Rai Storia trasmette il film “Nel nome di Antea” fuori sincrono. Il regista si scusa su Facebook
L’emissione subisce clamorosi problemi tecnici: i commenti degli spettatori sui social
Rai Storia, il canale tematico divulgativo della tv pubblica, ha trasmesso stasera 14 gennaio 2019 in prime time il film-documentario di Massimo Martella Nel nome di Antea. La trasmissione, che mostra i più importanti salvataggi del nostro tesoro artistico messi in atto da giovani funzionari italiani delle Belle Arti, ha provato a porre due domande: a cosa va incontro il patrimonio d’arte di un paese che entra in guerra? Ma soprattutto vale la pena rischiare la vita per salvare un’opera d’arte dalla distruzione?
Chi ha seguito la trasmissione probabilmente avrà fatto una certa fatica nel rispondere alle due questioni poiché l’emissione di Nel nome di Antea ha subìto dei problemi tecnici non di poco conto: la sincronia tra immagini e suono era totalmente sconnessa di circa 10 secondi.
Il primo ad accorgersi del problema è stato lo stesso sconsolato regista urgentemente intervenuto sul suo profilo Facebook per scusarsi del clamoroso intoppo tecnico:
Chiedo scusa a tutti: il film che alcuni di voi staranno guardando su Rai Storia è incredibilmente fuori sincrono di diversi secondi! E’ praticamente incomprensibile.
Lo status, seguito da una smorfia di dispiacere, prosegue con i commenti di Martella in presa diretta: “Non si riesce a contattarli! Forse se ne accorgeranno con il labiale“. Alcuni spettatori (a dir poco stoici) hanno sopportato l’errore e provato a rassicurare il regista: “E’ quasi poetico“, “…erano talmente prese che sono state poco disturbate dall’effetto“, “Ce ne siamo accorti ma era talmente affascinante” mentre qualcuno ci va giù duro: “Sembra di vedere un film in streaming. Audio e video asincroni“, “Manco Tele Capri fa cose del genere“.
C’è da sottolineare che il film-documentario avrà diverse repliche. La prima sarà trasmessa domani, 15 gennaio 2019 alle 9:30 del mattino, più altre sparse in diverse fasce e a più riprese il 16 e 17 gennaio, sempre su Rai Storia. Saranno risolti i problemi tecnici?