Report riparte con l’addio di Milena. 20 anni di inchieste e non sentirla (la cervicale)
Report riparte lunedì 10 ottobre 2016 dalle truffe sul biologico e dai colli deformati dall’abuso di cellulare
La puntata dell’addio di Milena Gabanelli a Report è stata tutta un programma. La conduttrice ha aperto la nuova edizione tirando un sospiro di sollievo, nell’annunciare che sarà l’ultima per lei. Qualcosa ci ha fatto capire che un’ottima professionista come lei vorrebbe invecchiare tranquilla, al riparo da querele e rogne annesse per tutti i poteri forti che si inimica ogni settimana. Dice che resterà in Rai, farà l’inviata ma di certo non rimetterà la firma di responsabile del programma più scottante di tutti.
Chissà che, dietro quest’annuncio anticipato, non ci sia la vera manovra di salvataggio della Rai: scambiare la Gabanelli e Semprini. Lei volto autorevole per rilanciare il talk politico del martedì contro Floris, lui vigile urbano innocuo per lanciare i servizi di Report al suo posto.
Intanto la Gabanelli ha continuato a fare il suo dovere, illustrando con grandissima chiarezza le truffe sul biologico che imperversano in Italia (e non solo). E facendosi un nemico in più al Governo (pur concedendo il diritto di replica agli interessati).
Milena, però, non ce la fa più a inimicarsi ministri e altri potenti ogni 3×2. Così cosa fa? Si rilassa nell’ultimo segmento di Report che sembrava uno spin-off di Medicina 33. L’abbiamo vista commentare un servizio sul “mal di schermo” persino facendo le faccine comiche. Ebbene sì, Milena sui dolori della cervicale ci ride su. Rispetto a quelli che avrà provato in 20 anni di onorato servizio pubblico sono niente.
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21.33
Report parte annunciando il tema della sicurezza alimentare, in continuità con Indovina che viene a cena che ha demolito il mito del latte a tutti i costi, da un’intervista alla squadra di calcio vegana che non subisce conseguenze alle alternative per assumere calcio: “Se il mito del latte è duro a morire è perché è sostenuto da campagne governative . L’obiettivo è spingere al consumo del latte per aiutare gli allevatori che non ricevono più le famose quote latte, i contributi europei che erano sempre soldi nostri. Quindi il governo ci consiglia di spenderli a tutti i costi”.
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21.40
La prima inchiesta è sul biologico, un mercato che in Italia ha 60mila imprese e un fatturato di 4,5 miliardi di euro. E’ un prodotto che dà la possibilità di risanare l’ambiente ma che costa di più. Abbiamo capito che nutrirci con prodotti che non sono cresciuti con pesticidi è più sano per noi e per l’ambiente. Per un pacco di pasta, se fatto con grano bio, arriviamo a spendere 2 euro e 15, è certificato con il marchio europeo”. Parte il servizio sul grano finto biologico: “Proprio perché costa di più il biologico attira i truffatori che invece bisogna stanare”.
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21.53
Il focus è sugli enti di certificazione che vanno a verificare che i produttori non abbiano in cantina dei pesticidi. Questi controlli avvengono a sorpresa o no? Come si gestiscono i conflitti di interesse, considerato che è il proprietario stesso a pagare il controllore che potrebbe redarguirlo? La familiarità con il controllore non si crea perché cambiano dopo tre ispezioni (in teoria).
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22.05
In Romania produrre costa meno e sempre più italiani affittano i terreni lì. Anche l’inviato Bernardo Iovane si trasforma in produttore agricolo, va in Romania ad affittare terreni per vedere come si fa il bio. E lì si apre un mondo. Sono stati certificati come biologici (per un errore?) prodotti con trattamenti fito-sanitari o semi-biologici. Merce falsamente biologica è passata tramite certificazioni.
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22.31
Come vengono scelti i funzionari europei mandati a Bruxelles? Seconda mini-inchiesta della serata. Il Ministro Lorenzin ha scelto una persona fidata. Requisiti: albo nazionale, 5 anni in settore sanitario, 7 in altri campi, limite di età 65. Parte il servizio su Pasqualino Rossi, che ha appena ricevuto l’incarico dalla Lorenzin in materia di sicurezza alimentare. Report aggiunge “altri dettagli” sul suo conto e la Gabanelli dice alla Lorenzin che è aperto per lei il diritto di replica.
