RaiUno lascia spazio ad Europa 7: fra il 22 e il 30 giugno necessaria una risintonizzazione
Dopo le recenti avventure dei cittadini del Lazio e del Piemonte, alle prese con lo switch-over, un altro piccolo cambiamento stavolta per tutti gli italiani. La decisione era stata comunicata nel dicembre scorso: con la razionalizzazione delle frequenze richiesta dalla Comunità Europea Europa 7, la rete fantasma dell’editore Francesco Di Stefano, trovava finalmente spazio nell’etere
Dopo le recenti avventure dei cittadini del Lazio e del Piemonte, alle prese con lo switch-over, un altro piccolo cambiamento stavolta per tutti gli italiani. La decisione era stata comunicata nel dicembre scorso: con la razionalizzazione delle frequenze richiesta dalla Comunità Europea Europa 7, la rete fantasma dell’editore Francesco Di Stefano, trovava finalmente spazio nell’etere analogico. Quasi 10 anni dopo la gara per le concessioni che avrebbe dovuto spedire Rete 4 sul satellite, cosa mai avvenuta nonostante le decine di pronunciamenti in favore di Europa 7, si concludeva questa kafkiana vicenda.
In realtà, Di Stefano ha denunciato il fatto che l’ottava frequenza nazionale che gli è stata assegnata non è assolutamente comparabile (come potenza e copertura) a quella di cui godono, e hanno goduto in questi anni, le tre reti Rai, le tre mediaset e La7. Questa però è un’altra storia.
Per i telespettatori questa razionalizzazione, che avrà luogo su tutto il territorio fra il 22 giugno e il 30 giugno, può comportare la necessità di una risintonizzazione del proprio televisore. Per alcuni, sintonizzati sulla frequenza che fino ad oggi diffondeva RaiUno e da domani (detto in maniera tecnicamente molto grossolana) dovrebbe andare ad Europa 7, ci sarà bisogno di rimettere mano ai settings dell’apparecchio televisivo per agganciare nuovamente la prima rete Rai priva dei disturbi audio e video che la razionalizzazione causerà.