Rai2: Giovani e ricchi soppresso? No, perchè era una puntata unica
Voci di soppressione del programma Giovani e ricchi su Rai2, ma in realtà non è così
Il prodotto ha funzionato ed egregiamente. Quando lunedì scorso la curva di Rai2 si preparava ad appisolarsi fin verso la soglia del 5% di share, è apparso all’interno del suo palinsesto Giovani e ricchi, il documentario di Alberto D’Onofrio che nel corso dell’ora di messa in onda l’ha fatta rizzare fin verso il 15% di share, permettendo così al programma di avere una media del 10,47% di share.
Il prodotto è di quelli tosti, di quelli che non passano inosservati, come ci ha già abituato in passato lo stesso D’Onofrio, infatti già dal giorno dopo sono partite le polemiche sulla sua messa in onda. C’è chi lo ha bocciato perchè una “vaccata”, chi invece lo ha definito un programma da televisione commerciale. Ebbene, a proposito di questa ultima affermazione, lo vogliamo dire una volta per tutte che la Rai è -anche- una televisione commerciale, perchè non vive di solo canone, quindi deve stare sul mercato, pena il suo fallimento.
Giovani e ricchi era uno specchio di una certa parte della società di oggi. Ha riflesso certe situazioni, certi personaggi che esistono e quindi hanno il diritto di essere rappresentati. Si può discutere su come rappresentarli, ma questo di Giovani e ricchi era semplicemente un esperimento “one shot” che è nato ed è morto lunedì scorso.
Ancora oggi per esempio sul sito di Roberto D’Agostino si legge che la puntata che avrebbe dovuto essere trasmessa stasera sarebbe stata cancellata dopo le polemiche di cui vi abbiamo dato conto. In realtà non è stato soppresso nulla, semplicemente perchè nulla si poteva sopprimere, visto che Giovani e ricchi era una puntata unica. Noi però ci auguriamo che questa trasmissione possa avere un futuro, perchè, come abbiamo avuto modo di scrivere, si tratta di un prodotto degno di una tv a pagamento, sia come confezione che come cifra stilistica, oltre che ovviamente come tematica.
Rai2 ha una missione molto chiara: parlare ad un pubblico giovane, ma non solo, ad un pubblico diverso, ad un pubblico ormai disabituato alla televisione generalista. Se i primi passi sono quelli di esperimenti one shot come Giovani e ricchi allora c’è il tentativo di andare verso la sua mission, che passa dalla sperimentazione per arrivare ad una idea di televisione quanto più contemporanea possibile.