Reazione a Catena, un game show che non ha bisogno di rivoluzioni
Reazione a Catena, tornato ad animare il preserale di Rai 1, è ancora un programma fresco, nonostante le sedici edizioni.
Reazione a Catena rientra indubbiamente tra gli appuntamenti televisivi simbolici che danno il via alla stagione estiva, insieme a tanti altri programmi che, ormai, non possono mancare quando l’inizio ufficiale dell’estate è imminente e il caldo si avverte già da un bel po’.
Il game show di Rai 1, giunto alla sedicesima edizione, è un rituale televisivo, non solo per rinfrescare la mente, citando il refrain ufficiale del programma, ma anche come semplice sottofondo, come compagnia, in attesa, magari, di cenare all’aperto o di uscire. Sono molteplici, i contesti conviviali nei quali è possibile immaginare la presenza di Reazione a Catena nella vita delle persone e sottolinearlo non è certo un eccesso di romanticismo “televisivo”.
In più, c’è il lato positivo che il game show non puzza affatto di stantio, di ripetitivo, ma appare ancora come un programma fresco, che ha molto da dare e da dire, ampiamente meritevole della promozione grazie alla quale il programma ci accompagnerà anche per buona parte dell’autunno, regalandoci la pia illusione di trovarci ancora nella bella stagione.
In questa nuova edizione, la quarta consecutiva condotta da Marco Liorni, tra l’altro, sono da segnalare alcune novità: una nuova scenografia, nella quale anche quest’anno regnano colori vivaci e luminosi, il ritorno del pubblico e il conseguente addio al pubblico da remoto, escamotage inconcludente che speriamo di non rivedere più negli schermi, e una piccola novità in uno dei giochi storici, L’Intesa Vincente, quest’anno reso più semplice dalla possibilità di utilizzare sinonimi per aiutare il concorrente ad indovinare la parola.
Niente di rivoluzionario ma Reazione a Catena, di tutto potrebbe aver bisogno fuorché di rivoluzioni.
In questa nuova stagione, iniziata nel ricordo di Lucia Menghini, la concorrente delle Pignolette deceduta a soli 31 anni, lo scorso aprile, a causa di un incidente avvenuto durante un viaggio in Giordania, basandoci sulla prima puntata andata in onda oggi dopo Estate in Diretta, il game show scivola liscio, come sempre, per i primi 45 minuti senza neri pubblicitari, prima di entrare nel vivo con gli ultimi due giochi, la precitata Intesa Vincente e il gioco finale dell’Ultimissima Catena.
Marco Liorni ha fatto suo il programma, come prevedibile già dalla prima edizione da lui condotta, costruendo, nel corso di questi quattro anni, un proprio stile, lontano dall’impronta lasciata dai suoi predecessori. L’unico rischio, se proprio vogliamo chiamarlo rischio, per il conduttore romano, è solamente quello di eccedere un po’ troppo con un entusiasmo che rischierebbe di non apparire naturale.
Ma trattasi veramente di una minuzia.