Home Notizie Rai, Gian Marco Chiocci non ce la fa per il Tg1 dove arriva Nicola Rao, Antonio Preziosi al Tg2 e Mario Orfeo al Tg3 (Retroscena TvBlog)

Rai, Gian Marco Chiocci non ce la fa per il Tg1 dove arriva Nicola Rao, Antonio Preziosi al Tg2 e Mario Orfeo al Tg3 (Retroscena TvBlog)

Le ultime notizie dal pianeta Rai dove crollano le quotazioni del direttore dell’Adnkronos per il Tg1 e si passa al piano B con l’attuale direttore del Tg2 alla direzione del primo Tg italiano

di Hit
pubblicato 15 Aprile 2023 aggiornato 17 Ottobre 2023 19:29

Giornate frenetiche per quel che riguarda il prossimo futuro della Rai in attesa della prossima seduta del consiglio di amministrazione in programma il 20 di aprile, seduta come è noto importante perchè dedicata al bilancio consuntivo della televisione pubblica. Vi abbiamo dato conto da queste colonne degli ultimi accadimenti rispetto a quel che sarà della governance della televisione di Stato, in particolare per quel che riguarda la sua poltrona di comando, ovvero quello del suo amministratore delegato.

Il CEO attuale della Rai, Carlo Fuortes, avrà nei giorni immediatamente successivi alla seduta del Cda Rai di cui sopra, un incontro -programmato- con il capo del governo Giorgia Meloni per fare il punto della situazione. Quell’incontro si pensava portasse all’uscita di Fuortes dalla Rai in anticipo di un anno dalla sua naturale scadenza, con l’annuncio per lui di un nuovo incarico, ma, come vi abbiamo scritto, pare siano giunte delle novità nelle ultime ore. Un po’ perchè quell’incarico al teatro la Scala di Milano è ancora bloccato, un po’ per delle frizioni all’interno della maggioranza governativa, in particolare della Lega di Matteo Salvini, che vorrebbe rimandare il file Rai alla naturale scadenza di questo Cda, lasciando Carlo Fuortes al comando, pur con alcune “armonizzazioni” rispetto a incarichi dirigenziali e programmi per l’autunno (il rischio che ci saranno due palinsesti, uno fatto dai nuovi e uno fatto dai vecchi, è concreto).

A parte tutto questo, nelle ultime ore pare siano tornate in crescita le quotazioni rispetto all’uscita di Fuortes e all’approdo del tandem Sergio-Rossi alla guida di questo ultimo anno di Cda alla Rai prima del cambio totale dell’estate 2024. In ogni caso resterebbero in qualche modo sul tavolo le questioni direzioni e notizia dell’ultima ora, pare tramontata l’ipotesi dell’approdo di Gian Marco Chiocci alla guida del Tg1. Il direttore dell’Adnkronos, molto apprezzato dalla premier, pare che non ce l’abbia fatta ad approdare alla direzione del primo telegiornale al posto di Monica Maggioni, quest’ulitma che dovrebbe andare alla direzione editoriale dell’offerta informativa al posto di Giuseppina Paterniti che andrà in pensione. Per la Maggioni per altro potrebbe arrivare una seconda serata informativa su Rai1 o una prima serata su Rai2, qualora Massimo Giletti non ce la faccia a tornare in Rai,  dopo il ciclone che lo ha travolto negli ultimi giorni e che ha portato alla cancellazione del suo programma su La7 da parte dell’editore di quel canale Urbano Cairo.

Dunque niente Gian Marco Chiocci alla direzione del Tg1. Pronto quindi il piano B,  di cui vi avevamo parlato da queste colonne, ovvero il ritorno di Nicola Rao al Tg1, stavolta con i galloni di direttore, Antonio Preziosi alla direzione del Tg2 (con Giuseppe Carboni che lo sostituirebbe a Rai parlamento) e la conferma di Mario Orfeo alla direzione del Tg3. Per quel che riguarda le direzioni di genere confermate le voci di Marcello Ciannamea alla guida dell’intrattenimento prime time, con la staffetta con l’amico Stefano Coletta alla distribuzione. Angelo Mellone salirebbe di grado all’intrattenimento day time (pare niente da fare per il suo logico approdo alla Fiction dove resiste la granitica Maria Pia Ammirati) con Silvia Calandrelli pure incatenata alla direzione cultura, Marco Franzelli stazionario fino alla pensione allo sport e Paolo Corsini che succede naturalmente ad Antonio Di Bella che a maggio andrà in pensione. Simona Sala, a dispetto di tutte queste folate di vento, da consumata viaggiatrice della Rai, continua a lavorare al suo day time, in attesa del “dopo-doman” di cui non v’è certezza, mentre di certezza ce n’è, anche tanta, del doman da mandare avanti.