Renato Brunetta: “Casa mia ripresa dalle telecamere Rai, ritorsione?”
Come Beppe Grillo, anche l’ex ministro lamenta eccessiva attenzione della tv pubblica nei confronti della sua residenza a Ravello
Renato Brunetta, ieri sera ospite (sempre più indisponente) di Otto e Mezzo su La7, torna a lamentarsi della Rai. Stavolta non per colpa degli assegni che Fabio Fazio o Roberto Benigni incassano, ma per la presenza poco discreta di due giornalisti nei pressi della sua casa di Ravello. Il capogruppo Pdl alla Camera scrive:
Mi segnalano che due giornalisti, muniti di telecamera e qualificatisi come Rai, si sono recati tra ieri e questa mattina, due volte, presso la mia casa di Ravello, per riprenderla. Spero sia piaciuta loro, vista la cura con cui l’ho sistemata e, credo, resa accogliente. Il mio unico dubbio è relativo al tipo di servizio pubblico che si ha in mente di fornire. Pensano di trasmettere un documentario su come, onestamente lavorando e tutto dichiarando al fisco, si riesca a costruire cose belle, nel rispetto del paesaggio, oppure s’adoperano affinché altri, magari interessati a farmi la festa (nel senso di festeggiarmi), possano più facilmente raggiungere il luogo dove mi trovo quando vado in vacanza?
Ma l’accusa, per antifrasi, arriva nel finale:
Escludo, invece, che si tratti di una meschina ritorsione per le cose che, da parlamentare membro della Commissione di Vigilanza, ho sostenuto sulla Rai. Sarebbe, in tal caso, troppo facile mettere anche quei soldi nel conto degli sprechi.
Insomma, la Rai si vendica con Brunetta per la sua battaglia intrapresa per una maggiore trasparenza della tv pubblica e in particolare contro i compensi milionari alle star?
Le lamentele dell’ex ministro in merito alla riprese della propria residenza assomigliano molto a quelle che Beppe Grillo in più occasioni ha manifestato pubblicamente (d’altronde i due politici sembrano essere sempre più sulla stessa lunghezza d’onda).
Per la cronaca segnaliamo che nel recente passato stampa e media in generale si erano occupati di un’altra casa dell’ex ministro, la villa sull’Ardeatina a Roma (14 vani con piscina), sospettando che la lotta politica per l’abolizione dell’Imu non fosse poi così tanto disinteressata da parte di colui che, oltre alle già citate, è proprietario di immobili anche a Todi, Venezia e alle Cinque terre.