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22.49
Imperdibili i consigli per lo stretching del fisioterapista. Lo specialista, invece, precisa che bastano almeno dieci di minuti di movimento al giorno per scongiurare la sedentarietà (anche fare giardinaggio, ballare, passare l’aspirapolvere e andare in bicicletta) e, per i ragazzi, un’ora di attività fisica giornaliera. Per chi ha avuto un infarto vanno bene la cyclette ed esercizi a corpo libero.
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22.58
Gabanelli chiude con la sua consueta freddura: “Almeno dieci minuti di attività fisica come consigliano gli estensori delle linee guide internazionali che probabilmente, poi loro, viaggiano in taxi”. Anticipazioni della prossima puntata: un’inchiesta sui diamanti che si consiglia di acquistare come investimento in banca (ma di mezzo punta una società).
Riparte stasera, lunedì 10 ottobre 2016, alle 21.30 su Rai3 la nuova stagione di Report, come sempre condotto da Milena Gabanelli (a precederlo lo spin-off Indovina chi viene a cena). Su Blogo ne seguiremo il debutto come sempre live.
Nel primo servizio dal titolo Bio illogico, è bastato cambiare un numero su un certificato per far passare undicimila tonnellate di grano duro convenzionale come biologico. La truffa è partita da San Paolo Di Civitate, provincia di Foggia. Gli enti che dovevano e potevano controllare sulla vendita se ne sono accorti sei mesi dopo, quando il grano è diventato semola e poi pasta spedita in tutto il mondo. Che cosa succede se poi si scopre che il grano non era biologico? Bisogna ritiralo dal mercato, ma dopo mesi è già cotto e mangiato. L’inchiesta entra nel mondo dei certificatori e si sviluppa in Romania dove alcuni enti di certificazione italiani sono stati sospesi perché certificavano come biologici prodotti trattati con fitosanitari e pesticidi. Gran parte del grano biologico che consumiamo arriva dai paesi dell’Est. Bernardo Iovene si è trasformato in imprenditore agricolo per ricostruire come è stato possibile che in cinque anni siano transitate 350 mila tonnellate di falso biologico in Italia. A vigilare su tutto c’è il ministero delle Politiche agricole, ma proprio nel ministero e nel posto cruciale potrebbero annidarsi relazioni pericolose.
Per la rubrica Disonore al merito, a Bruxelles c’è la sede della Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unione Europea. Svolge un ruolo strategico: “Promuovere e difendere le posizioni italiane nell’ambito dell’Unione Europea”; in pratica tutto quello che per l’Italia si decide in Europa, dai trasporti, agli affari economici, dalla sicurezza, alla sanità, all’immigrazione prima passa da questi uffici. I dossier sono affidati ai funzionari mandati dai ministeri di Roma. E la scelta dovrebbe cadere su quelli con il curriculum migliore. Il ministero della Salute ha scelto di mandare a Bruxelles, a rappresentare l’Italia nella tutela della nostra sicurezza alimentare e della sanità animale, il dirigente Pasqualino Rossi. Rossi fu arrestato nel 2008 dal Procuratore di Torino Raffaele Guariniello con l’accusa di corruzione. Il processo si è chiuso nel settembre del 2015 con la prescrizione dei reati. Sarà tutto regolare, ma si può dire che il ministro Lorenzin abbia scelto il migliore per rappresentare l’Italia?
Nel servizio Muoversi, sempre più giovani sotto i trent’anni si ritrovano con il collo deformato perché passano ore con la testa piegata sul telefonino o sul tablet, oppure seduti davanti al computer con posture scorrette. Invece di stare sempre a scrivere e inviare messaggi vocali, per grassi e magri la vera medicina è muoversi. Due ore e mezzo alla settimana sarebbe il minimo sindacale per evitare di ricadere nella sedentarietà, considerata la quarta causa di morte, ma di movimento più se ne fa, meglio è. È ormai dimostrato che i benefici aumentano all’aumentare della “dose”. Non è necessario perdere un’ora per andare e tornare dalla palestra, vale anche portare il cane a spasso, fare le pulizie energicamente, salire le scale, parcheggiare lontano e poi camminare veloci… I 150 minuti settimanali si possono addirittura spezzare in sessioni da dieci minuti, basta che sia attività fisica almeno “moderata”, cioè quella che ti lascia accaldato e con il fiato appena un po’ corto. E poi il segreto per non invecchiare in fretta è l’elasticità. Con quali esercizi?
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