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RAI – Il nuovo contratto nazionale di servizio

E’ stato firmato il nuovo contratto nazionale di servizio fra il Ministero delle Comunicazioni e la RAI (a copertura del triennio che va dal 1° gennaio 2007 al 31 dsicembre 2009). La notizia potrebbe sembrare di quelle noiose e poco interessanti. In verità, ci sono almeno alcuni dettagli di grande interesse per lo spettatore. Per

7 Dicembre 2006 14:54

RAI E’ stato firmato il nuovo contratto nazionale di servizio fra il Ministero delle Comunicazioni e la RAI (a copertura del triennio che va dal 1° gennaio 2007 al 31 dsicembre 2009). La notizia potrebbe sembrare di quelle noiose e poco interessanti. In verità, ci sono almeno alcuni dettagli di grande interesse per lo spettatore. Per prima cosa, vengono definiti nuovi indicatori per valutare la qualità effettiva dell’offerta RAI. In particolare,

1) indici di performance di mercato (gradimento 
dell’offerta, qualita’ percepita, ascolto medio, share, 
penetrazione, minuti medi visti);
2) macro indicatore di 
valore pubblico (sintesi degli indicatori elementari di 
arricchimento culturale e civile personale, di rispetto della 
sensibilita’ degli spettatori, di innovazione, di 
imparzialita’, di pluralismo, di indipendenza, di 
obiettivita’,di capacita’ di intrattenimento, di 
originalita’);
3) macro indicatore di corporate reputation 
(sintesi degli indicatori elementari relativi all’immagine e 
al posizionamento percepito della Rai)’

Il che, per dirla in parole povere, va di pari passo con il processo di progressimo ridimensionamento del ruolo preponderante dell’Auditel, cui verrà affiancato uno strumento di valutazione della qualità, oltreché della quantità.
Ma la nota del ministero contiene altri elementi di grande importanza.

Riportiamo testualmente:

L’offerta multimediale rappresenta la terza nuova tipologia di programmazione Rai 
che per la prima volta si aggiunge all’offerta tradizionale 
tv e radio. La produzione editoriale Rai e dei propri diritti 
audiovisivi viene estesa alle diverse piattaforme 
distributive (digitale terrestre, satellite, IPTV, Internet, 
mobile). La Rai a tal fine si dotera’ di una precisa 
strategia industriale di posizionamento sui mercati emergenti 
dei ‘new media’. Oggetto di particolare attenzione e’ il web, 
con una quota crescente di risorse finanziarie ad esso 
dedicate, offerta di contenuti specifica, spazi ‘ad hoc’ per 
gli utenti e servizi innovativi’

Rai 1