Rai, Tarantola: “Evitare volgarità ed eccessi. La Vita in diretta? In primavera arriveranno i frutti”
La Tarantola suggerisce anche come contrastare l’evasione del canone e ricorda che il servizio pubblico italiano ha gli ascolti tra i più alti in Italia.
“La Rai deve essere un’azienda innovativa, efficiente, in equilibrio economico e finanziario, in grado di fare programmi di altissima qualità”. Ed ancora “dobbiamo evitare la volgarità, il cattivo gusto, gli eccessi e nello stesso tempo far divertire, essere innovativi e mantenere la qualità con un occhio sempre attento agli ascolti”. Queste sono le premesse fatte da Anna Maria Tarantola, che guida la Rai da poco più di un anno, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. L’ex vice direttore generale della Banca d’Italia ha aggiunto che “il servizio pubblico può e deve continuare ad essere strumento per un cambiamento sociale positivo”.
Quindi, ha rivendicato quanto è stato fatto da giugno 2012, insieme al direttore generale Luigi Gubitosi:
Abbiamo spronato i direttori di rete, canali e testate da un lato a non usare un linguaggio aggressivo, ma equilibrato, semplice, corretto e nello stesso tempo interessante, capace di raggiungere tutti i cittadini; e dall’altro a ‘inventare’ nuovi programmi di buon profilo culturale, capaci di emozionare e di divertire, di coinvolgere i giovani, di avviare l’indispensabile processo di educazione di genere.
In particolare, la Tarantola ha parlato (senza citarla) de La vita in diretta, che dopo aver cambiato conduttori e stile è calata vistosamente negli ascolti, facendosi battere quotidianamente da Pomeriggio Cinque. Le parole ottimiste della Presidente Rai guardano al futuro:
Pur mantenendo il brand di riferimento, abbiamo rinnovato contenuti e lo stile dei conduttori facendo di quella programmazione una finestra aperte sull’Italia e sul mondo. Alcune fedelissime del pomeriggio Rai mi hanno scritto per lamentare il minor spazio dato ora alla cronaca e al gossip, ma sono certa che a primavera converranno con me che il racconto di storie vere, delle eccellenze italiane, di problemi legati al lavoro, alla salute, ai diritti civili, alle pari opportunità è sicuramente altrettanto se non più interessante e coinvolgente.
La Tarantola inoltre ha assicurato che nei prossimi mesi “daremo più spazio al teatro” e ha comunque ricordato che “abbiamo uno degli ascolti più alti tra i servizi pubblici europei: circa il 40%”. Tra gli altri obiettivi c’è quello di “rilanciare le co-produzioni internazionali nel campo della fiction, dei cartoni animati, dei documentari in futuro sempre più col supporto dell’alta definizione”.
Infine, tra le possibili soluzioni per contrastare l’evasione del canone ordinario (che ammonta al 27%, la più alta in Europa), la Tarantola ha ipotizzato quella in vigore in alcuni Paesi: collegare il pagamento del canone alla proprietà o all’affitto di un immobile.