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Rds Academy cresce con l’effetto Cruciani, dj che non conosce i Green Day e “non si appassiona”

La seconda edizione del format di Skyuno ha un giudice che divide.

pubblicato 8 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 15:15

Rds Academy era già reduce da una prima edizione molto convincente. La seconda – partita con i Casting lunedì 4 maggio, sempre su Skyuno – non poteva, pertanto, che essere ancora più forte.


A migliorare un racconto già di forte impatto, destabilizzando le dinamiche della giuria e rendendole ancora più imprevedibilmente interessanti, è sicuramente l’arrivo di Giuseppe Cruciani (Vernia, mi dispiace, non manchi).

La Zanzara più urticante delle frequenze radio dimostra che oggi più sei fuori dal coro e destrutturi quello che fai, più funzioni. A costo anche di violare i vecchi prerequisiti del mestiere: uno che lavora in radio come Cruciani, seppur come giornalista, ha ammesso senza troppi problemi di non sapere chi siano i Green Day.

[rating title=”Giuseppe Cruciani Giudice” value=”8″ value_title=”Stimolante”]In compenso la straripante Anna Pettinelli, vera e propria Madre Badessa del format, ha iniziato a prendere di mira l’intransigenza del collega:

“Io e Matteo ci appassioniamo alle storie personali, lui non si appassiona a niente. Se non guardi oltre il tuo muro, Cruciani, non ti piacerà mai nessuno”.

Il giornalista ha replicato criticando la Pettinelli che, “da purista della radio”, si fa piacere candidati inadeguati. E ha, poi, così liquidato le scelte dei colleghi, con cui spesso si è trovato a divergere:

“Sono fissati che, siccome hanno una storia particolare e il furgone, può andare. Ma la radio è un’altra roba. Puoi essere un ottimo autista o venditore di scarpe e non fare radio”.

A tutto questo si aggiunge l’incredibile empatia di Matteo Maffucci, che dà spazio alla freschezza dei più giovani e ha un ottimo intuito in fatto di comunicazione. Il cantante degli Zero Assoluto, in questo format, è un Francesco Facchinetti con la patente, un figlio di papà che ha qualcosa da insegnarti sul cazzeggio lavorativo, perché lui lo fa con intelligenza.

Per il resto un plauso a SkyUno, per avere nel suo bouquet un programma che sfrutta l’abusato linguaggio del casting in una chiave dialettica nuova. Spezzando la routine dei talenti culinari o performanti, qui è lo spettacolo della parola e del guizzo al centro del racconto. Un racconto confezionato impeccabilmente e che dà lustro al committente senza disturbarti troppo con l’effetto marketta.

Se a questo ci aggiungete la voce narrante di Giuppy Izzo, già speaker dei lanci di Rds, allora tanto di cappello a chi questo gioiellino l’ha inventato, gli ha dato un’identità precisa e lo sta facendo crescere.