Rai, riparte la giostra, Fuortes torna in bilico (Retroscena TvBlog)
Forse fra una settimana si conoscerà finalmente il destino dell’attuale AD ed ora torna in auge il cambio ai vertici di viale Mazzini
Riparte la giostra e quindi è giunto il momento di risalirci sopra per farci un altro giro. La giostra in questione è quella della Rai futura, che se non fosse che tutto questo tira e molla le sta procurando danni, ci sarebbe pure da ridere, invece c’è poco, anzi nulla da ridere. Nei giorni scorsi da queste colonne vi abbiamo dato conto delle ultime notizie che ci dicevano di un Carlo Fuortes ancora saldamente in groppa al cavallo di viale Mazzini. Conseguentemente l’attuale amministratore delegato della Rai, con la sua armata di direttori, sarebbero stati pronti, nel breve o nel medio periodo a stilare i famigerati palinsesti, il cui ritardo sta iniziando a portare danni veri e propri alla televisione pubblica, danni che si riverbereranno nel prossimo autunno televisivo.
Ebbene, nel giro odierno della giostra di viale Mazzini, o forse dovremmo dire dei palazzi della politica romana, le cose starebbero cambiando. Il tutto probabilmente nasce dallo scivolone dei giorni scorsi della maggioranza, che ha evidentemente spazientito la premier, nel frattempo a Londra. Non è possibile continuare con questo pantano in Rai, occorre chiarire le cose al più presto, in un modo o nell’altro, si dice abbia detto Giorgia Meloni.
Giovedì sera dunque sarebbero arrivati nuovi abboccamenti da parte della compagine governativa a Carlo Fuortes, probabilmente con già un’offerta, che però al momento sarebbe scritta sulla sabbia. In altre parole ancora nulla di concreto, ma pare che una Tele minkia sia stata davvero offerta a Fuortes, che però ora, come in una vera e propria partita a poker, la vuole vedere concreta e non solo affermata a parole, perchè come dice il vecchio adagio: ” Verba volant, scripta manent “.
La risposta dunque di Fuortes a queste sirene governative è stata, va bene ma voglio qualcosa di concreto, ci aggiorniamo fra una settimana. Venerdì prossimo 5 maggio è in programma una seduta del Consiglio di amministrazione della Rai, una seduta in cui Fuortes vuole avere qualcosa di definitivo da comunicare ai suoi colleghi consiglieri. Ovvero dire, ok vado a Tele minkia e mi dimetto, oppure resto fino alla fine del mandato, partiamo quindi con il nuovo piano industriale e con i palinsesti autunnali.
Ad oggi dunque il barometro del futuro della Rai tornerebbe a pendere verso un rinnovo dei vertici, con l’approdo di Roberto Sergio come AD e l’arrivo di Giampaolo Rossi come direttore generale operativo sul prodotto, con tutto quello che ne consegue. Ovvero la nomina dei nuovi direttori di genere prima, per la definizione dei palinsesti e poi le nomine dei direttori dei telegiornali, a partire da Gian Marco Chiocci al Tg1.
Le sensazione ad oggi comunque pare essere quella che entro una settimana si possa -finalmente- sciogliere la prognosi sul futuro della Rai, al fine di togliere la tv pubblica dall’attuale immobilismo, che ormai sta rischiando di inghiottirla nelle sabbie mobili. La scelta di spostare la presentazione dei palinsesti a luglio e ormai solamente come prendere un’aspirina per far passare il mal di testa, ti toglie momentaneamente il dolore, ma di certo non guarisce la cause di quel dolore, fottutissimo dolore, al capo.