RaiTre nell’occhio del ciclone – Ruffini, Berlinguer, Mentana, Minoli: il totonomine
Il prossimo 9 settembre si riunirà il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. Questo significa, in poche parole, nuove nomine in vista. Ora, giacché la terza rete del servizio pubblico è stata oggetto di profonde critiche da parte del premier Silvio Berlusconi, si immaginano da più parti scenari apocalittici, sebbene RaiTre sia da sempre, per
Il prossimo 9 settembre si riunirà il nuovo consiglio di amministrazione della Rai. Questo significa, in poche parole, nuove nomine in vista. Ora, giacché la terza rete del servizio pubblico è stata oggetto di profonde critiche da parte del premier Silvio Berlusconi, si immaginano da più parti scenari apocalittici, sebbene RaiTre sia da sempre, per prassi, in forza alla sinistra (o a quel che ne resta).
Ma ormai la lottizzazione non c’è più, parrebbe. Dice Vincenzo Vita (Commissione di Vigilanza RAI, PD):
C’era una volta la lottizzazione. Ora, invece, c’è la berlusconizzazione della Rai
Può anche darsi che sia presto per fasciarsi la testa, anche se abbiamo avuto modo più d’una volta di far notare come la qualità informativo-giornalistica in Italia stia pericolosamente precipitando verso un baratro senza fondo. Del resto, quali sarebbero queste voci faziose, su RaiTre? Report? Ovvero uno dei pochi programmi di inchiesta giornalistica in Italia? Che tempo che fa? Ovvero un ottimo talk? Parla con me? Ovvero quel poco che resta della satira?
Fatto sta che è iniziata la girandola dei nomi.
Il lato PD vorrebbe mantenere Paolo Ruffini alla direzione del canale e promuovere Bianca Berlinguer alla direzione del Tg. Dall’altra parte invece si vorrebbe Gianni Minoli al posto di Ruffini ed è stato fatto addirittura il nome di Enrico Mentana per la direzione del Tg (una sorta di ravvedimento o una compensazione per i noti fatti che hanno portato Mentana alle dimissioni dal suo ruolo in Mediaset?).
Un valzer. Che, a guardarlo da fuori, sembra preoccupante, se mi è consentito dirlo.