Realiti è il Satyricon che ci meritiamo oggi
La prima puntata di Realiti – Siamo tutti protagonisti e la recensione.
Nel 2001, c’era Rai 2, c’era Carlo Freccero, c’erano programmi televisivi di satira come Satyricon e c’erano personaggi come Daniele Luttazzi.
La qualità del pubblico (perché non si parla mai di qualità del pubblico?) era innegabilmente più alta, la tv post-Grande Fratello era appena iniziata e non aveva perpetrato ancora troppi danni (tutti i discorsi sugli esperimenti sociologici che furono sono ormai triti e ritriti), il pubblico era abituato, e bene, a programmi comici satirici come il precitato Satyricon o L’Ottavo Nano dei fratelli Guzzanti e, soprattutto, il pubblico era perfettamente a conoscenza del concetto di fare satira in tv.
Non si tratta del solito pippone nostalgico (o forse sì) ma il dato di fatto oggettivo è che, da lì in poi, iniziarono tempi cupi per gli artisti desiderosi di fare satira, tempi bui non ancora del tutto terminati, tra l’altro.
Oggi, 2019 d.C., c’è la convinzione generale che Maurizio Crozza faccia satira, che Striscia la Notizia sia satira, che i meme dei gruppi su Facebook e Instagram siano satira.
E da stasera, c’è chi sarà convinto che Realiti – Siamo tutti protagonisti di Enrico Lucci sia un programma di satira, satira sottile, satira sopraffina, satira che unicamente le menti eccelse e illuminate sono in grado di percepire…
Prima di analizzare Realiti, mettiamo in chiaro subito il fatto che un programma di questo genere, quando viene portato avanti fiaccamente fino all’una di notte, meriterebbe il flop a prescindere.
Tolto questo pensiero, il primo tratto distintivo di Realiti – Siamo tutti protagonisti è che la carcassa di Nemo – Nessuno Escluso, il programma da dove sono venuti sia Realiti che l’oggettivamente brutto Popolo Sovrano, non è così discernibile.
Il nuovo programma di Rai 2, condotto da Enrico Lucci, è un nuovo programma, a tutti gli effetti.
Anche il fine di Realiti – Siamo tutti protagonisti è perfettamente chiaro: il problema è stato capire quale fosse il mezzo.
Realiti si è proposto inizialmente come esempio di tv camp, una tv che fa un uso volontario e consapevole di trash e cattivo gusto. Il garante di questa televisione campy è stato proprio Enrico Lucci che, con il suo noto stile stralunato e paradossale, ci ha ricordato costantemente che quello al quale abbiamo assistito questa sera non è stato un talk show vero, non sono stati dibattiti veri, non sono stati confronti verbali autentici.
L’atmosfera è stata simile a quella che si respira a Ciao Darwin: gli ospiti se la credono e i conduttori li prendono garbatamente per il culo proprio perché se la credono.
L’idea, quindi, del Truman Show, della vita come set di un reality (i social sono vita vera, alla fine) con i suoi inconsapevoli concorrenti, alla fine, non era affatto male.
E la parodia del reality, inoltre, si è sposata perfettamente con la parodia dell’infotainment alla D’Urso, con l’intervista a Vincenzo Salemme che si è rivelato il pezzo migliore della serata.
La parodia della tv pop per eccellenza: Realiti, se avesse mantenuto l’idea di partenza, avrebbe colmato un piccolo vuoto presente nel palinsesto odierno.
L’intuizione di base, quindi, non era affatto male ma, forse, era un po’ pochino per alzare su un prime-time intero ossia la solita prima serata eterna da tre ore e passa.
Ecco, quindi, che Realiti, non avendo il coraggio di perseguire, fino in fondo, la strada prefissata, ha scelto di procedere stasera su un doppio binario: la parodia dell’infotainment affiancata all’infotainment vero e proprio, creando così un corto circuito contenutistico.
I servizi dei (bravi) Casciani e Maisano e i conseguenti dibattiti in studio con ospiti seri (Francesco Borrelli, ad esempio) hanno finito per stridere con i vaneggianti dibattimenti con la giuria popolare durante i quali, però, era stata rappresentata perfettamente la “tuttologia” spicciola dei social alla quale stiamo assistendo quotidianamente.
Se l’idea iniziale era quella di mettere in piedi un circo stile Chiambretti, dove Piero Chiambretti è uno dei “maestri” in questo sottogenere, la mossa più astuta sarebbe stata quella di perseguire unicamente quell’idea senza aggiungere altro.
Oltre che tv camp, quindi, Realiti – Siamo tutti protagonisti è anche un (tentato) esempio di tv “tarantiniana”, dove mescolando tanti generi televisivi, ci si pone l’obiettivo di crearne uno nuovo.
A riguardo, Realiti ha fallito decisamente il compito, creando un contesto televisivo, tra l’altro, dove invitare personaggi come Asia Argento e Aurelio Picca è come accendersi una sigaretta durante una fuga di gas in un appartamento.
Frasi come “Era meglio se vendeva il fumo!” o “Perché uno deve essere perseguito solo perché gli piace la figa?” stridono con l’omaggio, con standing ovation incorporata, a Falcone e Borsellino e non fatemi spiegare anche il perché.
O una cosa o l’altra.
E’ come se un regista inserisse una Tribuna politica all’interno di un film soft porno.
Realiti – Siamo tutti protagonisti, quindi, non è tutto da buttare ed è ampiamente aggiustabile ma non chiamatelo satira.
