Renzi contro Ballarò e DiMartedì: “Fanno meno ascolti della replica di Rambo”
Il Premier si scaglia contro i talk show di approfondimento politico
Matteo Renzi di nuovo contro i talk show. Il Presidente del Consiglio stavolta se la prende con Ballarò e DiMartedì, sostenendo che gli ascolti non alti delle due trasmissioni siano dovuti alla prevedibilità del racconto:
Se tutti e due i talk show del martedì fanno meno di Rambo, di una replica della replica, vuol dire che trama conosciuta per trama conosciuta, finale già scritto per finale già scritto, si sceglie la storia che è scritta meglio, dagli americani.
La dichiarazione è stata pronunciata dal premier nel corso della direzione Pd, dove si sta cercando di trovare un accordo con la minoranza del suo partito sulla riforma elettorale.
Il riferimento è ai dati di ascolto di martedì scorso, quando Ballarò su Raitre ottenne 1.095.000 spettatori pari ad uno share del 5.13%, DiMartedì su La7 839.000 spettatori e il 4.49% di share, mentre su Rete4 la replica di Rambo totalizzò 1.349.000 spettatori con il 5.71% di share (caso vuole che una situazione analoga si verificò anche ad ottobre 2014, quando il film su Rete4 superò DiMartedì e – di fatto – pareggio con Ballarò).
Non è la prima volta che Renzi – da quando è salito a Palazzo Chigi – attacca i talk politici. Qualche mese fa lo aveva fatto via Twitter, prendendo di mira Piazzapulita per un retroscena che lo riguardava non gradito.
Il Premier nel corso dell’anno e mezzo di governo non ha mai partecipato a dibattiti televisivi, eccezion fatta per Bersaglio Mobile di Enrico Mentana con due giornalisti in studio. Preferendo farsi intervistare, one to one, da Bruno Vespa, Barbara d’Urso, Nicola Porro, Gianni Riotta e Massimo Giletti. Ma anche da Giannini, proprio a Ballarò, a novembre 2014.