Rai3, Andrea Vianello: “Da Brunetta attacchi compulsivi. È allergico alla tv di qualità”
La replica del direttore di Rai3 ai ripetuti attacchi di Brunetta.
Dopo i nuovi attacchi di Renato Brunetta, torna a far sentire la sua voce Andrea Vianello, direttore di Rai3, la rete pubblica maggiormente bersagliata dal capogruppo Pdl alla Camera.
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Vianello (che già aveva reagito alle provocazione dell’ex ministro) ha definito quelli di Brunetta “attacchi compulsivi”. Poi ha aggiunto:
Spiace, perché è la terza rete italiana, non solo di numero, ma anche nei risultati, che si impegna a fare servizio pubblico e che fa il miracolo di produrre molto programmi di qualità e ascolto con budget più basso di tutte le reti generaliste.
Vianello inoltre ha osservato che è “curioso che siano proprio i grandi professionisti di Rai3, come Fazio, Annunziata, Floris, Gabanelli, a essere sempre nei pensieri e nei rilievi dell’onorevole Brunetta” ed ha sentenziato:
Evidentemente ha un’allergia alla tv di qualità.
Quindi ha affrontato uno dei temi più caldi, quello del contratto di Fabio Fazio, sui cui compensi milionari lo stesso Brunetta aveva polemizzato in diretta a Che tempo che fa. Vianello ha osservato che “Fazio è uno dei migliori professionisti della tv italiana, un conduttore e un autore televisivo che fa la differenza” e che quello in onda il sabato e la domenica sera è “un programma di fenomenale diffusione della cultura, alta e bassa”. Poi ha proseguito il suo ragionamento:
La più grande azienda televisiva del paese deve avere i migliori giocatori da far scendere in campo, è un suo dovere, non solo un suo diritto. E sul mercato tv i migliori vengono in Rai, Fazio compreso, con compensi decisamente inferiori a quelli delle reti private. Pensi che Fabio, nonostante il successo di Sanremo, ha accettato la linea aziendale della riduzione del 10% nel rinnovo del suo contratto.
Il direttore della terza rete Rai non ha fornito i dettagli e le cifre del nuovo accordo che lega Fazio alla tv pubblica fino al 2017 perché “sono informazioni aziendali riservate che rappresenterebbero un vantaggio alla concorrenza”, ma ha assicurato che “il costo del programma è ampiamente in attivo rispetto ai ricavi pubblicitari”.
Vianello ha poi proseguito sottolineando una evidenza logica:
A chi sostiene che dovrebbero essere distribuiti gli introiti in altri programmi invece che nei compensi di chi li produce, dico che se non ci fosse Fazio non ci sarebbero quei proventi, quindi il ragionamento sembra poco sensato.
Infine su Maurizio Crozza, il cui passaggio in Rai è saltato anche in questo grazie (o per colpa) delle proteste di Brunetta&Co. Vianello si è detto dispiaciuto e a proposito del compenso del comico per le copertine di Ballarò ha affermato:
Se le dicessi quanto lo paghiamo, lei inizierebbe a credere che sono un bugiardo.