Rai nomine in arrivo, Nicola Rao al Tg2: lo scenario (Retroscena TvBlog)
Domani la seduta del Consiglio di amministrazione della Rai, in arrivo una nomina editoriale, lo scenario sul prossimo futuro nella tv pubblica
Sono passati due mesi da quando da queste colonne vi avevamo dato l’indiscrezione per cui al posto del neo Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano alla direzione del Tg2 il nome in pole position era quello del buon Nicola Rao. Ebbene domani 14 dicembre 2022, in occasione di una nuova seduta del Consiglio di amministrazione della tv di Stato sul tema nomine Rai, arriverà sui tavoli dei consiglieri, dalle mani dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes proprio il nome di Nicola Rao quale nuovo direttore del Tg2.
Una nomina che dovrebbe tranquillamente passare nel Cda di domani visto l’ottimo curriculum che accompagna l’attuale vice direttore del Tg1. Rao è in Rai dal 2003 e ha attraversato la televisione pubblica ricoprendo vari ruoli, dalla Testata giornalistica regionale arrivando appunto alla vice direzione del telegiornale guidato attualmente da Monica Maggioni, che per il momento resta alla guida del primo telegiornale italiano.
A questo proposito vale la pena segnalare che al momento, nomina di Nicola Rao al Tg2 a parte – per altro urgente visto il posto vacante ora retto ad interim dal vice direttore di quella testata Carlo Pilieci -, tutto sembra dover rimanere com’è, con tutte le altre direzioni in essere che dovrebbero restare, almeno fino a primavera, tutte statiche, con gli attuali titolari saldi al loro posto. Naturalmente tutto si potrebbe muovere qualora l’attuale amministratore delegato della televisione di Stato lasciasse il suo incarico per altre sopraggiunte nuove responsabilità, che al momento però non sono all’orizzonte.
Come già detto, il mandato di Carlo Fuortes, così come quello dell’attuale governance, Rai scadrà a metà del 2024: c’è ancora più di un anno e mezzo, dunque, di lavoro di fronte agli attuali dirigenti di viale Mazzini e si dice che Fuortes voglia onorare questo impegno fino in fondo con grande forza e spirito di servizio; del resto il successo dell’operazione Fiorello è un ottimo biglietto da visita per lui, che ormai ha preso a cuore le sorti della sua Rai. Detto questo, sul tema nomine Rai non è possibile escludere degli spostamenti, come già accennato, nella prossima primavera, con il papabile ingresso di Giampaolo Rossi, molto stimato dall’attuale governo, nella compagine manageriale della Rai, ma come arricchimento del management Rai e non come sostituzione di nessuno, anche se nel destino futuro (non prossimissimo) dell’ex consigliere della televisione pubblica pare esserci scritto “AD“.