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Report: inchiesta sui gettoni d’oro della Rai

Sigfrido Ranucci ha scoperto che i gettoni che la Rai compra e paga come oro puro (999) sono in realtà di oro 995

pubblicato 24 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 01:51

Nella puntata di stasera di Report (Raitre, ore 20.45) andrà in onda l’inchiesta realizzata da Sigfrido Ranucci sui gettoni d’oro del montepremi di un programma Rai che sono risultati sotto titolo rispetto a quanto certificato dalla Zecca di Stato.

Il caso è quello di Maria Cristina Sparanide, concorrente che nel 2013 vinse nella trasmissione Red or Black 100 mila euro. La signora però portandoli ad un’azienda orafa per farli valutare ha scoperto che non è oro purissimo. La conferma è arrivata anche da un laboratorio specializzato accreditato dal ministero per le analisi legali: si tratta di oro 995. Questo significa che per ogni chilo ci sono 5 grammi di altro metallo non prezioso.

Oltre alla concorrente, ad essere parte lesa sarebbe dunque anche la Rai che, come risulta dal contratto, ha acquistato e pagato i gettoni come oro 999,9 (certificato e stampato dalla Zecca di Stato).

Dunque, chi ha fatto la cresta? La vicenda non è semplicissima. Sul Corriere della Sera si legge:

Milena Gabanelli precisa che la Rai compra ogni anno dai 6 ai 10 milioni di euro di gettoni d’oro dalla Zecca, che a sua volta si rifornisce del metallo in lingotti sul mercato. Da chi? Da Banca Etruria, fornitore storico degli orafi di Arezzo. Da quell’istituto travolto da una bufera nei mesi scorsi per le obbligazioni subordinate la Zecca ha acquistato «milioni di euro in lingotti d’oro per trasformarli in gettoni della Rai», dice Ranucci, «per anni e senza bando di gara». Perché «è la banca che ci fa il prezzo più basso», replica la Zecca. Aggiungendo che dei lingotti forniti da Banca Etruria «il 20 per cento è stato controllato in ingresso, secondo le nostre procedure di qualità, ed è risultato oro 999». Saranno dunque le procedure, ma resta il fatto che l’80 per cento non è stato controllato. A scanso di equivoci la Zecca si è premurata di presentare un esposto alla procura. E la cosa non finirà qui.

Non a caso giovedì scorso su mandato della Procura di Roma la Guardia di Finanza ha sequestrato il gettone d’oro della vincitrice presso la redazione di Report, dove si trovava per esigenze di produzione.

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