Realiti è il Satyricon che il pubblico odierno si merita.
E Daniele Luttazzi, se dovesse quest’anno tornare in tv, avrebbe il difficilissimo compito di rieducare un pubblico che non sa più nemmeno riconoscere un vero programma di satira.
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21:30
I saggi procedono con la prova pulsanti. Enrico Lucci presenta anche la giuria popolare, la rappresentazione del “popolo sovrano”. Anche da casa, si potrà votare a favore del concorrente “inconsapevole” preferito di questo Realiti. Il voto segreto di Enrico Lucci, però, potrebbe stravolgere tutto: “A seconda di come mi rode in quel momento…”.
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21:35
I sette inconsapevoli concorrenti sono i seguenti: Matteo Salvini, Generale Marasco, Fedez, Marco Carta, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Chiara Ferragni. Va in onda il primo filmato dedicato al primo concorrente, Matteo Salvini, “professione influencer”. Enrico Lucci: “Io sono un leghista della prima ora. Non sono salito sul carro del vincitore”. Asia Argento augura “buona fortuna” a Matteo per la manovra.
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21:45
Segue un dibattito sulle tasse, fortunatamente, interrotto da un gong. Matteo Salvini ha ottenuto 71 punti. Poco dopo, va in onda un’intervista di Enrico Lucci a Romano Prodi, ex premier ed ex presidente commissione europea. Romano Prodi: “Mi auguro che l’Italia si rimetta a fare l’Italia”. Aurelio Picca: “Quello che dice Prodi è troppo lento…”.
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22:25
Aurelio Picca si infervora anche in questo caso: “Non si può mangiare solo verdura!”. Inizia la discussione. Enrico Lucci non riesce a gestire: “Ve state zitti! Danie’, magnate ‘na bistecchina ogni tanto…”. Realiti ha un confessionale dove, al momento, si trova Vincenzo Salemme. Lucci annuncia scoop esclusivi su Salemme. Salemme: “Ma non è vero niente!”.
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22:40
Lucci: “Sei stato pizzicato con Marco Carta fuori da un grande magazzino…”. E c’è anche la foto… C’è anche una foto di Vincenzo Salemme, pizzicato sulla Salaria con una prostituta! Lucci accusa Salemme di aver anche tradito Fabio Fazio: “Hai detto che ha ricevuto la punizione che meritava… Non è bello tradire gli amici”
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00:30
Dopo il dibattito sulla Ferragni, Enrico Lucci dà lo stop al social-voto. Poco dopo, va in onda il servizio di Enrico Lucci realizzato durante la settimana della moda di Milano. Nel servizio, Lucci ricopre Alessia Marcuzzi di baci. Enrico Lucci a Enzo Miccio: “Ma cos’è che non ti piace della passerella?”.
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00:40
Il tesoretto-social, stile Ballando con le Stelle, va al Generale Marasco. Lucci: “Ma no! Ci eravamo messi d’accordo che doveva vince Salvini!”. La busta rossa alla GF viene portata in studio da una “vecchia”, come definita da Lucci, sulle note di Adiemus, la canzone di Madre Natura di Ciao Darwin. Il modo di chiamare i nomi sul ledwall, invece, ricorda Maria De Filippi.
Realiti – Siamo tutti protagonisti è un programma condotto da Enrico Lucci, con la partecipazione di Asia Argento, Luchè e Aurelio Picca, in onda su Rai 2, ogni mercoledì in prima serata.
Realiti – Siamo tutti protagonisti: le anticipazioni della prima puntata
Questa sera andrà in onda la prima puntata di Realiti – Siamo tutti protagonisti, il grande “Truman Show dell’informazione” targato Rai 2.
Tra gli otto “inconsapevoli” concorrenti della prima puntata di Realiti, troveremo Matteo Salvini, Marco Carta, Luigi Di Maio, Fedez e Chiara Ferragni. Colui o colei che, con i propri contenuti social, conquisterà il maggior numero di voti da parte della giuria popolare e dai tre saggi in studio (Asia Argento, Luchè e Aurelio Picca), sarà il vincitore.
Nel corso della diretta, andranno in onda anche tanti servizi e approfondimenti, a partire da un’intervista esclusiva di Enrico Lucci a Romano Prodi.
Enrico Lucci, in veste da inviato, porterà i telespettatori dentro la settimana della moda di Milano.
Gli altri filmati saranno firmati da Marco Maisano, Antonella Spinelli e Mauro Casciari.
Realiti – Siamo tutti protagonisti: dove vederlo
La prima puntata di Realiti – Siamo tutti protagonisti andrà in onda questa sera, a partire dalle ore 21:20, su Rai 2.
La puntata sarà disponibile anche in streaming su Rai Play.
Il giorno dopo, la puntata sarà visibile per intero sempre sul sito Rai Play, nella sezione Guida Tv/Replay.
Realiti – Siamo tutti protagonisti: Second Screen
Realiti – Siamo tutti protagonisti è presente sul web con una sezione a parte sul sito di Rai Play.
Il programma condotto da Enrico Lucci si può trovare anche su Facebook con la pagina ufficiale.
Realiti – Siamo tutti protagonisti si può trovare anche su Twitter con l’account ufficiale @Realiti_Rai2. L’hashtag ufficiale con il quale è possibile commentare la puntata è #realiti.
Il programma è presente anche su Instagram con un profilo ufficiale.
Per quanto riguarda il liveblogging, invece, l’appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, a partire dalle ore 21:20.