Rai – Vertice a Palazzo Chigi
Il governo prova a risolvere l’empasse del servizio pubblico?
Oggi, occhi puntati su Palazzo Chigi, dopo la clamorosa bocciatura dei palinsesti Rai di ieri e per verificare quanto siano attendibili le indiscrezioni che vorrebbero il Governo orientato verso una nomina cara a Mario Monti (nel caso, anche i tecnici si comporterebbero esattamente come la politica lottizzatrice, in barba al curriculum televisivo e al merito), con Enrico Bondi – il supertecnico per la spending review – in pole position per la dirigenza e Ferruccio De Bortoli (il direttore del CorSera, cui il premier è legato da tempo e che, però, si sarebbe già defilato) per la presidenza.
Nomi che lasciano piuttosto sorpresi, ma che potrebbero anche cambiare radicalmente. Ecco perché il vertice che si sta tenendo in queste ore a Palazzo Chigi è di importanza fondamentale per sapere quale sarà il futuro della Rai. Il Ministro dei rapporti con il Parlamento Piero Giarda, il sottosegretario alla presidenza Antonio Catricalà, il sottosegretario all’editoria Paolo Peluffo, riuniti in una sorta di task force tenteranno di dare un senso al teatrino che prosegue ormai da mesi, di proporre dei nomi che possano essere accolti da tutte le forze politiche – anche se il Pd, in assenza di un cambio di governance, pare orientato per il non voto – e che sblocchino la situazione di una Rai sempre più allo sbando.
Ma sarà importante anche per capire quale sarà la linea che ci si dovrà aspettare dal servizio pubblico da qui in avanti: rigore e austerità, con tanto spazio per assurde sperimentazioni che travalicano dal rigore e dall’austerità senza alcun valore aggiungo? Tagli di ogni genere? Il definitivo smantellamento della Rai? O cos’altro?
E’ presto per dirlo.
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