Reality “diversi”

Sembrerà una frase banale e scontata, ma mi pare il momento più adatto per dire “non sanno più cosa inventarsi”.
Oramai gli autori tv non spremono più le loro meningi per inventare qualche nuovo varietà o qualche gioco che possa intrattenere il pubblico; le spremono solamente per creare nuove forme di reality.
Che non mi si venga a dire che il mercato del reality non è già saturo dopo pochi anni. Ce ne sono in circolazione di ogni tipo, soprattutto negli Stati Uniti – da noi viene importato solo un 7-9% del totale dei format registrati -, ma le novità di cui si sta parlando in questi giorni e che andranno in onda a breve hanno dell’incredibile.

Quello che più mi ha colpito (negativamente) è Intervention: we’re coming to get you. Brevemente, questo reality-documentario trasmesso dal Regno Unito su Channel4 avrà come protagonisti una coppia di drogati (pare eroinomani), Richard e Anna, che avranno dei confronti-shock con le proprie famiglie. Saranno minacciati di essere allontanati dal nucleo famigliare se non accetteranno di disintossicarsi.
Il programma, com’era prevedibile, ha destato fin da subito scalpore non solo in Gran Bretagna. Molte associazioni mediche sono insorte additando il programma come privo di etica e lo stesso è stato detto da chi vive tutti i giorni a stretto contatto con i problemi di tossicodipendenza.
La trasmissione, che a detta degli autori dovrebbe essere di “aiuto” a migliaia di drogati, mi pare sia proprio l’opposto. Un tentativo squallido di attirare il voyeurismo della gente mostrando il dolore reale di alcuni tossicodipendenti e delle loro famiglie.

Rimpiango i tempi in cui non perdevo nemmeno una puntata del Grande Fratello, e in cui un bacio tra Pietro e Cristina riusciva addirittura ad emozionare…