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Rai, Max Giusti e Affari tuoi tornano a febbraio 2011. E a Crozza dice che…

Avevamo lasciato Max Giusti la scorsa estate impegnato nel suo tour teatrale. Eccolo, oggi, intervistato da Vittorio Zincone su Sette (nr.47 pag.74) a annunciare che a febbraio torna su RaiUno con i pacchi di Affari tuoi e anche con Attenti a quei due con Fabrizio Frizzi. Le medesime dichiarazioni le aveva già fatte a fine

di marina
pubblicato 25 Novembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:50


Avevamo lasciato Max Giusti la scorsa estate impegnato nel suo tour teatrale. Eccolo, oggi, intervistato da Vittorio Zincone su Sette (nr.47 pag.74) a annunciare che a febbraio torna su RaiUno con i pacchi di Affari tuoi e anche con Attenti a quei due con Fabrizio Frizzi. Le medesime dichiarazioni le aveva già fatte a fine giugno. Ma questa volta con Zincone si apre un po’ di più sull’anno sabbatico di Affari tuoi, dopo che Massimiliano Dona e Striscia hanno posto l’accento sulle presunte irregolarità nel meccanismo del gioco e delle vincite. Ecco cosa dice Giusti:

Mi sono rifiutato di riprendere a settembre perché la trasmissione aveva bisogno di una pausa. Se scoprissi che c’è qualche trucco sarei il primo a andarmene.

Aggiunge che Simona Ventura lo aveva sconsigliato di condurre Affari Tuoi. Ma lui, precisa che è soddisfatto perché:

Per me è stata una svolta. Si entra in contatto con 70 milioni di italiani a settimana. Una volta ero all’aeroporto di Dubai, mi ferma un signore e mi fa:”Tu si lu chiufforte delo munno. Ti fetiamo sempre a Brisbane”. In Australia, capito?


Rispetto alla scelta, perdente, di mandare lo scorso anno in onda Affari Tuoi contro la corazzata di C’é Posta per Te se la spiega così:

Costava poco e garantiva un minimo di resistenza. Dopo aver visto i pacchi per sei giorni perché i telespettatori avrebbero dovuto desiderare pacchi anche il sabato sera?

Bene, potendo, per un giorno essere lui il direttore generale della Rai si organizzerebbe così:

Userei il satellite, RaiDue e RaiTre per sperimentare come un pazzo nuovi format e nuove trasmissioni. Poi passerei il meglio su RaiUno. Mi comporterei come se la Rai fosse un azienda. Invece, tra canali quasi non ci si parla.

E a proposito di Crozza dice che:

Sono entrato nella Tv di Stato dalla porta di servizio. A Quelli che il calcio facevo la parodia di Gaucci una domenica sì e una no perché senno Crozza si innervosiva. Crozza era il titolare, marcava il territorio. Io comunque ho fatto i collegamenti dagli stadi truccandomi nei cessi, rischiando botte dai tifosi, con le battute che venivano interrotte dall’altoparlante…Sono passati otto anni prima che si venisse a sapere che dietro quei Gaucci, Lotito e Ricucci c’era il nome di Max Giusti.