Cdr Rai News 24 contro Paolo Petrecca: “Ingerenze politiche nelle scelte della direzione”. La replica e la difesa di FNSI e Usigrai
Il direttore di Rai News 24 finisce nuovamente sotto polemica. Il comitato di redazione annuncia la mobilitazione per protesta.
Ancora tensioni tra i giornalisti di Rai News e il direttore della testata, Paolo Petrecca, in carica dal novembre 2021. Oggi, venerdì 15, i giornalisti della all-news hanno indetto una giornata di agitazione in protesta alla direzione della testata. Una dura presa di posizione scaturita – secondo la redazione – da una mancanza di ascolto delle richieste da parte dei cronisti e in più di una limitazione del pluralismo d’informazione.
Non esiste un servizio pubblico di qualità senza un lavoro di qualità. I giornalisti e le giornaliste di RaiNews24, Rainews.it e Televideo hanno proclamato lo stato di agitazione e denunciano da mesi una situazione insostenibile: cattiva organizzazione del lavoro, redazioni sguarnite, ingerenze politiche nelle scelte della direzione e mancanza di pluralismo.
Quindi i giornalisti affermano che la direzione di Petrecca non rispetterebbe il piano editoriale: “e l’azienda non sostituisce i giornalisti in pensione o trasferiti ad altre testate. Se entrambi continueranno a rimanere sordi alle nostre richieste saremo costretti a intraprendere azioni di protesta per garantire a voi cittadini un’informazione imparziale, indipendente e plurale“.
La risposta di Paolo Petrecca (Dir. Rai News 24): “Nessuno può parlare di ingerenze politiche”
La risposta del direttore è arrivata in seguito con un video della durata di circa due minuti in cui compare con due schermi accesi alle sue spalle, uno su Rai News 24 e, più sullo sfondo, uno su Sky Tg24.
Dopo due anni di direzione credo che risultati di Rai News24 e del sito rainews.it siano sotto gli occhi di tutti. E pur rispettando le legittime preoccupazioni di un CDR in scadenza che rappresenta con un documento firmato da una cinquantina di persone (solo una parte della redazione a fronte delle oltre 200 giornalisti che lavorano nelle testate da me dirette), respingo fermamente le accuse mosse.
In un comunicato il CDR, parla di cattiva organizzazione ingerenze politiche e mancanza di pluralismo. Tesi strumentali offensive, non solo nei miei riguardi e nei riguardi dell’azienda, ma nei confronti di colleghi e colleghe che ogni giorno lavorano per assicurare un servizio pubblico degno di questo nome.
I dati ufficiali, da me diffusi in commissione di vigilanza e mai contestati, dimostrano il massimo rispetto del pluralismo e dell’imparzialità del canale e del sito. Nessuno, dico, nessuno può parlare di ingerenze politiche di sudditanza alla politica.
Per quanto riguarda questa direzione, pur restando aperto al dialogo con chi, magari per legittime delusioni o per rivendicazioni non corrisposte, muove accuse pretestuose, ribadisco che era Rai News 24, il portale rainews.it e Televideo, rappresentano un’eccellenza del servizio pubblico e garantiscono all’opinione pubblica un’informazione credibile, autorevole, pluralista, 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. Perfino di notte, mentre molti godono del meritato riposo e quando tutta l’informazione si ferma, le nostre testate restano presidio giusto ed equilibrato nel rispetto della mission aziendale della Rai.
Questa direzione non arretrerà di un metro di fronte alle accuse infondate e garantirà nuove sfide con l’arrivo del 2024 con la stessa abnegazione la stessa determinazione mostrate finora.
FNSI e Usigrai rispondono: “attacchi inaccettabili”
Pronta la risposta da parte della Federazione nazionale della Stampa italiana ed Esecutivo Usigrai in una nota congiunta:
Il direttore di RaiNews24 Paolo Petrecca, in riposta a un videocomunicato sindacale del Cdr che annunciava uno stato di agitazione, muove accuse gravissime alla rappresentanza di base della redazione nel tentativo di delegittimarla. Sostiene che le rivendicazioni del Cdr siano figlie di “legittime ambizioni o rivendicazioni non corrisposte”. Il direttore accusa, quindi, i componenti del Cdr, legittimamente eletti e nel pieno del loro mandato e della loro funzione di rappresentanza della redazione, di muoversi per interessi personali.
E aggiungono:
Il direttore di Rai News Petrecca che, a fronte di un videocomunicato sindacale di 53 secondi (gli accordi Rai – Usigrai prevedono un massimo di 60), si ritaglia oltre 2 minuti per gravi insinuazioni sul Cdr, nel tentativo di rivendicare la propria indipendenza, è la stessa persona che un anno fa dal palco della kermesse Atreju di Fratelli d’Italia parlava di “noi” e di “loro” ed è lo stesso che continua a trasmettere “Gli appunti di Giorgia”, uno spazio senza alcuna mediazione giornalistica nel quale vengono trasmessi i discorsi della Presidente del Consiglio.
Un passaggio che va ad incrociare anche l’ultima polemica in cui è stato coinvolto Paolo Corsini, direttore dell’approfondimento Rai, recentemente apparso proprio alla kermesse di Atreju.
La vicenda Petrecca-CdR Rai News 24 non finisce qui, FNSI che Usigrai si dicono pronti ad affiancare il Comitato di Redazione di Rai News 24 per “tutelarli in ogni sede“.
CdR contro il direttore di Rai News 24 Petrecca: il precedente
Per Petrecca questa non è una prima volta. Nell’agosto 2022 (dunque con poco meno di un anno di direzione già compiuta) fece parlare la foto del direttore in compagnia di Matteo Salvini in piena campagna elettorale e pubblicata da Dagospia.
“Ero a Catanzaro, per correttezza di informazione, ed ero stato invitato a ricevere un Premio al Magna Grecia Film Festival – si giustificò il Direttore – Un riconoscimento per il fantastico lavoro che sta facendo la redazione di Rainews24, da nove mesi al mio fianco. Quindi, ero lì per motivi professionali e non ho preso parte ad alcun comizio.”
Ancora, solo pochi mesi fa, più precisamente nel luglio 2023, il cdr di Rai News 24 ha alzato i toni contro il direttore della testata. In quell’occasione la bufera si concentrò su una firma ritirata da una giornalista per un servizio legato al caso La Russa Jr e alla polemica legata ai commenti della ministra Roccella e di Filippo Facci.
“Lo ha fatto perché il testo è stato stravolto rispetto alla versione da lei scritta (dal testo sono stati eliminati ampi stralci di quanto accaduto) – aveva spiegato il comitato di redazione – Secondo quanto riferito dalla line alla collega, le modifiche, che consistevano nel togliere i riferimenti alle polemiche, sarebbero state richieste dal direttore con la motivazione che non si trattava ‘di una notizia’. Posizione ovviamente inaccettabile – evidenziarono – per questo il CdR ha chiesto a Paolo Petrecca di motivare la sua decisione. Ma il direttore ha preferito scrivere alla collega e non rispondere al cdr, manifestando, ancora una volta, il disprezzo per le regole sindacali“.
La risposta di Petrecca arrivò in audizione alla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi: “Ho intenzione di continuare a lavorare senza avere cura delle speculazioni e dei commenti “da ballatoio”. In fondo si tratta di polemiche strumentali riportate da qualche giornale, spesso composto più, lasciatemelo dire, da pennivendoli dell’informazione che da seri cronisti”.