Rai, Tarantola: “Gomorra di Sky è eccessivo. Pif mi piace, Il tempo e la storia di Bernardini è servizio pubblico”
La Tarantola ha anche annunciato che il contratto di Bruno Vespa sarà ridotto perché servono risorse da investire in tecnologie
Anna Maria Tarantola, presidente (o presidentessa) Rai, commentando su Sette del Corriere della Sera l’addio di Giovanni Floris dalla tv di Stato ha annunciato che il contratto di Bruno Vespa sarà rivisto nella sua parte economica. Si tratta infatti di “un vecchio contratto” che cozza con il mandato affidato al Cda:
Avendo risorse in diminuzione, il mandato del Consiglio è di ridurre tutti i contratti in modo da recuperare risorse per investire in tecnologie. Quando sono arrivata la Rai era un’azienda tecnologicamente molto vecchia.
Archiviato il caso Floris (“Mi dispiace perché Floris è un grande professionista. Ha dato e ha avuto molto dall’azienda. Il mercato però funziona così. La negoziazione non è andata a buon fine”), la Tarantola ha ammesso che “sul fronte editoriale dobbiamo lavorare molto”:
Mi piacerebbe aprire un tavolo delle idee, anche coinvolgendo figure esterne all’azienda, per trovare nuovi format e nuovi personaggi con cui affrontare la sfida del passaggio da broadcaster a media company e la concorrenza internazionale.
Dopo aver garantito di non essere stata “mai contattata da un politico” in questi due anni di presidenza, l’ex governatrice di Bankitalia ha messo in campo la difesa delle fiction Rai, respingendo la ormai consueta accusa di essere piene di preti buoni, carabinieri paciosi e famiglie felici:
Le nostre fiction possono sembrare dolciastre, ma in realtà pongono l’attenzione su problemi seri, rappresentando la maggior parte del Paese.
Quindi la critica a Gomorra, la serie di Sky che, secondo la Tarantola, non sarebbe proprio adatta al servizio pubblico:
Lo trovo eccessivo. Non dà speranze. È giusto invece che il servizio pubblico ti faccia vedere come attraverso un percorso o un rapporto umano si possa arrivare alla soluzione dei problemi. A me non piace l’abitudine italiana ad alimentare la fame di sangue e dolore.
La Tarantola non ha rinunciato a fare nomi e cognomi, definendo Il tempo e la storia di Massimo Bernardini come il programma che oggi identifica al meglio il servizio pubblico (sarà per questo che la presidente ha accettato l’intervista a Tv Talk recentemente?) e esprimendo apprezzamenti per Pif, per il quale il ritorno in Rai sembra solo questione di tempo.
Infine, la confessione: prima di essere nominata da Mario Monti presidente Rai, la Tarantola (che non conosce Little Britain, in onda sulla Bbc) guardava soprattutto documentari su Rai Storia, La signora in giallo e Montalbano. Forse ora si spiegano tante cose?