La Rai che avrai (o che potresti avere) sul tema nomine, Angela Mariella e Antonio Preziosi sulla rampa di lancio
Un argomento sempre appassionante come le nomine Rai presenti e future, vediamo l’attuale stato dell’arte
Vi risparmio il solito pistolotto fatto di frasi fatte tipo “la Rai è lo specchio del paese“, “fuori i partiti dalla Rai” e altre amenità del genere. Sappiamo tutti che l’editore di riferimento della Rai sono i partiti politici ed in particolare quelli che compongono la compagine governativa e che nel fatto specifico sono Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Questi sono dunque i tre partiti che in coalizione hanno vinto le ultime elezioni politiche e che ora sono al governo. Attraverso i vati organi politici come la Commissione di Vigilanza e sopratutto il Ministero dell’Economia, i partiti politici di cui sopra tireranno le fila della Rai che arriverà e che prenderà il posto di quella attuale disegnata dalla vecchia compagine governativa, Movimento 5 stelle e PD in primis, partiti questi ora fuori dalle stanze del potere, ma che avranno comunque un loro spazio nella tv pubblica.
Il disegno di cui sopra però si deve scontrare con un piccolo ostacolo e cioè che l’attuale governance Rai scadrà a metà anno del 2024, quindi se scossa deve essere, scossa sarà solo se ci saranno delle alternative adeguate, sopratutto per l’attuale amministratore delegato Carlo Fuortes. Nel caso in cui dal governo, ricordiamo l’approdo di Gennaro Sangiuliano dalla direzione del Tg2 al Ministero della cultura, dovessero arrivare alternative per Fuortes, allora partirà la corsa per la poltrona di amministratore delegato di viale Mazzini. Al momento però Carlo Fuortes è saldamente sulla tolda di comando della Rai e ci vuole rimanere fino alla scadenza del suo mandato.
Monica Maggioni, attuale direttrice del Tg1 è fra i cavalli che ambiscono a quell’ incarico. In Rai ha fatto di tutto, dalla Presidenza, indicata proprio dall’attuale maggioranza governativa all’epoca del governo Renzi che indicò come direttore generale Antonio Campo Dall’orto, fino all’attuale direzione del Tg1, nominata da Carlo Fuortes, i cui rapporti si sono ultimamente raffreddati (per usare un eufemismo) dopo la questione Fiorello, che l’AD aveva posizionato su Rai1, con il CDR del Tg1 che si è messo di traverso, costringendo Fuortes a spostare lo showman siciliano su Rai2, con alla fine della fiera la somma gioia di quest’ultimo, che certamente non voleva sentirsi di “troppo” da quelle parti. Per Monica Maggioni si potrebbero aprire le porte poi per la conduzione di un nuovo futuribile programma, oppure l’uscita dalla Rai per un importante nuovo incarico altrove.
Fra i nomi di chi la Rai ce l’ha nel destino c’è sicuramente quello di Giampaolo Rossi, professionista questo assolutamente titolato per ricoprire un incarico di prestigio in Rai, da direttore generale con ampi poteri già in epoca Fuortes, fino a quello di AD quando l’attuale capo della tv pubblica se ne andrà per mandato scaduto. Tutto quanto però resterà tale e quale almeno fino ad inizio primavera, quando ci dovrebbero essere nuove nomine presumibilmente dopo il Festival di Sanremo 2023. Fra queste l’approdo di Angela Mariella, attuale direttore di Isoradio e spesso ospite di Otto e mezzo alla direzione del Giornale Radio e di Radio 1, con Andrea Vianello che prenderebbe il suo posto a Isoradio, ma la Mariella potrebbe aspirare anche a qualcosa di più importante, come per esempio la direzione del Tg2.
Nicola Rao, attuale vice direttore del Tg1, che precedenti boatos volevano nominato proprio alla direzione del telegiornale della seconda rete della Rai, potrebbe prendere il posto di Monica Maggioni alla direzione del Tg1, con il buon Antonio Preziosi, attuale direttore di Rai Parlamento, che verrebbe così nominato alla direzione del Tg2, il tutto con buona soddisfazione dell’attuale compagine governativa.