultati sotto titolo: 995. Si tratterebbe di frode in commercio, e a essere frodati sarebbero la Rai, che dalla Zecca compra oro 999, e i vincitori. Report ha scoperto un’altra frode che se confermata sarebbe di ben altre dimensioni.

“LA VIA DI USCITA”
di Claudia Di Pasquale
È in atto la più grave crisi migratoria dal secondo dopoguerra, la risposta dell’Europa è stata quella di firmare un accordo con la Turchia per bloccare la rotta balcanica, mentre i vari stati europei hanno chiuso le frontiere. Qual è stato l’effetto di queste politiche per l’Italia? L’aumento dei migranti che sbarcano e restano nel nostro paese.
Per evitare l’instabilità, nella scorsa edizione abbiamo provato a costruire un progetto pragmatico a gestione pubblica e con supervisione europea, che consenta di organizzare in modo rigoroso l’identificazione, la formazione e lo screening dei richiedenti asilo. Cosa ne pensano i sindaci? Ne abbiamo parlato con sia con quelli che “accolgono” che con quelli che in questi mesi si sono opposti all’arrivo dei migranti nei loro territori.

“LA GUERRA DEI BREVETTI”
di Luca Chianca
Dove c’è un marchio riconducibile al Made in Italy c’è Luca Cordero di Montezemolo. Lo troviamo ospite ai convegni che promuovono il brand Italia, presidente del comitato promotore per la candidatura alle olimpiadi di Roma 2024. E come dimenticare Italia ’90 e i suoi 19 mondiali vinti con la Ferrari. Ma da presidente della Ferrari, oltre alle vittorie della Formula 1, come ha gestito il marchio del Cavallino rampante, dal valore di oltre quattro miliardi di dollari? Nel 2002 lo ha affidato al cognato Lorenzo Bassetti che ha aperto fino a 18 punti vendita in tutta Europa ma dopo 14 anni di contratti qualcosa è andato storto. In ballo c’era la fusione tra Fiat e Chrysler e Ferrari voleva risolvere tutti i contenziosi e a scoperchiare le carte di questa storia c’è una causa civile presso il tribunale di Milano in cui l’avvocato Giulio Azzaretto, che ha portato a conclusione la chiusura dei contratti con il cognato di Montezemolo, fa causa proprio alla Ferrari per il mancato pagamento di ben 2,7 milioni di euro per il lavoro svolto.

“TELESCROCCO”
di Sigfrido Ranucci e Giulio Valesini
Report torna dopo un anno a Verona per occuparsi ancora dell’incredibile storia di abusivismo delle Torre Massimiliana occupata da circa quaranta antenne di ripetitori radio-televisivi. Chi li ha installati ha violato il vincolo di tutela per i beni storici e culturali e non ha mai chiesto un’autorizzazione al demanio, proprietario dell’importante monumento. Tra gli abusivi c’è il gruppo Athesus, presieduto da Gianluca Rana, figlio di Giovanni, e di proprietà dei più importanti industriali di Verona e Vicenza e Telenuovo tra le più importanti realtà editoriali della provincia di Verona. A oggi una soluzione per liberare il monumento dalle antenne abusive ancora non è stata trovata e nessuno degli editori ha ancora pagato gli indennizzi richiesti dal Demanio.

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