Re Carlo III, il suo primo discorso tv tra l’omaggio alla madre e il tributo a Camilla
Il primo discorso di Re Carlo III in tv, firmato BBC Events, mostra subito le sue due anime con l’omaggio alla madre e il tributo a Camilla.
Re Carlo III ha parlato per la prima volta ai suoi sudditi alle 19.00 (ora italiana) di venerdì 9 settembre 2022 e lo ha fatto con un discorso durato poco meno di 10′ minuti perfettamente bilanciato tra famiglia e doveri e magnificamente confezionato dalla BBC, cui spetta la realizzazione di tutti gli eventi televisivi reali.
BBC Events ha organizzato spazi e confezione del discorso e nella messa in scena reale hanno sempre una grande importanza non solo gli sfondi e le ambientazioni, in breve la location e la fotografia, ma ovviamente anche gli oggetti di scena: e quella foto incorniciata della regina Elisabetta già novantenne in un luminoso tailleur celeste, colore associato al cielo e per qualche verso all’angelicità. E agli angeli affida la madre nella chiosa ispirati agli ultimi versi dell’Amleto di Shakespeare (“May ‘flights of Angels sing thee to thy rest”) in segno di rispetto e di amore.
Un piccolo accenno di fiori bianchi da un lato, la foto incorniciata dalla madre all’opposto, grande e colorata, protagonista su uno sfondo serio, solenne anche se illuminato da dorature e marmi. Non uno sfondo familiare, ma volutamente regale sotto tutti i punti di vista, cui fa quasi contrasto l’essenzialità della ‘scrivania’, su cui sono stati posti degli oggetti tipici da ufficio, ma qui di fatto vergini. Intonso il sottmano davanti al Re, vuoto il vassoio d’argento, che però illumina lo spazio. Un set allestito per l’occasione, intonso, forse un po’ improvvisato, ma in ogni caso in stile con Carlo.
Il discorso è stato registrato poco prima della sua messa in onda: Carlo è arrivato a Buckingham Palace, da Balmoral, nel pomeriggio di venerdì, si è fermato a salutare la folla con la moglie Camilla e una volta entrato ‘in casa’ ha registrato il discorso, nel quale appare in total black così come arrivato da Balmoral.
In basso il discorso di Re Carlo III nella diretta del Tg2 di ieri pomeriggio, con la traduzione in italiano.
https://youtu.be/hG-kTQGb6pQ?t=606
Un discorso, come dicevamo, bilanciato tra famiglia e doveri, riuscito a coniugare il senso di continuità con il regno elisabettiano con la citazione dello storico primo discorso della giovanissima Regina in cui dedicava la sua intera vita “per breve o lunga che sia” alla Corona e nello stesso tempo a dare la cifra di Carlo nella commozione, quella sì lontana dallo stile materno, con cui si rivolge a ‘Mama’ per dirle grazie prima di quell’ultimo viaggio che lo avvicinerà all’amato ‘Papà’. (E se avete visto almeno Downton Abbey nella vostra vita non vi stupirà l’uso di questi appellativi nella nobiltà inglese). Gli occhi sono lucidi, la voce sembra avere qualche incrinatura, ma il ruolo non permette di andare oltre. Le due anime di Carlo sono dunque presenti in questo discorso, affinato fino all’ultima virgola,
Famiglia e doveri emergono anche quando annuncia ai sudditi come cambia il ruolo di William e Kate, ora principi del Galles e duchi di Cornovaglia – titolo che li sovrano ha condiviso con la moglie Camilla – cui si rivolge con l’affetto di un padre e la solennità del sovrano che sa bene quanto la vita di tutti sia destinata a cambiare, su tutti la sua e quella dell’erede al trono William. E poi c’è quel capolavoro di auto-determinazione nel segmento, il primo, dedicato alla moglie Camilla, ora regina consorte. Regina, insomma, così come lo fu la mamma di Elisabetta II; non sarà mai Regina Madre, ma non sarà una figura secondaria, da nascondere, come invece si pensava all’inizio della relazione ufficiale tra il Principe Carlo e la donna amata per una vita.
“La mia vita cambierà, ovviamente, via via che assumerò le mie nuove responsabilità […] Ed è un periodo di cambiamenti anche per la mia famiglia. Io posso contare sull’amorevole aiuto della mia cara moglie Camilla. Come riconoscimento del leale servizio svolto fin dal nostro matrimonio, avvenuto 17 anni fa, diventa la mia Regina consorte. So che soddisferà le esigenze derivate dal suo nuovo ruolo con quella ferma devozione al dovere sulla quale io stesso ho imparato a fare affidamento”.
Carlo rivendica la regalità della moglie, evidenziandone il senso del dovere, il leale servizio svolto negli ultimi 17 anni, quelli che li hanno visti marito e moglie. Ben più di quelli che l’hanno legato – contro la sua volontà, in fondo – a Diana. E in quella ‘lealtà’ evidenziata e richiamata c’è anche l’eco di amore leale, mai sopito, dal loro primo incontro. E a sugello finale, l’attacco stesso del segmento, quel richiamo al ‘riconoscimento ricevuto’ dalla sovrana stessa, che ha deciso che la moglie divorziata del figlio divorziato raggiungesse lo stesso rango della sua amatissima madre: ce n’è abbastanza per chiudere definitivamente con le storie del Principe del Galles, con i suoi amori e i suoi tradimenti, e iniziare a raccontare la stabile e leale vita di Re Carlo III e la sua famiglia.
E a proposito di sua famiglia, l’accenno a Harry e Meghan ha tutto il sapore dell’addio, doloroso ma consapevole, anche qui stretto tra affetto e dovere:
“Voglio anche esprimere il mio affetto per Harry e Meghan perché possano continuare a costruire le proprie vite oltreoceano” (I want also to express my love for Harry and Meghan as they continue to build their lives overseas).”
Altrove, lontano da qui. Come loro stessi hanno scelto.
E’ solo il primo di tanti discorsi che terrà Re Carlo III – proclamato ufficialmente sovrano con una cerimonia anch’essa in diretta tv per la prima volta nella storia – terrà, ma è già fortemente simbolico. Lo trovate in lingua originale in basso.
E God save the King.